Libri di Alessandro Schwed
La via del pavone. Alla disperata ricerca di un pennuto a Roma
Alessandro Schwed
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: 165
Giulio Campennì è un architetto piuttosto strano. Non ama uscire di casa e osserva il mondo con un binocolo. La sua vita emotiva, d'altro canto, non è semplice nemmeno in casa, dove Giulio vive con Ionta, sua moglie: una giovane donna tanto incantevole quanto umorale, e - soprattutto - dotata di una madre insopportabile, che ha pensato bene di rimanere vedova per poter gravare ulteriormente sulla vita della figlia e del genero. Nonostante il lutto recente, la signora Nelly decide di non rinunciare alle vacanze con la figlia. E la mattina della partenza si presenta a casa Campennì con il suo amatissimo animale domestico: un pavone. Non ha dubbi che Giulio, che resterà a Roma a lavorare, le farà il piacere di prendersene cura, trattandolo come fosse un figlio, nutrendolo con il suo maleolente becchime e facendogli tanti complimenti in modo che non soffra e dispieghi la sua ruota. Come al solito, Giulio non ha la presenza di spirito per opporsi al dispotismo della suocera, discendente di una stirpe di matriarche ebree poco abituate a venire contraddette. Ma Ionta e la signora Nelly non fanno in tempo ad andarsene che - orrore! - il pavone in un balzo è già scappato sopra i tetti... Comincia così per Giulio un rocambolesco inseguimento lungo le vie della capitale; ma dopo una folle corsa dietro a un tram, una spericolata avventura in motorino con un figurante centurione romano, l'incontro ravvicinato con la polizia e varie altre peripezie, Giulio si deve rassegnare: del pavone non c'è traccia.
Mio figlio mi ha aggiunto su Facebook
Alessandro Schwed
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2010
pagine: 190
Due anni fa è accaduto qualcosa al bambino che tredici anni prima, uscito di sala parto, aveva immediatamente preso in consegna il mio pollice, stringendolo come fatale proprietà nel palmo della sua mano minima e grinzosa. Due anni fa ci è entrato in casa un ragazzo lungo e magro, un allampanato bucaniere con la chitarra elettrica, quarantacinque di piede e ha sostituito nostro figlio. Ricordo bene. Tutto è cominciato così. Sono le otto di domenica sera. E inverno. Guardiamo un confortante telefilm del tenente Colombo. La casa è placida. Nel buio, nostro figlio scende dal soppalco e la sua voce cala su di noi. "Babbo?". "Sì". "Mamma". "Dimmi...". "Vi odio". Lo tsunami dell'adolescenza che arriva inaspettato e imprevedibile e lascia senza fiato madri e soprattutto padri a lottare con l'irruenza travolgente dell'acne e delle fidanzate, della musica e degli amici.