Libri di A. Sabetta
Discorso sugli obblighi immutabili della religione naturale e sulla verità e la certezza della rivelazione cristiana
Samuel Clarke
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 336
Nel 1705 Samuel Clarke (1675-1729) tiene alle Boyle's Lecture otto sermoni pubblicati nel 1706 con il titolo Discorso sugli obblighi immutabili della religione naturale e sulla verità e la certezza della rivelazione cristiana. Per il filosofo e teologo inglese, la ragione tanto è in grado di dimostrare l'esistenza e gli attributi di Dio, quanto di farci comprendere il contenuto della rivelazione che non è né discordante né ulteriore rispetto a ciò che la ragione può scoprire con le sue sole forze naturali. Pur essendo tali contenuti verità razionali, Dio li ha dovuti rivelare a causa della corruzione dell'umanità, così profonda e diffusa che pochi uomini sarebbero potuti giungere da soli a quelle verità indispensabili per la vita. Accertata la necessità della rivelazione segue la dimostrazione del cristianesimo come rivelazione di Dio. Anche se la credibilità dell'origine divina della religione cristiana deriva dalla piena conformità di tutti i contenuti e le dottrine credute con la ragione, tuttavia la religione cristiana è anche positivamente dimostrata provenire da Dio mediante tre argomenti: i numerosi e infallibili segni e miracoli compiuti pubblicamente da Gesù come evidenza del suo incarico divino; il perfetto compimento sia delle profezie prima di Cristo che lo riguardavano sia di quelle che lui stesso fece riguardo alle cose che sarebbero accadute dopo di lui; la testimonianza ed il martirio dei discepoli del Signore, che rappresenta il motivo principale di credibilità del cristianesimo per quanti vivono temporalmente distanti dai fatti relativi a Cristo.
Confessione sulla Cena di Cristo
Martin Lutero
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2019
pagine: 294
Il sacramento dell'altare rappresenta il tema su cui Martin Lutero più ha scritto nel corso della sua vita. Impegnato polemicamente a difendere il senso evangelico e scritturistico della santa cena dapprima contro i papisti e poi contro l'ala radicale della riforma, Lutero nella Confessione sulla cena di Cristo del 1528 scrive una parola conclusiva sul punto più dibattuto della controversia sorta all'interno del movimento dei riformatori: il realismo del la presenza nel pane e nel vino della cena del corpo e sangue di Cristo in forma fisica, la negazione della quale compromette il senso e il valore della Scrittura e della fede. L'opera è articolata in tre parti. Nella prima Lutero discute l'interpretazione allegorica e simbolica delle parole di Cristo nella cena presente in Zwingli, contestando vigorosamente l'interpretazione del riformatore svizzero circa il senso da attribuire all'espressione destra di Dio e all'affermazione giovannea della carne che non giova a nulla, e confutando la possibilità che l'est delle parole dell'istituzione sia da intendere come signifcato. Segue quindi l'analisi e il rifiuto della posizione di Ecolampadio e della sua visione dei tropi. Nella seconda parte Lutero esamina con attenzione i quattro testi biblici relativi alla cena del Signore. La terza parte, infine, è una confessione di fede, una sorta di testamento spirituale e sintesi di tutta la teologia di Lutero che ha svolto un ruolo importante nel processo di formazione dei testi confessionali luterani.
Gesù romantico
Xavier Tilliette
Libro
editore: Lateran University Press
anno edizione: 2014
pagine: 524
In questo studio Xavier Tilliette, colui che ha dato forma e legittimità alla cristologia filosofica, scandaglia con agilità estrema e sconfinata erudizione i fondali sterminati del romanticismo. L'ombra del Cristo errante accompagna gli scrittori romantici e nonostante i rintocchi funebri della morte di Dio, il Cristo rimane riferimento sorgivo e sopravvive con tratti molteplici nelle diverse forme della sensibilità romantica. In particolare la confessione a Cesarea di Filippo e soprattutto l'orto degli ulivi sono i due luoghi eminenti della cristologia romantica. Negli autori che si susseguono, da Jean Paul a Hölderlin, da Novalis a Schleiermacher, da Lamartine a Lamennais, da de Vigny a Musset e G. de Nerval, fino ai due romanzieri simbolo, Balzac e Dostoevski, e nella schiera innumerevole di epigoni e autori minori, l'autore rinviene costantemente la traccia di Colui del quale il romanticismo non è riuscito o non ha voluto liberarsi; fosse anche solo come il peso di un'assenza, la tristezza di un non esserci più, il Cristo continua ad albergare il cuore di ogni uomo anche nel secolo cosiddetto della morte di Dio.
Fidei doctrinae fundamentum: autorepraesentatio veritatis
Libro: Libro in brossura
editore: Lateran University Press
anno edizione: 2013
pagine: 168
Il volume raccoglie i testi pronunciati a Roma e a Tubinga durante la giornata di studio promossa in occasione della presentazione dell'opera "Sacramento e Parola nel fondamento e contenuto della fede secondo la dottrina cattolico-romana ed evangelico-luterana" pubblicata contemporaneamente in Italia e in Germania dalla Lateran University Press e dalla Mohr Siebeck. Tale testo costituisce la seconda pubblicazione espressione dell'area di ricerca internazionale "Temi di teologia fondamentale in prospettiva ecumenica"; la prima vide la luce nel 2008, sempre in italiano e tedesco, edito dalla LUP e dalla Mohr Siebeck, con il titolo "Fondamento e dimensione oggettiva della fede secondo la dottrina cattolico-romana ed evangelico-luterana" curata anche allora dal prof. E. Herms per la parte tedesca e L. Zak per quella italiana. L'attività dell'area di ricerca, che ha sede presso la Pontificia Università Laternanense, è scandita da incontri seminariali annui, durante i quali vengono approfonditi e discussi, nella prospettiva teologico-fondamentale, temi chiave della dottrina romano-cattolica ed evangelico-luterana, proposti a partire da uno studio rigoroso dei testi dottrinali di entrambe le tradizioni.
Opere. Volume Vol. 57
Antonio Rosmini
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2007
pagine: 544
La "Risposta ad Agostino Theiner contro il suo scritto intitolato Lettere storico-critiche intorno alle Cinque piaghe della Santa Chiesa", pubblicata anonima nel 1850, si inserisce nel contesto delle polemiche seguite alla pubblicazione delle Cinque piaghe e si intreccia con le vicende della condanna di quest'opera rosminiana ad opera della Congregazione dell'indice il 6 giugno 1849. Questo evento infatti comportò la decisione di Rosmini di ritirare le copie del libro dopo la sua stampa, fatto questo che ha reso la sua Risposta una delle opere più "sconosciute" e meno frequentate di Rosmini, nonostante essa possa essere considerata uno strumento molto utile per comprendere ulteriormente quella quarta piaga della Chiesa - quella riguardante le elezioni vescovili - a cui Rosmini aveva dedicato la sezione più consistente delle Cinque piaghe.
Teologia fondamentale. Volume 4
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2004
pagine: 192
La scelta antologica contenuta nel volume intende offrire al lettore un contatto diretto con alcuni grandi maestri del pensiero credente dall'età patristica al XX secolo, da Origene e Agostino a Newman, fino a Rahner e von Balthasar. I testi - disposti secondo un criterio cronologico - sono introdotti da brevi schede. In appendice sono presentati i testi del Concilio Vaticano I e Vaticano II.