Libri di Antonio Roccuzzo
L'Italia a pezzi. Cosa unisce Catania e Reggio Emilia?
Antonio Roccuzzo
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2009
pagine: 158
Non esistono al mondo due luoghi più diversi tra loro di Catania e Reggio Emilia. Eppure entrambe sono città italiane, che partecipano di un'unica storia e offrono soluzioni opposte a problemi - e a un passato - condivisi. Sono le portabandiera delle due Italie in cui viviamo e che normalmente si ignorano: Reggio nell'Emilia è lo stereotipo dell'Italia che funziona, basata sulla convivenza civile e su un circolo virtuoso di buon senso civico. Catania è il suo alter ego, sorta di Sodoma e Gomorra in mano alla mafia e al pensiero unico, dove perfino l'assassinio di un giornalista indipendente come Giuseppe Fava scivola via senza scosse e non riesce a produrre memoria collettiva. Reggio è roccaforte di una nazione fondata sui principi della liberazione dal fascismo; Catania è laboratorio dell'Italia illegale nata sulle macerie dello stato democristiano. Reggio è città con un'opinione pubblica vivace e un'informazione locale pluralista; Catania è raccontata da un giornale solo. Reggio vanta gli asili pubblici più belli e copiati del mondo; Catania è una città senza asili o quasi. A Reggio l'amministrazione pubblica è gestita come un'impresa; a Catania è un colabrodo sull'orlo del fallimento. Buongoverno e malgoverno, nord e sud come nei vecchi cliché? La verità è che anche nel ventre pasciuto dell'Emilia si annida la criminalità. E se in tempi di recessione in Sicilia si riaccende l'autonomismo, la roccaforte della sinistra italiana cede alle lusinghe della Lega.
Nati per soffriggere. Tredici storie intorno a una tavola
Libro
editore: Limina
anno edizione: 1997
pagine: 188
Mentre l'orchestrina suonava «Gelosia». Crescere e ribellarsi in una tranquilla città di mafia
Antonio Roccuzzo
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2011
pagine: 166
Estate 1980. Un piccolo pregiudicato viene ucciso in una piazza del centro storico di Catania, nel bel mezzo della festa della Madonna del Carmine. Mentre l'orchestrina suonava "Gelosia" titolò il "Giornale del Sud". Le tre colonne in cronaca erano firmate da un giornalista ventiduenne entrato da poco a far parte di un agguerrito gruppo di giovani cronisti intransigenti che, armati di taccuini e Lettera 22, erano convinti di poter cambiare quasi tutto da soli, guidati all'assalto da un ultracinquantenne "ragazzino", disobbediente, scanzonato, irrispettoso, ribelle: Giuseppe (Pippo) Fava. Quattro anni dopo, l'assassinio di Fava per mano della mafia cambiò per sempre il destino di un'intera comunità e l'esistenza di quel drappello di reporter che, insieme a lui, aveva nel frattempo fondato il mensile "I Siciliani", la prima voce libera levatasi a denunciare apertamente la penetrazione di interessi e cultura criminali nelle viscere della città e dell'isola. Antonio Roccuzzo, l'autore della cronaca di quell'ormai lontano delitto, racconta ora la sua esperienza giovanile di formazione e il suo passaggio all'età adulta: la vita in una tranquilla città di mafia, inquinata dalla presenza di Cosa Nostra come da un morbo profondo e inarrestabile; la morte del padre e, quasi adempiendo una promessa, la scelta definitiva del giornalismo; l'incontro umano e professionale con Fava; le pressioni dell'ambiente, le inquietudini personali, i dubbi e infine il rifiuto di continuare a lavorare in Sicilia.
Il silenzio è d'oro (e di piombo)
Antonio Roccuzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2004
pagine: 120
Gli uomini della giustizia nell'Italia che cambia
Antonio Roccuzzo
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1993
pagine: 168
Una galleria di ritratti di giudici che stanno cambiando l'Italia. Dieci giudici, più o meno noti al grande pubblico. Dieci storie emblematiche del funzionamento della giustizia in Italia.