Libri di A. Raffetto
E cosi via. Testo inglese e russo a fronte
Iosif Brodskij
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2017
pagine: 254
Apparso negli Stati Uniti nel 1996, questo libro raccoglie la sfida estrema di un grande poeta: testi stesi direttamente in inglese, altri autotradotti dal russo. Un trasloco del poetabile, la verifica di un intero arsenale verbale e musicale alla prova di un'altra grammatica, di un diverso «codice di coscienza». Libro conclusivo e postumo, E così via evoca col suo titolo uno stacco e insieme una promessa: interrompe, ma implica la possibilità di un seguito, suggerisce aperture imprecise, itinerari forse solo ipotetici. E proprio in quella sospensione, non lieta ma chiara, abitano i centauri e il vento, i passanti indifferenti e gli intonaci sbrecciati, protagonisti o comparse di una favola poetica. La città dell'anima, Pietroburgo, detta ancora la regola di versi architettonici, ma altri meno limpidi paesaggi incalzano, mentre lo schema delle cose, ormai orientato verso il vuoto, raggiunge una nuova, colloquiale morbidezza.
Storia di un manichino di parrucchiere
Aleksandr V. Cajanov
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2016
pagine: 102
Nell'agosto del 1918, mentre la guerra civile devasta la Russia, in una dacia di Borvicha na Moskvareke, nella campagna del Podmoskov'e, Aleksandr Cajanov economista di fama, teorizzatore della cooperazione agricola, studioso d'arte, conclamato topografo della vecchia Mosca, raffinato collezionista, incisore nonché futura vittima della repressione staliniana - conclude la prima delle sue cinque novelle "fantastiche", appunto questa Storia di un manichino di parrucchiere, ovvero L'ultimo amore dell'architetto moscovita M. Non è un caso che la novella si apra con una dedica a E.T.A. Hoffmann: nella vicenda dell'architetto moscovita che perde la testa per un manichino di cera trovato per caso nella bottega di un parrucchiere e nelle incredibili avventure che da quel momento si dipanano, gli elementi hoffmaniani sono sparsi ovunque. Ma l'intento di Cajanov è di rivisitare in chiave moderna, e di traslare nel presente, il mondo fantastico del grande romantico tedesco, mescolando bizzarramente i suoi ingredienti, invertendo clamorosamente le loro valenze.
Una tomba per Boris Davidovic. Sette capitoli di una stessa storia
Danilo Kis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2005
pagine: 174
Il volto di Boris Davidovic e quello butterato del suo carnefice, intento a estorcergli l'ennesima "falsa confessione", si specchiano nel buio di una cella densa di fumo, "ansanti e spossati": in un fronteggiarsi di convinzioni ugualmente "imparziali, inviolabili e sacre", il primo cerca di conservare la dignità nella caduta e nella morte, l'altro di preservare la severità impersonale e astratta della "giustizia" stalinista. Ma questo scontro è solo il più cupo fra le sette variazioni su un unico tema, quello della sopraffazione e della persecuzione costitutive non solo del "socialismo reale", ma della Storia in assoluto.
Poesie di Natale. Testo russo a fronte
Iosif Brodskij
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2004
pagine: 104
Diciotto poesie, scritte nell'arco di trentatrè anni, fra il 1962 e il 1995. Negli anni Sessanta e Settanta le poesie o i poemetti natalizi sono variazioni via via fantastiche, rabbiosamente amare, malinconiche, scherzose, ispirate dalla festività, ma quasi svincolate dalla ricorrenza concreta. Negli anni Ottanta la svolta, che è insieme tematica e stilistica: proprio l'evento della Natività, un miracolo che puntuale si ripete e illumina il nostro destino, si fa specchio di una riflessione sul tempo, la solitudine e l'amore che ha la levità ironica di una sonata mozartiana.
La quarta Vologda
Varlam Salamov
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: 234
In questo libro Salamov ripercorre l'epoca della sua infanzia e formazione a Vologda, città del Nord nivea e cupoliforme, densa di significati sovrapposti nella storia russa - primo fra tutti quello di essere stata città-simbolo dei confinati politici sotto gli zar. Con naturalezza, cercando di mantenere sempre la "percezione giovanile degli eventi" e oscillando nel tempo come seguisse il "mugghiante dondolio dello sciamano" (e di ascendenze sciamaniche era la sua famiglia), Salamov è riuscito a mescolare la corrente della sua vita al turbinoso flusso dela storia russa, senza mai distaccarsi dal tono fondamentale della sua opera.