Libri di V. Matera
La panchina dei soprannomi
Lino Angiuli
Libro: Copertina rigida
editore: Gelsorosso
anno edizione: 2011
pagine: 112
Racconti da panchina che si spiegano da soli, tra confessioni e dialoghi, chiacchiere e chiacchiericcio, devozioni e litanie, "santi" e "madonne" e "gesucristi" tra similboccaccio e paravangelo, in maglie di parole, in fiati di sospiri, in schiene rotte dal tribolo quotidiano o coloriti raggiri da amaro far niente. Che Angiuli trae dai siti del suo Sud magnifico e magnanimo: da tipi e situazioni; colori, odori e umori: un immaginario figliato, coerentemente, dalla poetica "post-rurale" che Angiuli persegue da decenni insieme con compagni di viaggio che ne condividono la progettualità culturale, ancor prima che letteraria. Uno di questi, legati da un solido e solidale sodalizio, è Vito Matera, l'autore dei disegni che raccontano i racconti a modo loro, ovvero con un tratto trasognato e fantastico e qualche nuance ludica, che contribuisce a rendere originale questo libro, rafforzandone la calda cifra antropologica.
Genealogie dell'immaginario
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2008
pagine: XX-316
Fino a pochi anni fa, nella lingua italiana e nei suoi dizionari, "immaginario" era soltanto un aggettivo che serviva a distinguere le entità create dalla fantasia da quelle del mondo reale. C'erano i personaggi immaginari, i mondi immaginari, il sostantivo era una rarità dal significato non ben definito; immaginario è dunque una parola in parte nuova, che è cresciuta nell'uso degli ultimi venti-trent'anni. Se l'immaginazione è la fabbrica delle immagini, l'immaginario ne è il repertorio (magazzino o museo). L'immaginazione è un processo attivo e creativo; l'immaginario è una parola dal significato ancora non perfettamente definito, ma è anche in un certo senso la tomba dell'immaginazione. A partire da questa riflessione, si sviluppa "Geneaologie dell'immaginario" che, attraverso un percorso ricco di fascino (che va dal cinema alla pittura, dalla psicoanalisi alla letteratura), raccoglie e dispiega le molteplici versioni dell'immaginario, lasciandone intatte la complessità e l'ambiguità. Un luogo comune? Un parente povero dell'immaginazione? Oppure veramente il luogo dove tutto è possibile, dove il mondo si trasforma di continuo: un archivio, un magazzino che ciascuno di noi possiede e in cui stipa non solo le sue fantasie, ma il suo mondo, reale come quello che ci circonda.
Dizionario italiano
Libro: Libro in brossura
editore: De Agostini
anno edizione: 2011
pagine: 924
Il dizionario tascabile completo e facile da consultare con: i diversi significati delle voci; fraseologia esplicativa e vocaboli stranieri; terminologia scientifica e tecnica; le informazioni più utili per orientarsi nell'uso della lingua italiana.
Antropologia culturale. Un approccio per problemi
Richard H. Robbins
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2009
pagine: 458
L'antropologia è ormai essenziale per chiunque voglia interrogarsi a fondo sulle realtà sociali e culturali contemporanee. Antropologia culturale guida il lettore attraverso i problemi della ricerca odierna, utilizzando un approccio concreto e partecipativo che incoraggia la discussione e l'esercizio del dubbio. Rispetto all'edizione americana il libro contiene un nuovo capitolo, dedicato alla storia dell'antropologia sino agli esiti più recenti. Questo capitolo, oltre a presentare gli sviluppi del pensiero antropologico in modo esaustivo, svolge la preziosa funzione di contestualizzare gli argomenti trattati negli altri capitoli. Anche i box e le letture di approfondimento sono una novità dell'edizione italiana, che i curatori hanno voluto per arricchire il volume di contributi necessari in un'opera di tale portata. La scrittura di Robbins, chiara e lineare, va incontro alle esigenze didattiche dei docenti e degli studenti, mettendo a fuoco sia temi classici dell'antropologia come la parentela, la religione, l'economia e il linguaggio, sia più recenti come l'identità, il corpo, i rapporti di genere. Uno strumento importante per gli studenti e anche per chi desideri approfondire per mezzo di un nuovo «sguardo da lontano» la propria appartenenza culturale.
La lingua come cultura
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2009
pagine: XXI-249
Far luce su fenomeni che sono parte integrante della nostra esperienza quotidiana, come la commutazione di codice linguistico o l'interdizione linguistica oppure esplicitare il fortissimo valore identitario della lingua che parliamo e che immaginiamo in un certo modo, sarebbero operazioni analitiche difficilmente realizzabili senza far perno su elementi sociali e culturali. La comunicazione infatti segue, nel suo farsi e disfarsi, delle configurazioni culturali ed è influenzata dalle cornici sociali di potere che l'avvolgono. Il legame che unisce il modo in cui comunichiamo, prevalentemente ma non soltanto mediante il linguaggio verbale, e le configurazioni culturali che abbiamo assimilato è talmente forte e stretto da rendere non solo possibile ma anche altamente auspicabile il confronto teorico fra linguistica e antropologia, al fine di definire gli strumenti concettuali più adatti allo studio del loro interagire. Sempre tenendo conto del fatto che la gamma delle risorse che gli esseri umani hanno per interagire tra di loro è vastissima e altamente diversificata. Ma senza con questo voler sminuire la portata straordinaria che le parole hanno nella vita degli esseri umani, anche quando, trasformate in scrittura, acquisiscono profondi significati culturali e si ammantano di un'ideologia e di funzioni fondamentali per la produzione e la circolazione del senso.
Il concetto di cultura nelle scienze sociali contemporanee
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2008
pagine: VI-104
Il volume si propone di avviare una riflessione a partire da una domanda: il concetto di "cultura" è ancora utile per l'analisi delle società contemporanee? Da alcuni anni, infatti, molte autorevoli voci si sono levate contro la cultura; molti antropologi ne hanno messo in discussione la validità, fino ad arrivare a proporne una sorta di accantonamento. Allo stesso tempo, il concetto trova naturalmente anche numerosi sostenitori e il dibattito tra gli uni e gli altri ha una notevole rilevanza, legata alla complessità e alla molteplicità delle dimensioni che il concetto di cultura chiama in causa, da quella simbolica a quella politica. Fra queste la più importante è forse quella ideologica, dato che interrogarsi a fondo sul concetto di cultura non può non avere delle ricadute sul modo in cui la ricerca sociale (antropologica e sociologica) si posiziona rispetto ai contesti in cui opera, che siano familiari o esotici.