Libri di Angelo Di Luca

"Soltanto chi ha amato e chi ama per davvero potrà affacciarsi alla finestra del mio mondo. Perché questa è un sognare di cuore, non una lettura di ragione." Queste pagine sono davvero una finestra, un varco per entrare nel mondo non solo di chi scrive, ma anche del lettore che sarà accompagnato da parole e versi in un viaggio attraverso la vita. D'altronde la vita senza amore non è degna di essere vissuta e solo così potremo trovare la luce nel buio, scaldarci negli inverni freddi delle stagioni che inesorabilmente si susseguono nell'incedere del tempo. Sogni e poesia che tengono compagnia, silenzi che parlano e notti che sembrano risucchiare i nostri pensieri e uno su tutti quello per chi si ama. L'amore non è mai un errore, è un sentimento che non si può reprimere e in questa sorta di testamento di un malato d'amore, come in un diario intimo e in uno zibaldone di pensieri, l'amore ci racconta il senso vero e profondo della vita di ognuno di noi.

Il poemetto di Angelo Di Luca è un percorso d'ispirazione dantesca in cui si intraprende un viaggio nei meandri dell'Io e dell'amore, in compagnia di una luce che sovrasta e orienta. Allo stesso tempo i versi si caricano di allegorie sino a divenire non solo una indagine su se stessi, ma anche sul mondo in cui viviamo. Il tutto alla ricerca della sublimità e dell'infinito, della coscienza del tempo e delle stagioni, dell'itinerario che possa condurre alla conoscenza e a disvelare l'ossimoro tra la realtà e il sogno.

Raccolta di poesie.

"In una luce fulgida di fiaccola sacra, / posta ai piedi di quel sacro altare, / riflette lo spettro di vecchia lucerna, / lucciola stanca, fiamma di fede. / Guarda quelle nuvole, le loro forme, / il testamento d'una storia lì, nel cielo, / che nessuno s'appresta a leggere, / eppure son sulle nostre teste."

"Venite a me, voi oppressi, / cambiate il vostro modo errante / di pensar solo al personale, / allargatevi all'orizzonte. / Interpella, o uomo, / la tua tanto breve esistenza, / richiedi una risposta / al tuo posto nel mondo..."

Io, possente Atlante, / reggitor del mondo / e pilastro della volta celeste, / mi abbandono alla tela del sogno / ben lavorata dal caro pittore. / Domando le speranze, / con regola e saggezza, / mette in scena un percorso / che attraversa alcuni granelli / di questo vostro tempo.

"E allora ti scrivo ancora, / la mente ancora vola / e l'unica certezza / è la tua ombra sola / sulla cui pelle sente / i nostri inverni passati, / da bambini, da adulti: / or semplici stagioni."

"Benvenuto, splendido raggio di sole" sorge per celebrare il più lieto degli annunci: quello della nascita. I versi, contenuti in questa silloge poetica, sussurrano un senso ancor più profondo: quello della ri-nascita. Partorita dalla sensibilità di un animo immerso nel contesto storico segnato da pandemia e conflitto, un piccolo poeta, nel silenzio del suo studio, ha raccolto gli insegnamenti, gli amori, le magie, le sensazioni, di Madre Poesia. E cosa si può fare per superare il silenzio, il dolore, l'angoscia, se non condividere con l'umanità lettrice la nascita d'una ri-nascita?