Libri di Agata Grancagnolo

Michela e Livia nascono a un giorno di distanza nello stesso ospedale, e il latte della stessa madre le unisce in un vincolo che va oltre la biologia. Crescendo fianco a fianco nel viale di una piccola città ciociara, condividono giochi, sogni e un’intesa che sembra sfidare la logica. Quando la vita le separa, una strana connessione mentale continuerà a legarle, rendendo tangibile l’energia di un’amicizia capace di superare spazio e tempo. Attraverso infanzia, adolescenza e dolore, Invisibili connessioni rosa racconta il cammino di due anime che imparano a conoscersi e a riconoscersi, in una danza sottile di empatia, trauma e rinascita.

Quella dolce magia degli angeli pelosi è la storia dolcissima di un cucciolo di Amstaff, Hero, che lascia una profonda impronta nelle vite dei suoi umani. Sarà lui a raccontare, insieme alla sua umana, alcuni dei momenti più belli vissuti insieme, dai difficili primi giorni, alla leggera allegria delle marachelle, alla felice esplorazione del suo piccolo mondo, al pregiudizio legato alla sua razza, fino ai commoventi gesti d'affetto nei confronti del "grande umano", novantenne. L'amore è l'ingrediente che scorre tra le righe di queste pagine, con un linguaggio che supera le barriere della comunicazione tradizionale, diretto, semplice, perché semplice e puro è l'affetto che Hero riesce a comunicare a chi gli sta intorno. Questo racconto rappresenta un omaggio a un angelo con la coda, che ha lasciato dietro di sé una scia d'amore che continua a crescere e moltiplicarsi e fornisce l'occasione per raccontare altre storie di teneri pelosetti, che sono stati in grado, quanto lui, di trasmettere messaggi di amore, rispetto, libertà, e a migliorare l'esistenza dei loro umani.

"Lungo la strada due sassolini rosa" è un romanzo breve, che rappresenta un viaggio introspettivo mirato alla cicatrizzazione di antiche ferite, attraverso l'elaborazione del dolore delle protagoniste, Livia e Michela, che, alla tenera età di sei anni, suggellano un patto di amicizia che le accompagnerà nel loro travagliato percorso di vita. Emblema di questo profondo legame, due piccoli quarzi rosa, trovati sul tetto di una casa in costruzione, adiacente alle loro abitazioni, nel cuore della Ciociaria, intorno alla prima metà degli anni Settanta. Apparentemente bambine felici, iniziano a sperimentare, crescendo, disagi e difficoltà, determinati da piccoli o grandi traumi subiti. Michela, all'età di otto anni, manifesta, a scuola, un grande disturbo d'ansia sociale, il mutismo selettivo, non compreso dalla maestra. Il trasferimento di Livia a Milano, all'età di dieci anni, per motivi di lavoro del padre, getta le due bambine in uno sconforto profondo. Crescendo, si accorgono di riuscire a comunicare attraverso il pensiero e la distanza che le separa si annulla. Livia studia geologia, ma il suo equilibrio e la sua vitalità vengono scombussolati quando si accorge di aspettare un bambino, che lei vorrebbe tenere.Entrambe le protagoniste hanno vissuto esperienze negative che scavano nel profondo, entrambe sono riuscite a visualizzare e realizzare prospettive di vita migliori.