Libri di Vittorio Celotto
Verba manent. Livelli di cultura in Italia nella prima età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 232
La nozione di cultura popolare ha goduto di fortune alterne nelle scienze umane, ma resta un nodo imprescindibile per la ricerca antropologica, storica e letteraria, poiché consente di interrogarsi sulle dinamiche di comunicazione o di conflitto tra livelli culturali. Questo volume ripropone il problema del rapporto tra culture subalterne e culture egemoniche in Italia nella prima età moderna (secoli XV-XVIII). I singoli capitoli sono dedicati a diversi generi letterari (profezia, cantare, romanzo popolare, opuscoli informativi) con l'intento di offrire un'analisi dei rapporti tra i media (oralità, manoscritto, stampa) e tra le forme di ricezione e appropriazione dei testi in ambienti sociali disomogenei. Muovendo da approcci metodologici integrati (dalla storia alla letteratura, dalla filologia alla bibliologia), l'obiettivo è osservare le modalità con cui testi, saperi, pratiche sociali si trasmettono e si incrociano nella società italiana di antico regime, attraversando corti, chiese, piazze.
Attraverso Pasolini
Franco Fortini
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 284
«Ti scrivo solo un magro biglietto, per ricordarti che esisto e che soprattutto tu esisti in me: esisti tanto da essere l'ideale destinatario di quasi tutto quello che scrivo. Spero di esserlo un poco anche io per te, anche se non possiedo la tua formidabile ed esplicita, sempre, reattività.» Le parole che nel 1961 Pier Paolo Pasolini scriveva a Franco Fortini anticipano (e spiegano) il fascino ed il rilievo di questo libro che nel '93, un anno prima della scomparsa, Fortini dedicò all'amico, qui riproposto con un ampio e puntuale apparato di note ed una postfazione che ripercorre il dialogo tra i due. Attraverso Pasolini rappresenta un caso del tutto a sé nel paesaggio della nostra letteratura: vi si mescolano autobiografia e commento esegetico, lettere e versi, epigrammi e recensioni, con una straordinaria profusione di intuizioni critiche e di interpretazioni sulle rispettive opere in progress e infine sulla «nostra esistenza ossia il senso del nostro essere al mondo» (così Fortini nell'Introduzione). Come in un duello infinito che ogni volta affronta a viso aperto le svolte della storia — il '56, il '68 — confluiscono in queste pagine, esemplarmente, la passione letteraria e quella politica, l'amicizia e il dissenso, la metrica e la biografia.
Ottimo commento alla «Commedia»-Chiose sopra la «Comedia»
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Salerno
anno edizione: 2018
pagine: 3288
Questa edizione, appositamente allestita per l'«Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi», offre per la prima volta all'attenzione degli studiosi e dei lettori il testo critico del più importante commento integrale alla Commedia di area fiorentina, realizzato intorno al 1334 (a soli tredici anni dalla morte del poeta) da un anonimo esegeta, che dichiara addirittura la propria personale conoscenza e consultazione dell'Alighieri («Io scrittore udii dire a Dante»). L'opera si configura come una summa di tutte le precedenti esperienze interpretative, messe a frutto mediante una tecnica compilatoria mirata a proporre una varia lectio ermeneutica, che si vuole discutere e disciplinare. Nell'ambito dell'esegesi dantesca delle origini, l'opera ricopre un ruolo di assoluto rilievo anche per la purezza del suo volgare, apprezzata e valorizzata fin dal XVI secolo dagli Accademici della Crusca, che vi trassero oltre 1.400 lemmi per la prima edizione del loro Vocabolario (1612), attribuendogli altresì, in ragione dei suoi pregi linguistici, la lusinghiera qualifica di Ottimo, divenuta poi canonica.
Le mattane
Niccolò Povero
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 128
Il nome di Niccolò Povero compare in una curiosa silloge quattrocentesca, che riporta, insieme ad altri testi giullareschi e canterini, due lunghi capitoli in terza rima denominati mattane (voce di area toscana che significa ‘stramberie’, ‘assurdità’). Non si hanno notizie certe sull’identità dell’autore, ma i due componimenti sono una testimonianza importante nella tradizione della poesia comica fiorentina della seconda metà del XIV secolo. Le mattane infatti esibiscono una struttura compositiva improntata allo stile e alla retorica del nonsense, che ne fa un tassello imprescindibile nel mosaico culturale che più tardi darà origine alla poesia del Burchiello. La prima mattana presenta una raccolta di immagini bizzarre e visioni fantastiche contenute in una piccola cesta da frutta; la seconda si risolve in un elenco di ricette paradossali esposte da un medico ciarlatano apparso in sogno al poeta. Entro queste scarne cornici, si dipana la strumentazione tipica della tecnica burchiellesca: il ricorso oltranzistico a un lessico idiomatico o gergale, il gusto per l’accumulazione seriale, l’associazione di referti di realtà svincolati dal senso comune e tesi a illustrare una realtà “altra”, parallela, del tutto fantasiosa. Il volume, avvalendosi del recupero di nuove testimonianze manoscritte e a stampa, offre per la prima volta un’edizione critica e annotata dei due componimenti; il puntuale commento linguistico ne chiarisce la lettera, spesso di difficile interpretazione, e individua i piú rilevanti rapporti che essi intrattengono sia con la poesia burchiellesca, sia con la tradizione comica e giullaresca due-trecentesca. L’edizione è corredata da un’ampia introduzione, tesa a illustrare le principali strategie retoriche e stilistiche e a ricostruire la tradizione e la fortuna di questa particolare tipologia testuale; e da una nota filologica, in cui sono indagati i rapporti genealogici tra tutti i testimoni, alla base della costituzione dei testi.

