Libri di Annalisa Bellerio
Nate per scrivere. Quaranta scrittrici da tutto il mondo
Annalisa Bellerio
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 192
Quale storia personale si nasconde dietro le pagine che amiamo leggere, di narrativa, di poesia, di saggistica? Che cosa sappiamo di chi le ha scritte, facendoci commuovere, sognare o riflettere? Questo libro offre una galleria di ritratti di autrici che hanno lasciato o stanno lasciando una traccia nella letteratura e nell’immaginario collettivo. È un volo sopra un paesaggio senza confini geografici né temporali, che mette a fuoco quaranta figure ora lontane nel tempo, ora a noi vicine o contemporanee, spaziando tra luoghi e culture assai diversi tra loro. Sono ritratti femminili, perché la vita delle donne è più segreta, come scrisse Marguerite Yourcenar, qui presente accanto a Saffo e Tony Morrison, Vittoria Colonna e Dacia Maraini, Emily Dickinson, Isabel Allende e le altre, presentate privilegiandone l’aspetto umano, puntando lo sguardo sulle atmosfere, i gusti, gli umori, non solo del loro stile letterario, ma anche del loro stile di vita. Compaiono nomi di fama consolidata, che vantano biografie e studi critici sterminati, e altri ancora poco noti, per mancanza di fonti o perché appartenenti a contesti con cui abbiamo scarsa familiarità. Differiscono i temi, i linguaggi, le inclinazioni: si va dal romanticismo alla sperimentazione, dall’isolamento all’impegno sociale, dall’ironia alla solennità, dalla storia magica alla magia della storia. Ad accomunare queste signore della penna è la stessa grande passione per la scrittura e il talento con cui hanno colpito il nostro intelletto e catturato il nostro animo.
Piero Colombani. Nuovo gotico. Archetipi in metamorfosi
Piero Colombani, Vittorio Sgarbi, Francesco Corsi, Gianfranco Malafarina, Mirco Manuguerra, Sandra Berresford, Annalisa Bellerio
Libro: Libro in brossura
editore: Artingenio Francesco Corsi
anno edizione: 2022
pagine: 152
«Diavolo di un Colombani. Di quelli benigni, che ti vorrebbero spaventare facendoti da Cerbero in un viaggio nelle tenebre, ma che poi, a conti fatti, si dimostrano benigni come dei Mefistofele in disarmo che ti portano a passeggio per i giardinetti. Le tenebre nelle quali Colombani vorrebbe addentrarci sono quelle, illuministicamente parlando, della civiltà occidentale pre-moderna, il Medioevo, che oscuro però non era affatto, tutt'altro....ciò che Colombani riporta a galla, sottraendolo alle insidie della facile convenzione, dello schematismo più automatico e grossolano, è un Gotico inteso non tanto come categoria storica, ma come categoria dello spirito, disposizione mentale e creativa che sopravvive nel tempo anche alle sue epoche di più coerente appartenenza, potendo giungere comodamente fino ai nostri giorni.» (Dall'introduzione)