Libri di Anna Rosellini
Atmosfere. Esperienze immersive nell'arte e al museo
Sandra Costa
Libro
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2021
pagine: 336
Il volume propone una riflessione sulle funzioni, gli sviluppi e le procedure che nel tempo e in un equilibrio sempre mutevole tra realtà e illusione hanno caratterizzato l'esperienza immersiva nell'arte e al museo. La proposta di ambienti emotivi, di atmosfere, così come i dispositivi utilizzati per allestire collezioni e musei, hanno infatti sempre cercato di comporre insieme valori di conoscenza razionale e di coinvolgimento emotivo e sensoriale. All'interno di una dimensione teorica e in un orizzonte internazionale viene messa in risalto sia l'esperienza del pubblico che quella di artisti e curatori. Dal viaggiatore del Grand Tour al turista internazionale, allo spettatore virtuale gli obiettivi auspicati con la realizzazione di esperienze immersive sono stati talvolta ricorrenti: dall'educazione popolare alla propaganda politica, dalla valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico alla conoscenza scientifica. Le diverse sezioni del volume suggeriscono così un fil rouge che va dagli allestimenti analogici - sale d'epoca d'altri tempi, diorami, ricostituzioni a diverse scale di siti e luoghi - ai nuovi display immersivi con i loro ambienti virtuali.
Isa Genzken. Per una continuità critica dell’architettura moderna
Anna Rosellini
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2020
pagine: 106
Impegnata nella riflessione sulle origini dell’arte contemporanea, con riferimenti che vanno dalla Teoria estetica di Theodor W. Adorno, alle opere del Bauhaus, alle sculture riflettenti di László Moholy-Nagy, alle manifestazioni degli assemblaggi degli anni Sessanta, alle opere di Bruce Nauman e di Carl Andre, Isa Genzken è alla ricerca di una scultura che ridefinisca di volta in volta i propri confini e i propri obbiettivi, nell’assenza, a tratti percepita come drammatica, di un contesto politico che richieda alle espressioni artistiche la ragione della loro esistenza nella società.
Calchi di spazio, mnemosine e rovine. Sculture in calcestruzzo dal Novecento ad oggi
Anna Rosellini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 328
Quella del calco in calcestruzzo è diventata col tempo una questione decisiva nella scultura contemporanea e, grazie a questa, ha assunto importanza anche nell'architettura. Fatta eccezione per i calchi delle sculture in pietra eseguiti dagli artisti sin dai primi decenni del Novecento, il calco in calcestruzzo svincolato dalla copia inizia a delinearsi quale particolare forma di scultura solo nella seconda metà del secolo. Lo stesso materiale diventa nelle mani degli artisti un composto in grado di rivelare i vuoti invisibili e appena tratteggiati dagli oggetti domestici, inoltre può far apparire ciò che, secondo la tradizione antica, è all'origine della pittura: l'ombra di una persona amata. Nauman, Penone, Uncini, Gormley, Kiecol, Salcedo, Whiteread e Genzken sono tra i principali protagonisti delle diverse espressioni del calco in calcestruzzo quali ricognizioni sugli accadimenti dello spazio, sia fisico che introspettivo: il sentimento della rovina viene espresso, ad esempio, attraverso la creazione di un calcestruzzo grezzo da cui spunta la rugginosa armatura in acciaio di un edificio divelto. I calchi dello spazio e dei ricordi materializzati dagli artisti hanno finito per condizionare alcuni dei processi nella fabbricazione del calcestruzzo in architettura. All'inizio del Duemila sono nati così edifici e monumenti costruiti da AFF Architekten, Diener & Diener, Brandlhuber, Kerez, Buchner & Bründler, Edouard François e Christ & Gantenbein a partire dal calco di costruzioni abbandonate e destinate alla distruzione, che ritrovano nuovamente vita. Il saggio offre un frammento dello straordinario universo creativo della scultura in calcestruzzo cui è dedicata la serie "Sculture in calcestruzzo dal Novecento ad oggi" curata da Anna Rosellini.
Le Corbusier e la superficie. Dal rivestimento d'intonaco al «béton brut»
Anna Rosellini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 200
Il saggio analizza, a partire dall'incipit scritto da Le Corbusier nel 1920 e intitolato La surface, questioni come quella del rapporto tra la scelta del rivestimento d'intonaco e l'apologia del béton brut; formula interrogativi sulla complementarietà o meno di due opposte visioni della verità dei materiali; si interroga, in linea con le preoccupazioni filologiche contemporanee, su quale possa essere stata l'esatta natura di quegli stessi materiali. Grazie al parametro fondamentale della superficie i numerosi documenti tecnici, i computi estimativi, i carteggi con gli imprenditori o gli imbianchini e i disegni dei dettagli costruttivi hanno potuto comporsi in un quadro d'insieme che non si riduce alla semplice storia delle tecniche predilette da Le Corbusier.