Libri di Barbara Ferretti
La meraviglia collaterale
Barbara Ferretti
Libro: Copertina morbida
editore: Parallelo45 Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 413
Occorrerebbe disinnescare i conflitti irrisolti tra le persone prima ancora degli ordigni piazzati nelle stazioni e negli aeroporti dai terroristi e dalle frange estreme del potere. Ricostruire l'integrità di un essere umano significa attraversare le emozioni più basse e riportarle a un'ottava superiore; dare una direzione alla rabbia, convertire la paura in coraggio, riconoscere nella sofferenza un motore evolutivo, un'energia primordiale. La nostra umanità si manifesta nella "sventura di avere un cuore sensibile" che accomuna spiriti eccelsi e luminosi, emarginati e disillusi. È questo il Sacro Graal che inseguono, da prospettive diverse e spesso in antitesi tra di loro, i protagonisti di questo romanzo. A cominciare da Alessandro - l'io narrante . La sua parabola intreccia costantemente con quella di Mattia, irriverente, brillante, talentuoso. Gli eventi drammatici che segnano la sua vita ruotano attorno a un perno che, nel suo cuore, arde con la forza di un'ossessione. Gionata - compagno di Mattia al liceo - esempio di rettitudine, è l'archetipo del perdente. Brigitta - sorella gemella di Gionata - e Vanessa - la psicologa che scandaglia con cura il suo vissuto emotivo - sono le uniche realtà declinate al femminile con le quali risuonino le frequenze della sfera affettiva di Mattia, ventiquattrenne dal carisma conturbante che inscena gli irrisolti del padre - il sergente Gianmarco Colli - sfidando il baratro e lottando pervicacemente contro i modelli uniformanti su cui è settata la società. Ma è quando decide di cambiare che Mattia riesce ad attrarre il mondo cristallino di Gionata realizzando il proprio desiderio di libertà e attivando quella modalità dello sguardo che, nonostante il vento contrario, è sempre in grado di focalizzarsi sulla bellezza inconcussa delle cose.
Ecce omo
Barbara Ferretti
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2019
pagine: 210
Per chi come Martino è vocato alla sconfitta, incontrare Dennis sarà l'occasione per capire che, nella guerra per i diritti civili, la battaglia più importante è quella con se stessi. Martino è vittima di scherno e derisione da parte della frangia più bellicosa della sua classe. L'unico modo per debellare il fenomeno del bullismo, per Dennis, il suo insegnante, è lavorare sulla coscienza individuale dei ragazzi, restituendo loro il coraggio di immolarsi per le proprie passioni: la forza interiore temprata sulle virtù mette sempre al tappeto la prepotenza. Martino riconosce nella sofferenza l'unico imprinting che la sua vita gli abbia fornito, destinato come si rivelerà, a boicottare ogni legame che tenti di affrancarlo dalla solitudine. Dopo una lite furibonda con la madre, che lo osteggia richiamandolo all'ordine di una vita socialmente onorabile, le legge il brano del Vangelo secondo Giovanni, in cui Ponzio Pilato lascia che flagellino Gesù, senza muovere un dito. Sarà proprio il funerale della madre il luogo in cui riuscirà a trovare il coraggio di parlare con Dennis e capire che il dolore, quando non è distruzione, è uno stato di grazia.