Libri di C. Modonesi
Biodiversità e beni comuni
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2009
pagine: 245
Viviamo costantemente all'incrocio tra le molte diversità del mondo naturale e sociale senza accorgerci che proprio in quelle diversità, oggi gravemente minacciate, risiede l'unica opportunità di incamminarci verso un futuro migliore. C'è un che di affascinante e forse di enigmatico in questa prognosi basata su una "legge di natura" che vede nel pluralismo su piccola e grande scala la sola via per raggiungere una sostenibilità umana ed ecologica. La miopia collettiva di questi ultimi decenni ha impedito non solo di rimettere ordine nelle nostre relazioni con l'ambiente e con noi stessi, ma anche di prendere coscienza degli effetti che la cosiddetta "crescita" del mondo occidentale ha sortito nei sistemi naturali e nei sistemi agricoli del pianeta. Secondo alcuni dati presentati in Biodiversità e beni comuni, il debito dei paesi ricchi nei confronti delle risorse naturali è sempre più incolmabile e mina anzitutto le possibilità di sopravvivenza e approvvigionamento alimentare della parte più debole dell'umanità. La biodiversità ci sta comunicando che non siamo buoni custodi della Terra, né siamo figli rispettosi del multiforme patrimonio di lingue, culture e tradizioni che il genere umano ha costruito nel corso di millenni con la forza plasmatrice dell'ambiente. Nelle intenzioni di Carlo Modonesi e Gianni Tamino è evidente il richiamo al buon senso della ragione, accompagnato da un lucido sforzo di definire un panorama semantico sorprendentemente sfaccettato.
Fast science. La mercificazione della conoscenza scientifica e della comunicazione
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2008
pagine: 222
In tutti i paesi avanzati la scienza e la sua comunicazione giocano un ruolo chiave nell'indirizzare le scelte di interesse sociale. Spesso tuttavia gli orientamenti della ricerca scientifica sono legati a obiettivi e interessi che, più che con la scienza, hanno a che fare con i suoi usi economici e finanziari. Questa nuova dimensione dell'operato degli scienziati può allora influire sulla qualità dei risultati che concretamente essi riescono a ottenere nei laboratori di ricerca. In questo senso, il filo conduttore del libro è quello della problematizzazione del rapporto che si genera tra conoscenza ed etica o, se si preferisce, tra fatti e valori della scienza. Il ragionamento può concentrarsi su un piano di pura speculazione filosofica, ma può anche tradursi in riflessioni più concrete sul vincolo etico che si stabilisce tra decisione politica e dato scientifico, tra calcolo economico e bisogni reali. Negli anni recenti, il rischio che la comunicazione della scienza abbia risentito in modo significativo delle situazioni di conflitto di interessi in cui spesso si trovano a operare gli scienziati, ha ricevuto sempre più attenzione. Emerge con forza l'esigenza di comprendere se sussiste ancora la possibilità di una visione deontologica delle professioni scientifiche e tecnologiche - specie nel settore delle bioscienze - e di verificare i principi e i codici culturali ai quali fare appello nelle policy della scienza e dell'innovazione
Biotecnocrazia. Informazione scientifica, agricoltura, decisione politica
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2007
pagine: 314
In un mondo in cui lo sviluppo tecnologico esercita un impatto sempre più forte sulla società, sulla salute e sull'ambiente, va messa in conto la necessità di una gestione trasparente e democratica delle decisioni che riguardano la scienza e la tecnologia. In biomedicina, per esempio, è ormai evidente un problema di integrità della ricerca scientifica, al punto che si è resa necessaria una "metaricerca" compiuta da scienziati indipendenti che analizzano l'attività sperimentale effettuata o commissionata dall'industria. Spesso tali contro-analisi evidenziano gravi manipolazioni a carico di studi scientifici i cui risultati possono essere successivamente utilizzati a fini di policy. Oggi tuttavia il problema investe anche il sistema che produce innovazione per l'agricoltura e l'alimentazione. L'agricoltura industriale ha evidenziato limiti enormi, perché dipende dall'alto consumo di combustibili fossili e dallo sfruttamento incondizionato di risorse naturali non rinnovabili. I costi economici, ambientali e sociali provocati dalla completa separazione tra produzione agricola, vocazione del territorio e saperi tradizionali ricadono sulle spalle dei soggetti più deboli della filiera agro-industriale, ossia gli agricoltori e i consumatori. Il volum dà la misura e la profondità di questi scenari, lasciando chiaramente trasparire non solo l'urgenza ma anche la reale convenienza di un'inversione di rotta nelle politiche che riguardano la scienza, la sicurezza alimentare e la salute.
La città come organismo culturale
C. Modonesi, Serafini
Libro
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 72
Prendere sul serio il concetto di “città come organismo” permette di comprendere il ruolo vitale svolto dall’interfaccia tra le città e l’ambiente circostante. L’interfaccia tra un sistema e il suo ambiente è ciò che infatti determina il destino di qualsiasi sistema complesso. Le città hanno reso opaca e poco permeabile l’interfaccia con l’ambiente rurale e naturale e sono diventate dipendenti da flussi provenienti da fonti globali e delocalizzate, in modo simile a un organismo tenuto in vita da dispositivi esterni. Questo saggio riflette sulla necessità di rigenerare tale interfaccia vitale come unica possibilità per favorire la nascita di una nuova civiltà urbana.