Libri di Annalisa Ferraro
H83 Documenta. Volume Vol. 1
Federico Gori
Libro
editore: Lazy Dog
anno edizione: 2024
pagine: 32
Questo snello volume inaugura la serie H83 Documenta, progetto editoriale realizzato da Lazy Dog in collaborazione con il centro culturale Habitat Ottantatré di Verona. La collana è concepita per tradurre in forma editoriale progetti espositivi che ambiscono a superare la dimensione temporanea della mostra. Nello specifico questo volume è stato pubblicato in occasione della mostra Devenīre di Federico Gori, tenutasi dal 5 ottobre al 7 dicembre 2024. L’esposizione, curata da Annalisa Ferraro, ha trasformato oltre 200 metri quadrati di spazio espositivo in una narrazione visiva dedicata al tema della permanenza e dell’impermanenza naturali. Questo opuscolo non si costruisce solo come testimonianza della mostra ma anche come esperienza editoriale autonoma, nata dalla contaminazione tra discipline diverse. Il formato ambisce a ibridare saggistica, giornalismo, catalogo e libro d’artista. Ogni copia infatti è resa unica e irripetibile dall’intervento artistico dell’autore, il quale ha decorato ciascuna delle 130 copertine, suggellando così l’evoluzione continua del progetto.
Fotogenesi. Il linguaggio fotografico oltre realtà e rappresentazione
Libro
editore: Archivio Tommasoli
anno edizione: 2022
pagine: 44
Catalogo della mostra "Fotogenesi. Il linguaggio fotografico oltre realtà e rappresentazione" è stato il percorso che dalla fotografia concettuale degli anni ’70 ci ha condotto fino ai nostri giorni, raccontando da un lato l’impegno militante dei fotografi di quei tempi, finalizzato a svincolare ogni immagine dall’obbligo di immortalare una presunta verità, dall’altro mostrando gli esiti della libertà acquisita, in termini di ricerche e sperimentazioni contemporanee, di cui godono quegli stessi artisti, oggi, e quelli che ne hanno ereditato le conquiste. Negli spazi di Habitat Ottantatré, Pietro Privitera, Silvio Wolf e Sirio Tommasoli, rappresentanti delle ricerche degli anni ’70, al tempo stesso inarrestabili sperimentatori d’oggi, hanno dialogato con le opere di Alessandro Valeri, Chiara Arturo, Filippo Tommasoli, J&PEG e Marco Rossetti, artisti che hanno saputo ereditare la libertà espressiva conquistata dalle generazioni precedenti e in quella trovare la spinta per superare ancora limiti e confini.
BoCs Art. Residenze d'artista. Cosenza 2015/2016
Alberto Dambruoso, Annalisa Ferraro
Libro: Libro in brossura
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 264
"Sono dei moduli prefabbricati funzionali e allo stesso tempo piacevoli nelle loro forme squadrate, realizzati con materiali ecosostenibili. Ricordano molto le architetture dei paesi scandinavi, da qui anche quel senso di meraviglia nel ritrovare nel sud dell’Europa qualcosa che invece si immagina appartenga solamente al nord. Ma a dire il vero il mio stupore veniva principalmente dal fatto che una città del mezzogiorno d’Italia, area geografica (tranne qualche rara eccezione) storicamente afflitta dalla depressione economica e di conseguenza anche culturale, fosse stata capace non solo di pensare un progetto così importante ma di realizzarlo anche in tempi rapidi. Quanti sono infatti anche oggi i progetti d’edilizia pubblica che non vengono mai portati a termine. A Cosenza invece era avvenuto un miracolo." (Alberto Dambruoso)
Vincenzo Marsiglia. Dopo-logica/o. Testo inglese a fronte
Matteo Galbiati, Annalisa Ferraro
Libro: Copertina rigida
editore: Vanillaedizioni
anno edizione: 2016
pagine: 64
Volume edito in occasione della mostra, "Vincenzo Marsiglia. Dopo-logica/o", a cura Matteo Galbiati, Palazzo Ducale, Sabbioneta (MN), 3 giugno - 31 luglio 2016. Vincenzo Marsiglia entra in punta di piedi nelle antiche sale del Palazzo Ducale di Sabbioneta e, senza alterare la silenziosa sacralità del luogo, dispone con metodo e cura le sue opere, in un processo di continui rimandi allo spazio d'intorno. È così che nasce e si costruisce la mostra Vincenzo Marsiglia. Dopo-Logica/o, un percorso, prima che espositivo, di conoscenza del luogo e di dialogo con le sue radici culturali e con le sue reliquie storico-artistiche. Solo dopo un attento studio degli spazi e delle loro profonde atmosfere, dopo aver memorizzato e interiorizzato ogni decorazione, fregi, dipinti, iscrizioni, dopo aver compreso il valore dei vuoti e dei silenzi ad essi connessi, Marsiglia ha selezionato 15 opere della sua intera produzione e le ha disposte tra le sale, senza mai affollarle e senza soffocarle.