Libri di U. Bazzotti (cur.)
Giulio Romano e l'arte del Cinquecento
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Cosimo Panini
anno edizione: 2014
pagine: 382
Giulio Romano: "that rare italian master" lo definì Shakespeare che lo citò, unico artista italiano, nel suo teatro. Vasari lo elogiò come uomo virtuoso e lo esaltò come artista; sommi architetti e pittori, in Italia e oltralpe, ne emularono le prodigiose invenzioni. Allievo prediletto ed erede di Raffaello, accettò di trasferirsi a Mantova su invito di Federico II Gonzaga nel 1524 e il piccolo principato, illustrato nel Quattrocento dall'arte di Pisanello, Alberti e Mantegna, tornò ad essere teatro di creazioni d'avanguardia. Palazzo Te, i nuovi appartamenti di Palazzo Ducale, la cattedrale, i disegni e i progetti che scaturivano copiosi dalla sua mente assunsero rilievo esemplare nella storiografia e nella prassi dell'arte. Si fa giustamente risalire alla tesi di laurea di Ernst Gombrich (1933) il rinnovamento degli studi su Giulio, ma le pubblicazioni e i restauri succeduti a quella coltissima premessa hanno rivelato, e stanno ancora ponendo in risalto, ininterrotte e complesse trame che dagli exempla del maestro si estendono a vari campi dell'espressione figurativa e del pensiero critico, sino ai nostri giorni. Lo hanno dimostrato tappe miliari come la mostra e il catalogo curati da Tafuri nel 1989, la monografia di Belluzzi su Palazzo Te nei "Mirabilia Italiae" (1998), e le recenti indagini, esposte nel convegno "Giulio Romano e l'arte del Cinquecento", del quale si pubblicano ora gli atti.
Palazzo Te a Mantova
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2005
pagine: 96
Lontana "un tiro di balestra" dalle mura di Mantova, l'isola del Te era luogo di delizie dei Gonzaga. Federico II, poco più che ventenne, vi fa costruire un palazzo per l'"onesto ozio", lontano dalle cure dello Stato. A un altro giovane di genio, Giulio Romano, allievo prediletto di Raffaello, è dato di poter tradurre in realtà il sogno del committente. Prende così forma palazzo Te, esempio tra i più celebrati di villa rinascimentale, giunto pressoché integro sino ai nostri giorni.
Il Teatro Scientifico di Mantova
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2007
pagine: 64
Il volume ricostruisce la storia del gioiello settecentesco della città di Mantova, costruito tra il 1767 e il 1769, fu progettato dal parmense Antonio Galli Bibiena su commissione del rettore dell'Accademia dei Timidi, conte Carlo Ottavio di Colloredo, con la finalità di ospitare principalmente adunanze scientifiche, ma aperto anche a recite e concerti.