Libri di Alessio Larocchi
Errabilia. Uscita di insicurezza dal disegno
Alessio Larocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 80
Questa pubblicazione analizza in modo intimo e dialogato il tema dell’errore, dagli inciampi quotidiani, passando per curiosi giochi di parole, giungendo alle riflessioni sulle modalità di visualizzazione standardizzate dell’opera. Il dialogo vede l’alternarsi di riflessioni e suggestioni di Alessio Larocchi, artista, ed Elisa Muscatelli, curatrice, prendendo come input alcuni lavori di Larocchi trovati nello studio e lasciati in uno stato di auto contemplazione; nati per errore, essi giacciono delicatamente poggiati a terra o su tavoli nascosti in attesa di occhi indiscreti e di un alfabeto per decifrarli. L’alfabeto scelto è formato dalle parole del quotidiano, dai pensieri bizzarri e non omologati, dalle esperienze soggettive traumatizzanti, dagli aneddoti divertenti, dai trigger mutaforma. Tutto ciò su cui l’occhio si posa, nonostante il mondo circostante gli dica di non farlo. Questa piccola produzione, con molti refusi di pensiero, di parole, opere ed omissioni, vuole essere un omaggio all’errore e all’errare per accomunare tutti quelli che ad oggi stanno ancora cercando una casa.
Norma standard's home
Alessio Larocchi
Libro: Copertina morbida
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 96
Norma standard's home riunisce in un unico progetto espositivo e auto espositivo il ciclo di lavori di Alessio Larocchi di questi ultimi anni; l'artista ripensa qui la propria ricerca, e affianca alle opere nuove anche alcuni progetti e opere di fotografia, pittura, disegni, piccole sculture e libri d'artista degli anni Ottanta e Novanta, così da spaesarli e, insieme, ridefinirli alla luce del punto in cui è giunta la ricerca. Segna con essi le tappe di una ricerca rivisitata e ristrutturata che si concentra sull'anaffettivo come chiave per interrogare la struttura stessa dell'opera d'arte e il fare dell'artista, vincolando il proprio stesso operare agendo sui media per prendere a prestito e simulare la precisione asettica e fredda del macchinismo, per dare avvio a un modo diverso di fare e pensare l'arte, diverso dal design, dall'arte programmata, dalle ricerche cinetiche. Un modo di fare e pensare l'arte che non ne sonda le potenzialità espressive ma è simulazione della macchina, un modo che è volto allo studio degli elementi fondamentali dell'opera visiva: spazio, forma, colore, movimento, luce. Testi critici di Eleonora Fiorani, Elio Franzini e Claudio Cerritelli.