Libri di Andrés Beltrami
Regione oscura
Andrés Beltrami
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2014
pagine: 154
Una grande multinazionale. Un protagonista calmo e solitario. Un uomo che si è abituato alla propria esistenza. Agli aeroporti, alle stanze d'albergo pulite e silenziose, alle periferie industriali tutte uguali dove hanno sede le succursali dell'azienda. Raccogliere dati, analizzarli, stilare relazioni di dubbia utilità per i suoi superiori. Niente sembra scalfire la ripetitiva immutabilità dei giorni, fino all'arrivo in una lontana filiale immersa nella neve. In quel paesaggio scheletrico, tra capannoni svuotati e uffici deserti, i pochi dipendenti sopravvissuti alla ristrutturazione si aggirano come fantasmi. Un impiegato si uccide, senza lasciare spiegazioni. Una donna scompare subito dopo. Uno sconosciuto invia e-mail farneticanti e promette vendetta. Lasciare quel luogo in fretta per raggiungere la sede centrale non è facile come sembra. Ci sono eventi impossibili da ridurre in cifre o che non si possono trascrivere in una relazione. L'unica soluzione possibile è scuotersi dal torpore. Per riuscirci il protagonista dovrà trovare il coraggio di guardarsi dentro e attraversare la regione oscura dove, da troppo tempo, è intrappolata la sua vita.
La cura
Andrés Beltrami
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2012
pagine: 198
In una casa sul mare, una giovane donna, schiva e solitaria, assiste il padre malato con la stessa devozione che riserva ai suoi fiori, confinati al caldo, in una serra. Tra quelle alte mura, avamposto di una terra chiusa e inospitale, c'è solo silenzio, un lento rincorrersi di gesti che si ripetono uguali da anni, da quando suo padre è immobilizzato in un letto. Una notte un uomo che sa di vento e di sale forza l'immota tranquillità di quella casa, spingendosi al di là del cancello, oltre il recinto che separa e che allontana, ma il cane, custode di quel regno, lo aggredisce ferendolo a un fianco. È straniero, parla una lingua sconosciuta, ha sul corpo i segni di un lungo viaggio e negli occhi l'ombra di un passato doloroso. Da quando, da qualche giorno, una misteriosa nave color petrolio è approdata nel porto a ostruire l'orizzonte, la giovane donna non pensa ad altro che a partire. Aprire la porta a quell'uomo indifeso, spaventato, bisognoso delle stesse cure di cui suo padre non può più fare a meno, farlo entrare senza chiedersi perché, rappresenta la sua grande occasione. Lei vorrebbe una vita altrove, lui nasconde una storia. "La cura" è il romanzo di un amore fatto di silenzi, che vive di gesti, perché se non c'è una lingua da condividere, le parole si fanno deboli, fragili, inconsistenti.
La cura
Andrés Beltrami
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2011
pagine: 198
In una casa sul mare, una giovane donna, schiva e solitaria, assiste il padre malato con la stessa devozione che riserva ai suoi fiori, confinati al caldo, in una serra. Tra quelle alte mura, avamposto di una terra chiusa e inospitale, c'è solo silenzio, un lento rincorrersi di gesti che si ripetono uguali da anni, da quando suo padre è immobilizzato in un letto. Una notte un uomo che sa di vento e di sale forza l'immota tranquillità di quella casa, spingendosi al di là del cancello, oltre il recinto che separa e che allontana, ma il cane, custode di quel regno, lo aggredisce ferendolo a un fianco. È straniero, parla una lingua sconosciuta, ha sul corpo i segni di un lungo viaggio e negli occhi l'ombra di un passato doloroso. Da quando, da qualche giorno, una misteriosa nave color petrolio è approdata nel porto a ostruire l'orizzonte, la giovane donna non pensa ad altro che a partire. Aprire la porta a quell'uomo indifeso, spaventato, bisognoso delle stesse cure di cui suo padre non può più fare a meno, farlo entrare senza chiedersi perché, rappresenta la sua grande occasione. Lei vorrebbe una vita altrove, lui nasconde una storia. "La cura" è il romanzo di un amore fatto di silenzi, che vive di gesti, perché se non c'è una lingua da condividere, le parole si fanno deboli, fragili, inconsistenti.