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Libri di Vincenzo Cherubini

Annanno 'n ghjèsa. Poesie haiku sulle confraternite di Orte e religiose in dialetto ortano con traduzione in italiano

Annanno 'n ghjèsa. Poesie haiku sulle confraternite di Orte e religiose in dialetto ortano con traduzione in italiano

Vincenzo Cherubini

Libro: Libro in brossura

editore: Morphema Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 122

Le Confraternite Riunite di Orte, rappresentano una realtà tutt’ora presente sul territorio, attive non soltanto per le feste liturgiche, comprese quelle patronali, ma anche in opere di assistenza e di aiuto per i bisognosi. La processione del Venerdì Santo con la Bara di Cristo Morto, tra le più importanti e suggestive d’Italia, conta la presenza di quasi tutti i confratelli (centinaia) nello svolgimento della processione stessa. La devozione per la Santa Vergine, a Orte è sempre stata presente: la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, la venerazione alla Madonna del Rosario presso la chiesa dell’ospedale, il culto alla Madonna della Trinità (la Madonna che guarda Orte), alla Madonna delle Grazie e alla Madonna di Bagnolo, ne sono una chiara testimonianza. La religiosità popolare con culti e festività, è tutt’ora accesa. L’autore con questo libricino di poesie, ispirato agli Haiku, in dialetto ortano con la relativa traduzione, ha l’intento di non disperdere aspetti religiosi, devozionali e folklorico popolari presenti a Orte e, di non far cadere nell’oblio alcune suggestive credenze popolari del nostro passato.
10,00

Tradizioni, dialetto e curiosità popolari ortane. Con un itinerario dentro Orte

Tradizioni, dialetto e curiosità popolari ortane. Con un itinerario dentro Orte

Vincenzo Cherubini

Libro: Libro in brossura

editore: Morphema Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 384

Questo volume racchiude una grossa parte del folklore popolare ortano presente fin dai primi del 1900. I canti popolari, i canti di questua (Pasquarella, Passione e Cantamaggio), i canti religiosi, tutti con spartiti musicali; gli stornelli, il dialetto ortano rilevato in un manoscritto del XIV sec., le frangiòttole (favole), curiosità popolari dove i protagonisti sono la gente semplice. Poesie di vari poeti ortani inerenti agli argomenti trattati. Uno scritto inedito di Guido Lupi del 1992 sulla Pasquarella con aneddoti curiosi. Le preghiere popolari fatte in varie occasioni (per i morti: le diasille), per proteggere dai temporali e fulmini, per guarire gli occhi, per cuocere il pane, per trovare marito ecc.). Trascrizione totale di una causa per avvenuta “Ellerata” (ingiuria con le erbe) avvenuta a Orte nel 1833; antroponimi e zoonimi, nomi di erbe, piante e frutta in dialetto; la presenza della “Transumanza” rilevata dalle interviste; i principali proverbi rivolti ai figli. L'origine del carciofo ortano come dolce con interviste dirette. Inoltre è presente un tracciato itinerante nel centro storico con tematiche popolari durante il percorso [...]
15,00

Li fijji sò de chi l'allatta e dde chi li fa magnà. Proverbi e motti sui figli e la loro educazione tra il Tevere e il Nera

Li fijji sò de chi l'allatta e dde chi li fa magnà. Proverbi e motti sui figli e la loro educazione tra il Tevere e il Nera

Vincenzo Cherubini, Mario Menghini

Libro: Libro in brossura

editore: Morphema Editrice

anno edizione: 2024

pagine: 174

Gli autori con questo volume, dal titolo “Li fijji sò de chi l'allatta e dde chi li fa magnà”, presentano una ricerca effettuata nel territorio tra il Tevere e il Nera di proverbi espressi nel linguaggio popolare del dialetto, ternano e ortano, relativa ai figli e agli aspetti educativi che venivano formulati dai primi del '900 fino agli anni '50 - '60 del Novecento, alcuni dei quali ancora presenti. Fanno da tratto d'unione due significativi proverbi tra i fiumi: «Ttévere nun zarébbe Tévere se Nnéra nu' je désse da bbévere» «Ttévere nun crésce se Nnéra nun mèsce». È un libro molto profondo che riguarda la nostra storia, la nostra cultura e le nostre tradizioni. Un lavoro accuratissimo, relativo ai figli e alla loro educazione entrambi visti attraverso il vaglio dei proverbi e dei motti, espressi in quel linguaggio autentico, identitario e di prossimità che è il dialetto. Se quella che emerge è una visione pedagogica, essa non sarà senz'altro univoca ma sfaccettata, poliedrica, caleidoscopica; uno spaccato educativo figlio anch'esso del suo tempo: a volte mutevole, contraddittorio e non sempre condivisibile. Il testo ha il pregio di scavare nel profondo, [...]
15,00

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