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Libri di Alessandra Preda

La fabbrica dei classici. La traduzione delle letterature straniere e l'editoria milanese (1950-2021)

La fabbrica dei classici. La traduzione delle letterature straniere e l'editoria milanese (1950-2021)

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2023

pagine: 265

L'editoria milanese ha avuto un ruolo centrale nella traduzione delle letterature straniere, soprattutto dall'immediato dopoguerra a oggi, nel periodo in cui la letteratura tradotta è stata uno strumento essenziale alle istanze di rinnovamento del canone letterario nazionale. La fioritura di collane, il moltiplicarsi dei generi letterari tradotti, l'ambizione sempre più visibile di rispettare il testo originale, anche in lingue extraeuropee, hanno dato vita a un panorama ricco e articolato, documentato negli archivi del Centro APICE, da cui prendono le mosse la maggior parte dei contributi raccolti in questo volume. Essi riportano il dibattito sviluppato nel corso del Convegno di Studi «La fabbrica dei classici. La traduzione delle letterature straniere e l'editoria milanese (1950-2021)», che il Centro APICE ha organizzato nel novembre del 2021, presso l'Università degli Studi di Milano. Il titolo stesso evoca un luogo di costruzione e un dinamismo nell'organizzare e produrre che ben rappresentano l'alacrità del mondo editoriale milanese. Un'intraprendenza aperta alle suggestioni delle letterature straniere che caratterizza il capoluogo lombardo ben prima del 1950: la data non evidenzia il momento di una rottura, bensì la piena consapevolezza di una ripartenza che accelera, in modo impressionante e in più direzioni, un processo di modernizzazione e internazionalizzazione già in atto da tempo e destinato ancora a grandi trasformazioni. Questo volume ne rende testimonianza a partire innanzitutto dal lavoro dei traduttori che, di questa «Fabbrica dei classici», sono il vero motore.
28,00

Ilarità e tristezza. Percorsi francesi del «Candelaio» di Giordano Bruno (1582-1665)

Ilarità e tristezza. Percorsi francesi del «Candelaio» di Giordano Bruno (1582-1665)

Alessandra Preda

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2007

pagine: 346

L'edizione parigina del Candelaio segna l'inizio della storia francese della commedia che Giordano Bruno pubblica in Francia. Delineare la fisionomia dei suoi primi lettori d'Oltralpe è il punto di partenza di un libro che raccoglie in più percorsi le tracce sparse del Candelaio, dalla Parigi dell'esilio bruniano alla seconda metà del Seicento francese. La commedia è presente nell'ambito di biblioteche e collezioni private ed è oggetto di diverse e anonime traduzioni. Audace modello di rottura e sovversione, stimolo di modernità linguistica e speculativa, il Candelaio diventa, in epoca barocca, uno spettacolo da riportare in scena e, riadattato, contribuisce all'affermazione teatrale dei Modernes. Con Cyrano de Bergerac, negli anni Cinquanta del Seicento, il Candelaio torna a essere un modello di dissonanza strutturale oltre che tematica, una lezione di scomposizione che rinnega dall'interno le certezze della commedia e irrigidisce tragicamente la comicità dei suoi protagonisti. In appendice, l'edizione critica del manoscritto Candelaio, la prima traduzione francese della pièce di Giordano Bruno.
44,00

Gli Essais in altra lingua: traiettorie europee di Montaigne

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2025

pagine: 320

"Gli Essais in altra lingua" indicano nella traduzione dell'opera di Montaigne l'oggetto dell'indagine a cui sono dedicati i contributi di questo volume, che spaziano in più contesti linguistici - segnatamente tedesco, inglese, spagnolo e italiano - e in più secoli, dalla prima traduzione italiana del 1590 alle versioni tedesche del XVIII secolo, fino a quelle pubblicate a Milano lungo tutto l'Ottocento. Due linee direttrici complementari sostengono la ricerca: la prima propone l'analisi dei testi e delle singole scelte traduttive, tese innanzitutto a valorizzare la ‘scrittura' dell'écrivain bordolese e a collocare i suoi Essais all'interno di un'ideale biblioteca linguisticoletteraria di matrice europea; la seconda esplora le cosiddette ‘traiettorie' del testo e delle sue traduzioni all'interno di un poli-sistema culturale che riguarda parte consistente dell'Europa e che interessa strategie editoriali, politiche linguistiche, istituzioni e società. Nonostante il carattere specificamente nazionale delle singole traiettorie europee degli Essais, esistono punti di convergenza mobili, ‘passerelle' che travalicano la diversità dei contesti geografici, politici, culturali, e depotenziano quella sorta di illisibilité che accompagna nei secoli l'opera di Montaigne. La traduzione è esercizio di ascolto e restituzione, di misura della conoscenza di sé e dell'altro, indagarla in modo approfondito offre una riflessione importante sul piano diacronico quanto su quello sincronico dell'ermeneutica montaignana: le traduzioni valorizzano la polisemia degli Essais, palesano elementi che nell'originale restavano silenti e lo fanno spesso per vie inattese, operando scelte, sostituzioni, negoziazioni non solo necessarie ma anche rivelatrici di una cultura europea, en mouvement.
32,00

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