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Libri di C. Vela

Il guerriero, l'amazzone, lo spirito della poesia nel verso immortale del Foscolo. Conversazione a tre voci

Il guerriero, l'amazzone, lo spirito della poesia nel verso immortale del Foscolo. Conversazione a tre voci

Carlo Emilio Gadda

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2015

pagine: 267

Pochi personaggi hanno scatenato l'acredine e il sarcasmo dell'Ingegnere quanto Ugo Foscolo ("mi fa imbestialire" ha confessato in una lettera) : tanto che nel 1958 non ha esitato a fustigarlo in una virulenta, irresistibile "farsa" a tre voci andata in onda sul Terzo Programma della Radio. Le tre voci sono quelle della stolida e giuliva Donna Quirina Frinelli, imbevuta delle auree riflessioni dell'amica professoressa Gambini; del reboante e didattico Manfredo Bodoni Tacchi, sfegatato ammiratore del poeta; e, infine, dell'insolente e sguaiato Carlo De' Linguagi, implacabile accusatore del Basetta, colpevole ai suoi occhi - nonché a quelli di Gadda - di cialtroneria, istrionismo, virilità scenica ed esasperato narcisismo: "vantarsi del pelo... è un'opinione da parrucchiere" sibila a proposito dell'"irsuto petto" del sonetto-autoritratto. E, quel che è più grave, responsabile di un "macchinoso ed inutile vocabolario", di una "sequenza d'imagini ritenute greche e marmorine", di versi traboccanti di "vergini" e simili a sciarade, nonché di veri e propri strafalcioni. Ma a ben vedere "II Guerriero" è molto più di un divertissement: giacché gli esilaranti attacchi sferrati alla gipsoteca e marmoteca foscoliana e all'epos di Bonaparte, il Nano, altro non sono che l'impetuosa denuncia di una monolingua incapace, nella sua "lindura faraonizzata" di dar conto della realtà - e della fasulla poesia dei Vati, cui spetta il compito di mascherare il volto della sopraffazione e della violenza.
20,00

Meraviglie di Gadda. Seminario di studi sulle carte dello scrittore

Meraviglie di Gadda. Seminario di studi sulle carte dello scrittore

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2015

pagine: XVI-259

Si raccolgono in questo volume i contributi di un Seminario di studi in cui, nell'ottobre del 2013, i partecipanti a un progetto di ricerca delle Università di Pavia e di Siena, coordinato da Claudio Vela e finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (PRIN 2009), hanno presentato i risultati e le prospettive di due anni di lavoro sui manoscritti di Carlo Emilio Gadda. Le carte dello scrittore, depositate nei quattro Fondi coinvolti nel progetto (i Fondi Citati, Garzanti e Roscioni all'Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana di Milano, il Fondo Bonsanti all'Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti" del Gabinetto GP. Vieusseux di Firenze), sono ora schedate in un repertorio consultabile sul portale "Gaddaman" (www-5.unipv.it/gaddaman/), qui presentato, che permette lo studio integrato di opere e documenti: dagli appunti preparatori, alle prime redazioni, alle traduzioni, in un intreccio tra edito e inedito che svelerà i segreti di laboratorio di un'opera ancora da scoprire: profondamente meditata, rielaborata a lungo e meravigliosamente scritta.
18,50

Prose della volgar lingua. L'aeditio princeps del 1525

Prose della volgar lingua. L'aeditio princeps del 1525

Pietro Bembo

Libro

editore: CLUEB

anno edizione: 2001

pagine: 464

57,00

«Per favore, mi lasci nell'ombra». Interviste 1950-1972

«Per favore, mi lasci nell'ombra». Interviste 1950-1972

Carlo Emilio Gadda

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1993

pagine: 296

Ossequioso e collerico, diviso fra paranoica timidezza e incontenibili furori, in queste interviste, per la prima volta raccolte in volume, Gadda parla di sé, delle sue opere perennemente a telaio, del suo lavoro di scrittore e del metodo che lo governa, del successo, di questioni linguistiche e stilistiche, della nostra tradizione letteraria. Irresistibile, in particolare, la galleria di autori prediletti (Manzoni, Parini) o aborriti (in sommo grado Foscolo, il più grande "strafalcionista del lirismo italiano ottocentesco", ma l'irrisione feroce non risparmia Carducci, Pascoli, D'Annunzio) delineata nel corso degli incontri con Alberto Arbasino. Ma soprattutto, in ogni occasione, Gadda si difende da tutto e da tutti: dall'imbecillità dei critici che si basano sulle "vigenti disposizioni di legge" e sulle "idee fisse", dall'odiata accusa di barocchismo e stravaganza, dai gusti e dai vizi nazionali imperanti. Come quando, a proposito del neorealismo, osserva: "Il fatto in sé, l'oggetto in sé, non è che il morto corpo della realtà, il residuo fecale della storia...". Sempre, in ogni sia pur minima battuta di questo scrittore che si dichiarava "inetto a cicalare con brio", il lettore saprà riconoscere e gustare la fosforeggiante genialità del grande macaronico e l'"accensione di intentata novità" del suo linguaggio.
16,00

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