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Libri di Anton Raphael Mengs

Pensieri sulla pittura

Pensieri sulla pittura

Anton Raphael Mengs

Libro: Copertina morbida

editore: Aesthetica

anno edizione: 2021

pagine: 100

Pensieri sulla bellezza e sul gusto nella pittura, scritti nel 1762 a Roma in stretto contatto col magistero dell'amico Winckelmann, sono uno dei testi capitali del Neoclassicismo. Questo piccolo libretto infatti ebbe subito un enorme successo in tutta Europa e procurò a Mengs la singolare fama di "pittore filosofo". In realtà Mengs era alieno da ambizioni filosofiche, ma il suo saggio colmava un vuoto che dopo Winckelmann sembrava intollerabile: quello di una attuale e militante teoria della pittura. Mengs tratteggiò un'estetica "moderna" della pittura elaborata a partire dalla rivisitazione delle opere di grandi pittori, quali Raffaello, Correggio e Tiziano, in una sorta di lezione accademica per il pittore dell'avvenire.
10,00

Pensieri sulla bellezza

Pensieri sulla bellezza

Anton Raphael Mengs

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2012

pagine: 136

Apparsi per la prima volta nel 1762 e dedicati a Winckelmann, questi "Pensieri sulla bellezza" rappresentano le istanze ideali e teoriche del Neoclassicismo, dal particolare punto di vista di un pittore e non da quello di un filosofo di professione. La riflessione teorica dunque si definisce in base alle necessità tecniche, ai procedimenti e alla materialità dell'opera, ma anche ai modelli ideali quali Raffaello, Tiziano e Correggio. Obiettivo di Mengs "spiegare cosa sia la bellezza, giacché le opinioni grandemente divergono su tale materia. Secondariamente spiegare il gusto; poiché la maggior parte di coloro che hanno scritto su tale argomento, non hanno saputo spiegar con chiarezza per quale ragione la parola gusto venga usata parlando di pittura."
19,00

Pensieri sulla pittura

Pensieri sulla pittura

Anton Raphael Mengs

Libro: Libro in brossura

editore: Aesthetica

anno edizione: 2002

pagine: 98

Anton Raphael Mengs (1728-1779), grande pittore e scrittore d'arte, tedesco di nascita ma romano di adozione, è uno dei massimi rappresentanti della cultura artistica del Settecento. E i suoi Pensieri sulla Bellezza e sul Gusto nella Pittura, scritti nel 1762 a Roma in stretto contatto col magistero dell'amico Winckelmann, sono uno dei testi capitali del Neoclassicismo. Questo piccolo libretto infatti ebbe subito un enorme successo in tutta Europa e procurò all'autore la singolare fama di «pittore filosofo». In realtà Mengs era alieno da ambizioni filosofiche, ma il suo saggio colmava un vuoto che dopo Winckelmann sembrava intollerabile: quello di una attuale e militante teoria della pittura. Riproponendo l'annoso confronto fra antico e moderno alla luce dell'ideale neoclassico di bellezza, Mengs tratteggiò un'estetica "moderna" della pittura elaborata a partire dalla rivisitazione delle opere dei grandi pittori – segnatamente Raffaello, Correggio e Tiziano – in una sorta di lezione accademica per il pittore dell'avvenire. Estetica, sistematica storica e taglio didattico fecero dei Pensieri di Mengs un testo esemplare, e che ancor oggi costituisce (insieme ai Pensieri sull'Imitazione di Winckelmann, il Saggio sopra la Bellezza di Spalletti, e La Bellezza Ideale di Arteaga, pubblicati nella presente collana) una chiave essenziale di comprensione dell'epoca neoclassica. La presente edizione ripropone la traduzione italiana pubblicata nel 1780 dal cavalier José Nicolas de Azara, amico ed esecutore testamentario di Mengs, una traduzione che s'impose nella comunità scientifica ed esercitò un'influenza di gran lunga più significativa del raro originale tedesco. Correda il volume un ampio apparato esegetico, critico e bibliografico curato da Michele Cometa.
16,00

Pensieri sulla bellezza

Pensieri sulla bellezza

Anton Raphael Mengs

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2003

pagine: 136

Apparsi per la prima volta nel 1762 e dedicati a Winckelmann, questi "Pensieri sulla bellezza" rappresentano le istanze ideali e teoriche del Neoclassicismo, dal particolare punto di vista di un pittore e non da quello di un filosofo di professione. La riflessione teorica dunque si definisce in base alle necessità tecniche, ai procedimenti e alla materialità dell'opera, ma anche ai modelli ideali quali Raffaello, Tiziano e Correggio. Obiettivo di Mengs "spiegare cosa sia la bellezza, giacché le opinioni grandemente divergono su tale materia. Secondariamente spiegare il gusto; poiché la maggior parte di coloro che hanno scritto su tale argomento, non hanno saputo spiegar con chiarezza per quale ragione la parola gusto venga usata parlando di pittura."
17,00

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