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Libri di Arturo Martini

La scultura lingua morta e altri scritti

La scultura lingua morta e altri scritti

Arturo Martini

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2022

pagine: 176

"«Una mattina a scuola ho fatto questa domanda agli allievi: un pomo in pittura vale una Venere. Perché un pomo in scultura non vale una Venere? Da quella mattina (fu nel marzo '44) ho cominciato a scrivere». Così Martini ricostruiva la genesi de 'La scultura lingua morta', che pubblicherà a Venezia, in cinquanta copie, nel 1945. Lo scritto è una drammatica sconfessione della statuaria, accusata di essere una lingua morta e una creazione di immagini episodiche, ma finisce in certi momenti per incrinare i protocolli della scultura stessa. C'è qualcosa di tragicamente grandioso nella radicalità di Martini. Chi si sta accanendo con tanta violenza contro la scultura non è un intellettuale, un filosofo, un professore di estetica, ma il maggior scultore italiano contemporaneo. E l'abiura non avviene nelle aule di un simposio accademico, nell'ambito di una querelle universitaria, ma sullo sfondo degli anni più terribili della guerra. Del resto, quanto del dramma storico in atto penetra nelle pagine di Martini? Quanto de 'La scultura lingua morta' nasce dalla cognizione della malattia mortale dell'Italia, dell'Europa? «Ogni cosa è andata a fondo» aveva scritto nel dicembre 1943." (La curatrice)
21,00

Contemplazioni (rist. anast. 1918)

Contemplazioni (rist. anast. 1918)

Arturo Martini

Libro: Copertina morbida

editore: Canova

anno edizione: 2014

pagine: 84

La ristampa del "libro d'artista", ripropone un'opera assolutamente pionieristica, "Contemplazioni" cui spetta il singolare primato di essere il primo libro a scrittura asemantica, vera pietra miliare nella vicenda delle ricerche segniche para verbali, fonte diretta o indiretta per tante operazioni successive fino al libro-oggetto. Martini, scultore, incisore e ceramista, affida a una sequenza cinetica di tacche nere su fondo bianco, la composizione, in una forma che sembra ispirarsi a segni antichi e primordiali, di una segnatura che è un vero e proprio archetipo. Con inserita una presentazione di Mirella Bentivoglio e Nico Stringa - stampata su un foglietto sciolto, in modo da presentare integra e fedele all'originale la riproduzione dell'opera.
12,00

Colloqui sulla scultura 1944-1945

Colloqui sulla scultura 1944-1945

Arturo Martini

Libro: Copertina morbida

editore: Canova

anno edizione: 2010

pagine: 496

22,00

La scultura lingua morta e altri scritti

La scultura lingua morta e altri scritti

Arturo Martini

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2018

pagine: 148

"«Una mattina a scuola ho fatto questa domanda agli allievi: un pomo in pittura vale una Venere. Perché un pomo in scultura non vale una Venere? Da quella mattina (fu nel marzo '44) ho cominciato a scrivere». Così Martini ricostruiva la genesi de 'La scultura lingua morta', che pubblicherà a Venezia, in cinquanta copie, nel 1945. Lo scritto è una drammatica sconfessione della statuaria, accusata di essere una lingua morta e una creazione di immagini episodiche, ma finisce in certi momenti per incrinare i protocolli della scultura stessa. C'è qualcosa di tragicamente grandioso nella radicalità di Martini. Chi si sta accanendo con tanta violenza contro la scultura non è un intellettuale, un filosofo, un professore di estetica, ma il maggior scultore italiano contemporaneo. E l'abiura non avviene nelle aule di un simposio accademico, nell'ambito di una querelle universitaria, ma sullo sfondo degli anni più terribili della guerra. Del resto, quanto del dramma storico in atto penetra nelle pagine di Martini? Quanto de 'La scultura lingua morta' nasce dalla cognizione della malattia mortale dell'Italia, dell'Europa? «Ogni cosa è andata a fondo» aveva scritto nel dicembre 1943." (La curatrice)
21,00

