Libri di Barbara Stiegler
Bisogna adattarsi. Un nuovo imperativo politico
Barbara Stiegler
Libro: Libro in brossura
editore: Carbonio Editore
anno edizione: 2023
pagine: 300
Siamo in ritardo, dobbiamo correre, dobbiamo adattarci al cambiamento: è l'imperativo che domina ormai nella società odierna. Qual è l'origine di questa dottrina così potente e strutturata, che, basandosi sui princìpi della biologia, insiste sull'arretratezza e sulla necessità di adattarsi sempre e comunque al ritmo del cambiamento? Barbara Stiegler, filosofa francese nota e pubblicata anche oltreoceano, ripercorre la genesi del neoliberismo, teorizzato nella prima metà del XX secolo dall'americano Walter Lippmann, che, partendo dalla necessità di una regolamentazione autonoma del mercato professata dal liberalismo, caldeggiò la trasformazione artificiale di quello stesso mercato tramite le istituzioni, come unico rimedio per scuotere le masse dalla stasi e condurle al cambiamento. Una teoria a cui si oppose John Dewey (1859-1952), grande figura del pragmatismo americano, che, partendo dalla stessa osservazione, invitava invece a mobilitare l'intelligenza collettiva, a moltiplicare le iniziative democratiche e a inventare il futuro dal basso. Un dibattito quanto mai attuale su cui la filosofa francese, instancabile paladina degli ideali di libertà e democrazia, ci invita a riflettere.
La democrazia in pandemia
Barbara Stiegler
Libro: Copertina morbida
editore: Carbonio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 70
Un pamphlet che, nella patria dell'Illuminismo, in questo drammatico momento storico, ha messo in moto grandi discussioni e polemiche. Il testo è il risultato di lunghe conversazioni avute dalla filosofa Barbara Stiegler con colleghi, ricercatori, studenti, cittadini, amici, nei primi nove mesi di questa Pandemia per cercare di elaborare tutti insieme la comprensione di quello che c'era capitato, che ci stava capitando di vivere. Immersi nel continente mentale della Pandemia che ostacola le critiche e che uccide il risveglio delle aspirazioni democratiche, le nostre menti sono come occupate. Piuttosto che tacere per paura di aggiungere polemiche alla confusione, il dovere degli accademici e dei cittadini è di rendere di nuovo possibile la discussione scientifica e di trattarla nello spazio pubblico. "Lavorando insieme, qui e ora, aprendo le nostre istituzioni a tutti i cittadini che, come noi, sono convinti che la conoscenza non debba essere capitalizzata ma sviluppata insieme e nel confronto conflittuale dei punti di vista, potremmo forse contribuire a rendere questa 'pandemia', ma anche la salute e il futuro della vita, non ciò che sospende, ma ciò che fa appello alla democrazia."
Nietzsche e la biologia
Barbara Stiegler
Libro
editore: Negretto
anno edizione: 2010
pagine: 136
Nietzsche parte dal corpo e dalla fisiologia per ottenere "la rappresentazione esatta della nostra unità soggettiva". Dobbiamo concluderne che il corpo nietzscheano non è che una nuova maschera della soggettività moderna? Questo libro ricostruisce, anche da un punto di vista storico, il contesto biologico in cui si situa la corporeizzazione del soggetto promossa da Nietzsche (nei suoi rapporti con Darwin, Roux, Haeckel, Virchow), ma tenta di mostrare come in realtà essa inauguri un'epoca del tutto nuova. Il soggetto, divenuto corpo vivente, non si costituirà d'ora in poi se non nella prova, che è sempre anche una ferita, infertagli da un'alterità che gli resiste. Solo a partire da questa dimensione diventa possibile comprendere il progetto nietzscheano di selezione e interrogare i suoi rapporti, veri o presunti, con il biologismo e l'eugenetica. Quale deve essere la politica del vivente di fronte alle proprie ferite? Deve sanarle intervenendo con energiche misure terapeutiche, oppure lasciarle a se stesse sfidando l'infezione? Interrogarsi oggi sul destino della sofferenza, della malattia e della morte, alla luce di tutte le pratiche di manipolazione del vivente sviluppate da quel vivente che è l'uomo, significa ritrovare una domanda che Nietzsche ha saputo porre per primo.