Libri di A. Panini
Storia della terra
J. Douglas McDougall
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1999
pagine: 285
La Terra è un pianeta dinamico, in costante evoluzione, teatro di trasformazioni spesso radicali. I terremoti, le eruzioni vulcaniche, i geyser e altri fenomeni che appartengono alla nostra esperienza non sono che manifestazioni superficiali di un'attività complessa e cotinua, iniziata più di quattro miliardi di anni fa e mai arrestatasi. Dai primordi della Terra alla comparsa della vita e dell'ossigeno, dall'esplosione della specie nel Cambriano al dominio dei dinosauri, dalle grandi estinzioni alle glaciazioni: il nostro pianeta ha visto sulla sua superficie scontrarsi continenti, erigersi catene di monti, interi oceani scomparire e varie forme di vita alternarsi per il predominio.
Storia naturale dell'occhio
Simon Ings
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 319
Passiamo un decimo della nostra vita da svegli completamente ciechi. Solo l'un per cento di ciò che vediamo è a fuoco nello stesso tempo. Viviamo in un mondo che è sempre mezzo secondo indietro rispetto a quello reale. Le vespe non possono vedere, ma sono in grado di mappare il mondo che le circonda in un modo simile a quello che noi impieghiamo quando ascoltiamo la musica: attraverso relazioni temporali. L'occhio deve sempre essere in movimento: un occhio immobilizzato diventa cieco, ecco perché i polli, il cui occhio non può muoversi autonomamente, sono costretti a ruotare continuamente la testa. E se il pensiero fosse una risposta evolutiva all'atto di vedere? Perché gli uomini hanno la sclera nell'occhio e le altre specie no? Ecco soltanto alcuni fra i tantissimi temi toccati da questo libro dedicato all'occhio e alla visione. L'organo della vista, lungi dall'essere strumento di misurazione "oggettiva" del mondo, permette d'interpretare soltanto una frazione della realtà. Vedere è un problema di relazioni tra le cose, ed è un'attività differenziata e complessa, adattata a diversi scopi, negli adulti, nei bambini, negli uccelli o negli insetti. Alla "storia naturale" dell'occhio Simon Ings associa un mix di ricerca scientifica, matematica, fisica, filosofia, storia culturale, neuroscienze, teoria del linguaggio ed esperienze personali.
Mappe della storia dell'uomo. Il passato che è nei nostri geni
Steve Olson
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 291
Gli ultimi centocinquantamila anni della nostra storia, letti alla luce delle scoperte genetiche, ci raccontano un passato che fa risalire tutti gli antenati dell'uomo moderno a una culla africana e che nega l'esistenza di qualsiasi differenza genetica fra i diversi tipi umani. Il DNA ci fornisce la cronaca della diversificazione dell'uomo "anatomicamente moderno" nei "gruppi etnici" che distinguiamo oggi. Le ricerche di genetica stanno dimostrando che i gruppi umani sono strettamente correlati e le differenze sono soltanto superficiali. Olson ripercorre la storia dell'Africa, del Vicino e Medio Oriente, di Asia e Australia, dell'Europa e delle Americhe, con un capitolo finale sulle Hawaii.
Guerra nucleare. Uno scenario
Annie Jacobsen
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 396
«A partire dagli anni Cinquanta del Novecento, gli Stati Uniti hanno speso migliaia di miliardi di dollari per prepararsi a una guerra nucleare, perfezionando al tempo stesso protocolli dettagliati in grado di mantenere in vita il governo anche nell'eventualità di un apocalittico olocausto nucleare con centinaia di milioni di vittime americane.» In questo libro, per la prima volta e con sconvolgente precisione, la giornalista Annie Jacobsen, finalista al premio Pulitzer, descrive i 72 minuti che seguirebbero il lancio di un missile balistico contro gli Stati Uniti. Basato su decine di documenti, alcuni dei quali recentemente desecretati, e interviste esclusive a consiglieri presidenziali, membri del governo, ingegneri esperti di armi nucleari, scienziati, militari, piloti, operatori specializzati, agenti dei servizi segreti, specialisti nella gestione delle emergenze, esperti di intelligence, funzionari pubblici e altri ancora, "Guerra nucleare" è la ricostruzione adrenalinica e angosciante di quel che accadrebbe se d'un tratto venisse meno la dottrina della deterrenza - quella per cui ogni potenza s'impegna a non usare i propri ordigni nucleari a meno di non essere costretta a farlo -, e tutte le procedure, le regole e le convenzioni internazionali messe a punto in decenni non valessero più nulla. Jacobsen svela i protocolli segreti che guidano le decisioni più critiche in caso di attacco, mostrando minuto per minuto la catena di comando, le risposte automatiche, i meccanismi di difesa. È possibile che la guerra nucleare ipotizzata da Jacobsen inizi domani. O anche oggi. Se così fosse, «il mondo potrebbe finire in un paio d'ore». Lo scenario descritto in queste pagine è la conferma della terrificante previsione di Nikita Chrušcëv, per il quale, alla fine di un confronto nucleare, «i sopravvissuti invidieranno i morti».