La scultura lingua morta e altri scritti

La scultura lingua morta e altri scritti

Arturo Martini

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2015

pagine: 132

"Una mattina a scuola ho fatto questa domanda agli allievi: un pomo in pittura vale una Venere. Perché un pomo in scultura non vale una Venere? Da quella mattina (fu nel marzo '44) ho cominciato a scrivere". Così Martini ricostruiva la genesi de "La scultura lingua morta", che pubblicherà a Venezia, in cinquanta copie, nel 1945. Lo scritto è una drammatica sconfessione della statuaria, accusata di essere una lingua morta e una creazione di immagini episodiche, ma finisce in certi momenti per incrinare i protocolli della scultura stessa. C'è qualcosa di tragicamente grandioso nella radicalità di Martini. Chi si sta accanendo con tanta violenza contro la scultura non è un intellettuale, un filosofo, un professore di estetica, ma il maggior scultore italiano contemporaneo. E l'abiura non avviene nelle aule di un simposio accademico, nell'ambito di una querelle universitaria, ma sullo sfondo degli anni più terribili della guerra. Del resto, quanto del dramma storico in atto penetra nelle pagine di Martini? Quanto de "La scultura lingua morta" nasce dalla cognizione della malattia mortale dell'Italia, dell'Europa? "Ogni cosa è andata a fondo" aveva scritto nel dicembre 1943.
21,00

La scultura lingua morta e altri scritti

La scultura lingua morta e altri scritti

Arturo Martini

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2010

pagine: 136

"Una mattina a scuola ho fatto questa domanda agli allievi: un pomo in pittura vale una Venere. Perché un pomo in scultura non vale una Venere? Da quella mattina (fu nel marzo '44) ho cominciato a scrivere". Così Martini ricostruiva la genesi de "La scultura lingua morta", che pubblicherà a Venezia, in cinquanta copie, nel 1945. Lo scritto è una drammatica sconfessione della statuaria, accusata di essere una lingua morta e una creazione di immagini episodiche, ma finisce in certi momenti per incrinare i protocolli della scultura stessa. C'è qualcosa di tragicamente grandioso nella radicalità di Martini. Chi si sta accanendo con tanta violenza contro la scultura non è un intellettuale, un filosofo, un professore di estetica, ma il maggior scultore italiano contemporaneo. E l'abiura non avviene nelle aule di un simposio accademico, nell'ambito di una querelle universitaria, ma sullo sfondo degli anni più terribili della guerra. Del resto, quanto del dramma storico in atto penetra nelle pagine di Martini? Quanto de "La scultura lingua morta" nasce dalla cognizione della malattia mortale dell'Italia, dell'Europa? "Ogni cosa è andata a fondo" aveva scritto nel dicembre 1943.
19,50

La scultura lingua morta e altri scritti

La scultura lingua morta e altri scritti

Arturo Martini

Libro

editore: Abscondita

anno edizione: 2002

pagine: 176

"Una mattina a scuola ho fatto questa domanda agli allievi: un pomo in pittura vale una Venere. Perché un pomo in scultura non vale una Venere? Da quella mattina (fu nel marzo '44) ho cominciato a scrivere". Così Martini ricostruiva la genesi de "La scultura lingua morta", che pubblicherà a Venezia, in cinquanta copie, nel 1945. Lo scritto è una drammatica sconfessione della statuaria, accusata di essere una lingua morta e una creazione di immagini episodiche, ma finisce in certi momenti per incrinare i protocolli della scultura stessa. C'è qualcosa di tragicamente grandioso nella radicalità di Martini. Chi si sta accanendo con tanta violenza contro la scultura non è un intellettuale, un filosofo, un professore di estetica, ma il maggior scultore italiano contemporaneo. E l'abiura non avviene nelle aule di un simposio accademico, nell'ambito di una querelle universitaria, ma sullo sfondo degli anni più terribili della guerra. Del resto, quanto del dramma storico in atto penetra nelle pagine di Martini? Quanto de "La scultura lingua morta" nasce dalla cognizione della malattia mortale dell'Italia, dell'Europa? "Ogni cosa è andata a fondo" aveva scritto nel dicembre 1943.
19,00

La scultura lingua morta e altri scritti

La scultura lingua morta e altri scritti

Arturo Martini

Libro

editore: Jaca Book

anno edizione: 1983

pagine: 180

8,26

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