Libri di Alberto Cantù
David Oistrakh. Lo splendore della coerenza
Alberto Cantù
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2009
pagine: 242
David Fëdorovich Oistrakh (Mosca 1908-Amsterdam 1975) ha fatto la storia del violino nel Novecento. Amico, collaboratore e interprete esemplare di Shostakovich e Prokofiev, concertista amato oltre che ammirato dai colleghi e dal pubblico di tutto il mondo, "Re David" trasfigura una tecnica strepitosa in espressione naturale ed eloquente sempre al servizio della musica con una coerenza splendida arte-vita. Il libro analizza il rapporto simbiotico dei russi con la musica, il contesto storico, artistico e politico fra Rivoluzione d'ottobre e Disgelo che fa da cupo scenario a Oistrakh uomo e artista, la forsennata vita concertistica di chi viene esibito dall'URSS come "violinista sovietico per eccellenza": ideale prodottosimbolo da esportazione. Vengono analizzate non solo le interpretazioni di un violinista dalla discografia vasta come poche ma anche quelle del camerista da sempre, specie in Trio e Quartetto e del direttore d'orchestra, dagli anni Sessanta, ospite di titolati complessi internazionali. Il tutto con commenti e testimonianze di artisti di ieri come Menuhin e di oggi: da Accardo a Quarta e Repin in conversazione con l'autore. L'indagine non trascura chi formò l'artista, il grande Piotr Stolyarski, né Oistrakh didatta dalla cui classe al Conservatorio di Mosca escono a decine vincitori di Concorsi internazionali: Gidon Kremer per tutti.
Jascha Heifetz. L'imperatore solo
Alberto Cantù
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2007
pagine: 240
Jascha Heifetz (1900?-1987) è stato il violinista più influente dopo Paganini. Con un terremoto epocale che muove dal concerto alla Carnegie Hall di New York il 27 ottobre 1917, Heifetz ha fissato le regole del violinismo moderno. La sua visione profetica e la tecnica sovrumana hanno segnato il XX secolo con un'impronta indelebile ridimensionando beniamini quali Elman e Kreisler, provocando un'ecatombe di violinisti già famosi o pronti a spiccare il volo e costringendo tutti, da Príhoda a Perlman, a ripensare il rapporto con lo strumento. Un repertorio smisurato (oltre 30 concerti sempre pronti e i cachet più alti in assoluto: sino a 10.000 dollari), 320 brani per 65 cd ad escludere i dischi non autorizzati, 150 trascrizioni composte ed eseguite con inarrivabile maestria. Un violinista che pubblico e colleghi sentono e un "Imperatore solo": solo per la grandezza e più ancora nel privato di una personalità complessa, inaccessibile e contraddittoria anche quanto al didatta e al camerista importanti. Discografia e videografia a cura di Marco Iannelli.
L'universo di Puccini da Le Villi a Turandot
Alberto Cantù
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2008
pagine: 226
Da Manon Lescaut, "il Tristano di casa nostra", a Turandot, "l'Incompiuta" di Giacomo Puccini, fanno dieci colpi e altrettanti centri. È un fatto eccezionale nella storia del teatro musicale e un'eccezione assoluta nell'opera del Novecento. Basterebbe questo dato per dimostrare la statura della musica e della drammaturgia di Puccini, come il pubblico subito comprese mentre la critica, specie italiana, per una situazione storico-culturale sfavorevole, stentò a riconoscere. Con l'eccezione di George Bernard Shaw, che di primo acchito vide in Puccini l'unico erede di Verdi. Lo riconobbe anche se il mondo pucciniano dista anni luce da quello verdiano nel rispecchiare le ansie e gli smarrimenti dell'uomo moderno, nell'accogliere e lenire i suoi bisogni emotivi. Questo libro percorre l'intera avventura creativa di Puccini operista partendo dalle profetiche Villi e dall'importante esperienza di crescita che fu il tormentatissimo Edgar, di cui abbiamo oggi la "versione prima" ritenuta perduta sino al 2007, fino a Turandot. Il viaggio accompagna il lettore per mano nel mondo pucciniano secondo quei criteri di alta divulgazione che respingono gli ermetismi specialistici senza però rinunciare all'analisi seria e approfondita di colui che oggi si può tranquillamente indicare come uno fra i maggiori uomini di teatro d'ogni tempo.