Il paesaggio morale. Come la scienza determina i valori umani
Sam Harris
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 355
Il primo libro di Sam Harris, "La fine della fede", ha innescato un dibattito di portata mondiale riguardo alla validità della religione. In seguito ad esso Harris si è reso conto che la maggior parte delle persone - dai fondamentalisti religiosi agli scienziati atei - concordava su un punto: che la scienza non abbia voce in capitolo sul tema dei valori umani. In "Il paesaggio morale", un libro altrettanto controverso, Harris cerca di legare l'etica al resto della conoscenza umana. Nel definire la morale nei termini del benessere umano e animale, egli sostiene che la scienza può fare molto di più che descrivere il modo in cui siamo: essa può, in linea di principio, dirci come dovremmo essere. Secondo il suo punto di vista, il relativismo morale è semplicemente falso, e impone un crescente fardello sull'umanità. L'intrusione della religione nella sfera dei valori umani può dunque essere respinta: così come non esiste una fisica cristiana o un'algebra musulmana, egualmente non può esserci un'etica cristiana o musulmana. Facendo tesoro delle proprie conoscenze filosofiche e scientifiche, Harris ha scritto un libro che modifica le regole del gioco riguardo al futuro della scienza e alle fondamenta della cooperazione umana.
Perché lo facciamo. Il gene egoista e il sesso
Niles Eldredge
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 277
Perché si fa sesso? Si potrebbe rispondere: semplice, perché è piacevole. Ma negli ultimi trent'anni molti scienziati hanno sostenuto che una pulsione ineluttabile spingerebbe gli organismi a cercare di diffondere i propri geni. In questo quindi consisterebbe la "sostanza" della vita: la ragione ultima per cui tutti, dai batteri all'uomo, fanno quello che fanno. Ma quanto è accurata l'immagine della vita che una teoria come quella del gene egoista fornisce? Fino a che punto siamo creature dei nostri geni? Eldredge propone una visione alternativa, una descrizione del mondo naturale e del suo funzionamento in cui il sesso è interconnesso agli aspetti economici e culturali, oltre che alla riproduzione.
Sesso e cervello
Lesley Rogers
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2000
In passato, la scienza ha creduto di poter provare l'inferiorità biologica della donna e giustificarne la discriminazione sociale dimostrando le minori capacità mentali del sesso femminile. In questo saggio, Lesley Rogers analizza gli studi condotti sul comportamento sessuale e sulle differenze riscontrate fra cervello femminile e maschile, evidenziando come, in ogni epoca, le affermazioni "scientifiche" sulle caratteristiche dei due sessi abbiano riflesso la cultura del tempo.
