Libri di V. Maderna
Pinacoteca di Brera. I dipinti
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2010
pagine: 615
Un volume dal formato di pratica consultazione, per riscoprire il patrimonio curato e conservato presso la Pinacoteca di Brera, dalle tavole del tardo Medioevo alle opere del Novecento. La catalogazione presenta le opere secondo gli autori, raggruppandoli in ordine alfabetico. In sezioni a parte sono presentate le opere di autore non attribuibile e le collezioni di recente acquisizione: Jesi, Vitali, Zavattini. Le schede delle opere sono precedute da un testo che narra la storia delle acquisizioni braidensi.
Giovanni Contarini. Un pittore aristocratico sulle orme di Tiziano. Catalogo della mostra (Milano, 29 marzo-10 settembre 2007)
Annalisa Bristot, Barbara Ferriani
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2007
pagine: 47
Il volume presenta al pubblico della Pinacoteca il San Gerolamo penitente di Giovanni Contarini (Venezia, 1549 - ante 1604), dopo il restauro effettuato da Barbara Ferriani. Nato in una famiglia agiata e dedicatosi agli studi letterari, divenendo notaio, il Contarini, sedotto dall'arte di Tiziano, scelse la pittura per vocazione. Tardomanierista non indistinto, produsse ritratti, racconti biblici e favole mitologiche, che gli valsero notevole popolarità, tanto da essere accolto come pittore alla corte di Rodolfo II a Praga e dell'Arciduca Ferdinando II a Innsbruck; nominato cavaliere, tornò a Venezia prima della metà degli anni novanta del Cinquecento; dipinse molti quadri da cavalletto (quasi del tutto perduti) per amici intellettuali e ricchi mercanti ed esibì il suo stile dai colori preziosi su grandi pale per chiese della città e su teleri celebrativi in palazzo Ducale. Nel San Gerolamo penitente della Pinacoteca di Brera il Contarini ottiene effetti di grande naturalezza, grazie all'impiego di una luce morbida, che percorre il corpo del vecchio in preghiera, indugia sul bel ritratto, penetra con toni profondi la veste e trascorre in un cielo tormentato, tutto tizianesco. Il dipinto pervenne alla Pinacoteca di Brera nel 1811, sottratto all'altare maggiore della chiesa di San Girolamo di Serravalle presso Treviso, a seguito della soppressione del convento di monache benedettine.
Giovanni Boldini maestro della Belle Epoque. Il Ritratto di Emiliana Concha de Ossa detto Il Pastello Bianco. Catalogo della mostra (Milano, febbraio-aprile 2006)
Anna Villari
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2006
pagine: 45
Abile e richiestissimo ritrattista, Giovanni Boldini, artista ferrarese trapiantato a Parigi, all'apice della sua carriera realizza l'effigie della giovane cilena Emiliana Concha de Ossa, utilizzando una tecnica già diffusa nella ritrattistica del Settecento. L'opera, immediatamente celebre, sarà talmente amata dallo stesso pittore da spingerlo a crearne una copia destinata alla committente pur di conservare presso di sé l'originale, nel quale la figura di fanciulla, in posa ritrosa, esprime una nuova idea di femminilità pudica e immacolata che si distacca dallo stereotipo della femme fatale.
Il maestro dei dodici Apostoli. Un pittore nella Ferrara di Alfonso I e di Ercole II d'Este. Catalogo della mostra (Milano, 7 dicembre 2005-16 febbraio 2006)
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2005
pagine: 47
Concluso il terzo anno di attività, il ciclo "Brera mai vista" continua a proporre al pubblico della Pinacoteca dipinti poco noti conservati nei depositi, facendone oggetto di nuovi approfondimenti scientifici. Questa esposizione, offre l'occasione di riflettere su un anonimo artista ferrarese del Cinquecento che, lasciato in ombra dai fondamentali studi di Roberto Longhi sulla pittura del Rinascimento nei domini estensi, ha cominciato ad essere realmente conosciuto solo nel 1950, dopo un articolo di Claudio Savonuzzi apparso in "La critica d'arte".
Girovaghi, eccentrici, ponentini. Francesco Casella, Cremona 1517. Catalogo della mostra
Libro
editore: Electa
anno edizione: 2005
pagine: 48
Una virtuosa del bel canto ritratta da Giuseppe Molteni: Giuditta Pasta in «Nina o sia la pazza per amore»
Valentina Maderna, Jennifer Mundy
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2004
pagine: 47
Si tratta del catalogo della mostra (Milano, febbraio-maggio 2004) dedicata alla Milano romantica del primo Ottocento. Queste pagine conducono, in particolare, nel vivo della società brillante e colta di quegli anni, appassionata di musica e letteratura, attraverso il ritratto di Giuditta Pasta, di Giuseppe Molteni. Alla sua prima apparizione pubblica nel 1829, il dipinto confermò la fama del suo autore come ritrattista versatile ed elegante, richiestissimo dai più raffinati protagonisti del bel mondo milanese. Un mondo narrato e ripercorso attraverso le vicende critiche del dipinto e i successi del suo autore, tracciando al tempo stesso un quadro della carriera milanese della grande cantante lirica.
Giovanni Martino Spanzotti. Un polittico ricostruito
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2004
pagine: 47
Prosegue nel 2003 l'iniziativa "Brera mai vista" volta a recuperare le opere conservate nei depositi della Pinacoteca di Brera; il suo "patrimonio sommerso" restituito alla luce dopo accurati interventi di restauro. Questo volume, curato dai responsabili direttamente coinvolti nelle attività di conservazione e corredato di un significativo apparato iconografico, è dedicato alla ricomposizione di un importante polittico di Giovanni Martino Spanzotti.
Il colore di Benozzo Gozzoli. Due predelle della Pinacoteca di Brera. Catalogo della mostra (Milano, giugno-novembre 2003)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2003
pagine: 51
Prosegue nel 2003 l'iniziativa "Brera mai vista" volta a recuperare le opere conservate nei depositi della Pinacoteca di Brera; il suo "patrimonio sommerso" restituito alla luce dopo accurati interventi di restauro. Questo volume, curato dai responsabili direttamente coinvolti nelle attività di conservazione e corredato di un significativo apparato iconografico inedito, propone il restauro dedicato a due tavole di predella di Benozzo Gozzoli, restaurate per l'occasione dal laboratorio della Soprintendenza.