L'universo di Puccini da «Le Villi» a «Turandot»
Alberto Cantù
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2016
pagine: IV-252
Da Manon Lescaut, il primo capolavoro, a Turandot che è l'ultimo melodramma "popolare", fanno dieci colpi e altrettanti centri. È un fatto eccezionale nella storia del teatro musicale e un'eccezione assoluta nell'Opera del Novecento. Basterebbero questi dati a dimostrare la statura della musica e della drammaturgia di Giacomo Puccini (Lucca 1858-Bruxelles 1924) come il pubblico subito comprese mentre la critica, specie nostrana, per una situazione storico-culturale sfavorevole, stentò a riconoscere. Questo libro copre un'avventura creativa lunga quarant'anni. Parte dalle profetiche Villi e dall'importante esperienza di crescita che fu il tormentatissimo Edgar. Passa attraverso la "trilogia popolare" La bohème-Tosca-Madama Butterfly verso il Puccini più squisitamente novecentesco de La fanciulla del West, del cosiddetto Trittico (Il tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi) e della Commedia lirica (non Operetta) La rondine. Chiude sull'incompiuta Turandot con i diversi Finali di altro autore. Il libro si propone di ricavare un vero e proprio romanzo della drammaturgia di Puccini: una biografia d'artista attraverso le opere. Il viaggio accompagna il lettore per mano nel mondo pucciniano. Lo fa secondo criteri di alta divulgazione che respingono gli ermetismi senza rinunciare all'indagine di colui che oggi si può tranquillamente indicare come uno fra i maggiori uomini di teatro d'ogni tempo.
Ermanno Wolf-Ferrari. La musica, la grazia, il silenzio
Alberto Cantù
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 2012
pagine: 123
"Riaccendere i riflettori su Ermanno Wolf-Ferrari (1876-1948) è un'operazione utile e soprattutto giusta. Con qualche sporadica e benemerita eccezione, la sua produzione lirica è praticamente scomparsa dalle scene, almeno dagli anni Cinquanta. Quanto alle opere strumentali, solo qualche compagnia discografica alla ricerca di rarità rende possibile l'ascolto di pagine immancabilmente accattivanti, spesso poetiche, sempre di squisita fattura ma condannate per iniqua sorte a giacere mute negli scaffali degli archivi musicali. Wolf-Ferrari fu invece un protagonista della vita musicale europea e internazionale nella prima metà del Novecento; la sua musica venne diretta dalle più importanti bacchette, in testa Toscanini e De Sabata. Un libro su Wolf-Ferrari mancava e ora, finalmente, c'è. Si tratta di un'operazione utile e soprattutto giusta che sana una ferita, oltraggiosa per la cultura musicale italiana." (Dalla prefazione di Alberto Batisti).
Yehudi Menuhin. L'Orfeo tragico
Alberto Cantù
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2006
pagine: VIII-248
Da Farinelli a Camilleri. Storie di parola per musica
Alberto Cantù
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2003
pagine: VIII-184
Il diario di Hagen
Alberto Cantù
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2008
pagine: 141
Sulla cima ormai praticamente inaccessibile del monte che ospita l'abbazia di Montevergine, vicino ad Avellino, un soldato delle SS, solo, anziano e malato, viene ucciso da una mano misteriosa. Con lui sembrano estinguersi i segreti che in tanti hanno cercato invano di carpirgli. Alfonso Capodanno, giornalista napoletano in cerca di riscatto che, seppur ormai sepolto in un polveroso archivio, mantiene ancora molti, preziosi contatti, comincia a indagare sul torbido passato del tedesco, giungendo a scoprire una parte del mistero, finché non viene fermato da una strana e potente organizzazione. Gli ci vorranno vent'anni per riprendere le indagini ma, dopo varie peripezie che lo porteranno in giro per il mondo, riuscirà finalmente a sciogliere l'incredibile caso. Un giallo storico ricco di episodi e personaggi reali, oltre che un affresco di Napoli e dei suoi abitanti.