Genesi. Come navigare nell'era dell'intelligenza artificiale
Henry A. Kissinger, Eric Schmidt, Craig Mundie
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 228
Il tema dell'intelligenza artificiale sta dominando ormai da alcuni anni il dibattito pubblico. Questo perché, anche se abbiamo appena iniziato ad avvertire l'impatto che l'IA avrà sulle nostre vite, stiamo diventando sempre più consapevoli che i suoi effetti saranno profondi, così come sarà profondo il modo in cui essa trasformerà il nostro rapporto con la realtà, la conoscenza e la verità. Le sue potenzialità aumentano a un ritmo vertiginoso, e i progressi, come i benefici che sapremo trarne, appaiono straordinari. Tuttavia, non mancano i segnali d'allarme. L'intelligenza artificiale, infatti, impara e progredisce «senza paura e senza vergogna», evolve cioè in assenza di princìpi e di valori in grado di condizionarla o di governarla. Il suo continuo perfezionamento potrebbe quindi condurre a sviluppi imprevedibili, e tutt'altro che vantaggiosi per noi. Henry Kissinger non esita a definire questa eventualità un problema per la sopravvivenza della specie umana. Attingendo alla sua profonda conoscenza della storia così come alla lunga esperienza personale, evidenzia il rischio che l'IA possa avere ripercussioni negative se non guidata con saggezza. D'altronde sarebbe «un grave errore presupporre che useremo questa nuova tecnologia per scopi produttivi più che per quelli potenzialmente distruttivi». Ci troviamo dunque di fronte a una decisione esistenziale, quella cioè di definire nel più breve tempo possibile la natura e l'essenza stessa della relazione tra l'uomo e le macchine. Decidere, in altre parole, se saremo noi a stabilire i nostri obiettivi e approfitteremo dell'IA per raggiungerli, oppure se lasceremo all'intelligenza artificiale il compito di sceglierli al posto nostro. In ogni caso la rivoluzione è alle porte, e questo libro - terminato dal noto statista poco prima della sua scomparsa, insieme agli esperti Eric Schmidt e Craig Mundie - sembra indicare la rotta da seguire tra fede cieca e legittimo timore, per varcare la soglia oltre la quale si delinea una nuova epoca nella storia dell'umanità.
Robot fra noi. Le creature intelligenti che stiamo per costruire
Illah Reza Nourbakhsh
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2017
pagine: 160
L'uomo sta creando una "specie" completamente nuova, in parte materiale e in parte digitale. La robotica moderna non si occupa più di androidi identici agli esseri umani, come avviene nei film: la tecnologia è lanciata a creare macchine indiscutibilmente superiori agli uomini, per certi aspetti, in grado di fare cose che noi non potremo mai fare, e con le quali dovremo sicuramente condividere il nostro mondo. Sarà allo stesso tempo un nuovo problema e un'incredibile opportunità. Senza dubbio una rivoluzione dalle conseguenze difficilmente prevedibili. Illah Nourbakhsh - uno dei leader mondiali della ricerca robotica - ci racconta in questo libro dei "bot" del futuro prossimo e di quelli che verranno appena un po' più in là: ce ne spiega il funzionamento, ce ne racconta le caratteristiche, ci mostra i problemi che si troveranno ad affrontare i nostri figli con queste macchine: robot pubblicitari interattivi in grado di individuare i clienti, giocattoli robotici volanti guidati dagli sguardi dei bambini, robot multimodali che ci consentiranno di essere in più luoghi nello stesso momento completando automaticamente per noi i comportamenti più prevedibili, e persino nanorobot in grado di assumere forme fisiche diverse. Sembra fantascienza, e del resto è quasi impossibile tracciare una linea netta di demarcazione tra fiction e non fiction quando si parla di robotica.
Oltre misura. Storia di come gli uomini hanno interpretato la natura
James Vincent
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 396
Righelli, bilance e orologi sono oggetti tanto integrati nella nostra vita quotidiana che li diamo quasi per scontati. Ma la misurazione non è una caratteristica intrinseca del mondo, quanto piuttosto una pratica inventata e diffusa da noi esseri umani, al pari della scrittura e del linguaggio, che ci ha permesso di dare un senso ai fenomeni naturali, di ridurre la complessità dell'universo a grandezze per noi quantificabili e intellegibili. È attorno a questa intuizione che James Vincent costruisce un racconto affascinante e umano, mostrando come le unità di misura abbiano plasmato invisibilmente il mondo in cui viviamo, e anche la nostra storia. Misurare qualcosa, dopotutto, significa inserire la realtà in categorie, compiere una scelta che «rafforza ciò che nella vita consideriamo importante, quello a cui, secondo noi, vale la pena di porre attenzione». L'ambizioso lavoro di Vincent inizia sulle sponde del Nilo, dove le antiche civiltà dei fiumi, i Sumeri, gli Egizi e i Babilonesi, furono le prime a utilizzare unità di misura uniformi nell'architettura, nel commercio e in astronomia, e a misurare il fluire delle stagioni e la profondità delle acque per far fruttare i raccolti e prevedere le carestie. Prosegue esplorando la misurazione come argomento di confronto filosofico sul ruolo dell'osservazione empirica nella costruzione del sapere, fondamento teorico della rivoluzione industriale e del progresso tecnologico, ma anche simbolo degli ideali di un'epoca, come dimostra l'invenzione del sistema metrico avvenuta negli stessi anni della Rivoluzione francese. E arriva a tratteggiarne i limiti, facendo luce sugli orrori dell'eugenetica e del razzismo scientifico, dove la misurazione diventa un dispositivo di controllo e di repressione. "Oltre misura" ci offre una lente inedita attraverso la quale guardare il mondo. Pagina dopo pagina comprendiamo che tutto ciò che ci riguarda può essere ridotto a numero: tempo, spazio, corpo, la vita e anche la morte. Eppure, sebbene il mondo sia a «misura d'uomo», Vincent lascia socchiusa la prospettiva di un territorio inesplorato e vitale, al di là del mero dato statistico, dove potersi avventurare senza bussole e coltivare una felicità autentica ancora in grado di sorprenderci.
