Libri di A. Besselva Averame
William S. Burroughs e il culto del rock 'n' roll
Casey Rae
Libro
editore: Jimenez
anno edizione: 2020
pagine: 368
Non fare stronzate, non morire. Un addio a Vic Chesnutt
Kristin Hersh
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2019
pagine: 189
"Ciò di cui era capace quest'uomo era sovrumano. Vic era brillante, spassoso e indispensabile, le sue canzoni messaggi dall'etere privi di censura. Aveva sviluppato uno stile alla chitarra che gli consentiva di suonare il basso, la ritmica e la solista nella stessa canzone, e questo utilizzando solo due dita. Il tempo fluido della sua musica era inimitabile, la sua poesia era incontaminata da influenze. Era il mio migliore amico. Non ho mai visto la carrozzina, per me era invisibile, ma lui sì. Quando il nostro camerino era in cima a una rampa di scale, mi diceva con nonchalance che ci saremmo visti dopo, al bar. Quando entrambi contraemmo la stessa malattia, gli dissi che non avevo mai provato un dolore più forte di quello. «Io non provo dolore» mi disse lui. Ovviamente. Me n'ero dimenticata. Quando gli chiesi di farci una passeggiata sotto la pioggia sul marciapiede mi disse che le sue mani si sarebbero bagnate. Seduta sul palco con lui, gli chiedevo di suonare una canzone e lui mi faceva il dito medio, che significava "oggi queste dita non funzionano". A me sembrava inespugnabile, immenso e meraviglioso, ma credo che Vic vedesse Vic come qualcosa di piccolo, difettoso, triste. Non so se riuscirò ancora ad ascoltare la sua musica, ma so quanto è necessario che la ascoltino gli altri. Quando ricevetti la telefonata che avevo temuto per quindici anni, persi il mio equilibrio. Tutto il mio essere si spostò a sinistra. Non riuscivo a stare in piedi senza finire contro il muro, e morivo di freddo. Non credo che mi piaccia questo pianeta senza Vic. Avevo giurato che non ci avrei mai vissuto, qui, senza di lui. Ma quello che ci ha lasciato è il suono di una vita che aveva combattuto i propri limiti, come tutte le vite dovrebbero fare. È il suono di qualcuno in fiamme. Fa di questo pianeta un posto migliore. E, volendo essere onesta con me stessa, ho ancora l'impressione che lui sia qui, ma libero dalle costrizioni. Forse ora è davvero immenso. Intatto. E felice."
Un sottile selvaggio suono mercuriale. Bob Dylan, Nashville e Blonde on blonde
Daryl Sanders
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2019
pagine: 285
Un sottile selvaggio suono mercuriale è l'analisi definitiva dell'opera magna di Bob Dy-lan, blonde on blonde. Non solo offre un resoconto esteso e dettagliato delle session che produssero quell'album pionieristico, ma sgombra il campo dalla cattiva informazione che è stata fatta negli anni sui tempi e le modalità di realizzazione di quell'eterno capolavoro. Servendosi di testimonianze di prima mano, finora inedite, e dei ricordi dei musicisti che aiutarono Dylan a raggiungere la sua più alta vetta artistica, il libro sonda anche il duraturo impatto che il disco ha avuto nel rock delle generazioni successive. Basandosi sul racconto del produttore, dei musicisti, del personale dello studio, dello staff del management e di altre figure decisive, Daryl Sanders ricostruisce il viaggio da New York a Nashville intrapreso da Dylan in cerca di "un sottile, selvaggio suono mercuriale". Come lo stesso futuro premio Nobel disse in una celebre intervista del 1978, il momento in cui andò più vicino a catturare quel suono fu proprio durante le sedute di registrazione di blonde on blonde, che fruttarono classici senza tempo quali Visions of Johanna (il più bel testo di sempre per una canzone rock, secondo molti), I Want You e Just Like a Woman.
Il libretto mosso del Mei. Dieci anni di musica al meeting delle etichette indipendenti
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2007
pagine: 156
"È un brodo primordiale il Mei, un perenne brodo primordiale. Di continui big bang, di gente su gente, tendoni, stand, convegni, concerti, premiazioni, suoni, rumore, parole, parole, parole. Di offerta che sovrasta la domanda. Di incendiari e pompieri. Di addetti ai lavori che spesso san solo delle cose loro indipendenti, appunto. Di pubblico che intasa padiglioni, bagni, bar, sale convegni e campo visivo. Di ragazzi con lo zainetto pieno di sognanti cd, che giuro, mi è successo ti fermano e ti dicono "non so chi sei ma hai la faccia giusta: vorremmo darti il nostro demo". Robe da Mei, questo caravanserraglio che ha il merito di contrastare, come forza culturale, artistica e produttiva, la degenerante musica globale che omologa, pialla, standardizza, rincoglionisce, che vende la stessa canzonetta-saponetta in ogni angolo del mondo..." (dall'introduzione di Enrico Deregibus).
Pink Floyd. La musica e il mistero. Guida illustrata alla discografia completa
Andy Mabbett
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2012
pagine: 190
Dal primo singolo, Arnold Layne, alle più recenti edizioni speciali degli storici dischi degli anni Settanta, "La musica e il mistero" è un catalogo album-per-aibum, pezzo-per-pezzo, di tutte le canzoni mai incise dai Pink Floyd.
Il palco d'oro. La straordinaria storia dell'opera dalle origini a oggi
Daniel Snowman
Libro: Libro rilegato
editore: Elliot
anno edizione: 2010
pagine: 505
Questa sera siamo andati all'opera, dove commedie e altre opere teatrali vengono messe in musica, dai musicisti più eccellenti, attraverso voce e strumenti, con una gran varietà di scenografie dipinte e progettate facendo ricorso a un'arte prospettica altrettanto sapiente, e macchine volanti, e altre meravigliose idee; uno dei più magnifici e costosi svaghi che il genio dell'uomo possa inventarsi...", così descriveva nel 1645 lo scrittore John Evelyn il suo stupore e la sua meraviglia di fronte a quella che da lì a poco sarebbe diventata una delle espressioni artistiche più romantiche e suggestive. A partire dalle origini e fino ai primi decenni del Novecento, infatti, l'opera è stata la forma di intrattenimento più diffusa nel mondo oltre che uno dei maggiori simboli della cultura popolare italiana. Daniel Snowman, scrittore e storico musicale inglese, ne ripercorre l'evoluzione dalla fine del Cinquecento a oggi, coinvolgendo il lettore in un viaggio straordinario in cui si rivivono i fasti della Firenze rinascimentale, il fascino della Vienna di Mozart, la Parigi di Luigi XIV, la Londra di Hàndel fino ad arrivare alla New York del XX secolo. L'autore esplora il contesto più ampio in cui l'opera è stata creata, finanziata, prodotta, accolta e percepita. L'opera, infatti, è sempre stata un fenomeno di inestimabile importanza non solo musicale ma anche sociale, economica e politica, forse il primo esempio di globalizzazione.