Libri di Arturo Carapella
Azzurro. La storia di Maria e Tino Sana
Arturo Carapella
Libro: Cartonato
editore: La Compagnia della Stampa
anno edizione: 2021
pagine: 224
Vite difficili, quelle di Tino e Maria, precocemente ferite dalla loro condizione di essere rimasti orfani e dalle privazioni materiali, così comuni nel periodo in cui ha inizio la loro vita, e negli anni nei quali si sviluppa la loro storia d’amore e di condivisione coniugale… «…Devi imparare a lavorare il legno per sentirlo vibrare, catturarne i gemiti e non permettere che si disperdano nell’aria… Tu un tutt’uno con il legno…»
La casa di neve
Arturo Carapella
Libro: Libro rilegato
editore: La Compagnia della Stampa
anno edizione: 2020
pagine: 208
Fin dall'esordio si comprende che è la figlia Giselle ad esser vittima del complesso ingranaggio che muove la sfilacciata relazione dei suoi genitori, Franco e Vanna. Giselle è posta, volente o nolente, al centro del sempre più doloroso groviglio di forti emozioni, di legami affettivi ambivalenti, di stati d'animo contrapposti. Fin dalla propria infanzia, subisce le conseguenze delle inconsulte azioni dei propri genitori, essendo costretta a vivere con "disincanto la propria realtà bambina" proprio per l'irresponsabilità e l'immaturità degli adulti, che, invece, dovrebbero prendersene cura.
Oltre l'inganno
Arturo Carapella
Libro: Libro rilegato
editore: La Compagnia della Stampa
anno edizione: 2016
pagine: 128
“Oltre l’inganno” è un’opera che celebra la vittoria della vita sulla malattia ristabilendo rapporti, priorità, sentimenti e fornendo nuovi ritmi al tempo che verrà… nella certezza che non siamo soli e la porta e la nostra tavola vuota si affacciano su uno splendido cielo stellato… Non inganno, ma promessa che verrà mantenuta.
Finalmente farfalla
Arturo Carapella
Libro: Copertina rigida
editore: La Compagnia della Stampa
anno edizione: 2014
pagine: 208
"E venne il giorno... - Buon giorno, dottore! Io voglio vivere, mi aiuti. Non credo agli uomini. Non so più distinguere il bene dal male. Gli uomini hanno ucciso in me l'amore. Ed io odio, odio gli uomini, odio Dio, odio me stessa. Odio la mia bellezza, il mio essere donna, il mio esistere. Ho sete, tanta sete, ma bevo solo al fiume dei ricordi... Irremovibili... Ho voglia di gridare... Impazzisco di rabbia. Ora perché lei mi guarda in quel modo? Me lo dica chiaramente, non è che lei rappresenta il più violento degli inganni?"