L'inganno dell'Io. Come siamo tutti collegati e perché è importante
Tom Oliver
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 278
Alla domanda «Chi sei?» probabilmente risponderete con «Io sono...». Fermatevi. La questione è tutta lì, in quel breve pronome e in ciò che si porta dietro: la certezza della vostra identità individuale, unica e distinta dal mondo che vi circonda. Ma è una certezza fondata? Tom Oliver, destreggiandosi con sicurezza e ironia tra biochimica, neuroscienze e storia culturale, smantella pezzo per pezzo la monumentale illusione dell'Io, dimostrandoci che è una costruzione artificiale e ingannevole, in cui siamo imprigionati fin dalla nascita e che non ha alcun riscontro nella realtà. Per esempio, i miliardi di cellule del nostro corpo muoiono e si rigenerano di continuo, cosicché ogni settimana siamo letteralmente una persona nuova; la nostra esistenza dipende dalla simbiosi con gli innumerevoli batteri e microrganismi che fanno parte di noi; geneticamente siamo quasi uguali a qualsiasi altro essere umano; la nostra personalità e il nostro carattere si sono sviluppati osservando, imitando ed entrando in relazione con altre persone; la nostra cultura è scambio e rielaborazione di informazioni tra i singoli individui e tra questi e il mondo. "L'inganno dell'Io" non è una decostruzione spietata della nostra esistenza; al contrario, è un invito a cambiare radicalmente la nostra prospettiva sulla vita, a ricostruire la società come una comunità di esseri umani interconnessi tra loro, a diventare un elemento integrato e non distruttivo del pianeta Terra e dei suoi ecosistemi. Ad abbandonare l'illusione che ci tiene prigionieri per diventare parte di qualcosa di più grande di noi.
Il corpo dell'Antropocene. Come il mondo che abbiamo creato ci sta cambiando
Vybarr Cregan-Reid
Libro: Copertina morbida
editore: Codice
anno edizione: 2020
pagine: 380
Negli ultimi duecento anni l'impatto dell'uomo sull'ambiente è stato enorme, al punto che l'epoca in cui viviamo è stata ribattezzata Antropocene. Ma se tutto questo progresso ha portato degli indubbi e meravigliosi vantaggi (dalla medicina alla tecnologia), c'è un rovescio della medaglia che non può più essere ignorato. Da una parte, il nostro corpo si è evoluto e adattato in decine di migliaia di anni per cacciare, correre per chilometri, arrampicarsi e raccogliere; in una parola, per muoversi in continuazione. Dall'altra, lo stile di vita sedentario che ci siamo creati attorno non permette nulla di tutto ciò. Il risultato? Mal di schiena, miopia, obesità, diabete, ossa più sottili e muscoli più deboli sono i segnali inequivocabili di un cambiamento che sta già avvenendo, e non in meglio. Vybarr Cregan-Reid descrive i rischi di questa discrepanza tra il nostro corpo e il mondo moderno in cui viviamo, ma offre anche una serie di suggerimenti per rimetterci sulla giusta strada.