Libri di Carlo Falconi
Gramêgna (il fumetto). Poesie illustrate in dialetto romagnolo. Ediz. italiana, tedesca, inglese e francese
Carlo Falconi
Libro: Libro in brossura
editore: Tempo al Libro
anno edizione: 2017
pagine: 76
Gramêgna. Poesie in dialetto romagnolo. Ediz. italiana, tedesca, inglese e francese
Carlo Falconi
Libro: Libro in brossura
editore: Tempo al Libro
anno edizione: 2017
pagine: 80
Il Padre Nostro. Letto dai padri della Chiesa
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 90
«I Vangeli ci hanno tramandato due formule della Preghiera del Signore: la più lunga - e senza dubbio la più esplicita — è quella di san Matteo, a cui la Chiesa è rimasta tradizionalmente fedele. L'altra, più breve, conservata dall'evangelista della preghiera, san Luca, riferisce il probabile contesto del Pater. Secondo i padri Abel e Lebreton, Gesù l'avrebbe insegnato ai suoi discepoli, sul versante orientale del monte degli Ulivi. I discepoli del Precursore — Giovanni e Pietro - possedevano già una preghiera di gruppo. Non appena però la comunità apostolica si forma e i Dodici prendono coscienza della loro unità, essi richiedono al Maestro una preghiera che saldi la loro comunione con lui e tra loro. E Gesù insegna il Pater: "Direte: Padre nostro". Sin dall'origine della Chiesa il Pater si rivela come la preghiera del cristiano: come la presenza del Cristo invisibile in mezzo alle comunità che si vanno costituendo in Palestina, in Siria e nell'intero bacino mediterraneo». Con queste parole Adalbert Hamman, O.F.M., introduce questo volume in cui i Padri della Chiesa raccontano, spiegano e commentano il senso della principale preghiera cristiana.
E' crusèri. Virs, scurs e fat e' véra. Ediz. italiana, inglese, tedesca e francese
Carlo Falconi
Libro: Libro in brossura
editore: Tempo al Libro
anno edizione: 2013
pagine: 72
Uscita di sicurezza. Poesie degli anni zero
Carlo Falconi
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arcolaio
anno edizione: 2010
pagine: 75
Il Pentagono Vaticano. Il potere temporale nella Curia romana degli anni Cinquanta
Carlo Falconi
Libro: Libro in brossura
editore: Kaos
anno edizione: 2008
pagine: 210
I Papi sul divano. Vizi e miserie «privati» dei papi Pio II, Benedetto XIV, Pio IX, Leone XIII, Pio X e Giovanni XXIII, attraverso i loro scritti
Carlo Falconi
Libro: Libro in brossura
editore: Kaos
anno edizione: 2007
pagine: 382
"I saggi di questo volume su papa Lambertini (Benedetto XIV), papa Mastai (Pio IX), papa Pecci (Leone XIII), papa Sarto (Pio X), e papa Roncalli (Giovanni XXIII), riguardano esclusivamente, o prevalentemente, gli epistolari di questi pontefici. Uno soltanto di essi, comunque, risale a un papa in carica: quello del Lambertini. Tutti gli altri abbracciano periodi diversi della vita pontificale dei rispettivi titolari: ma è chiaro come essi abbiano ugualmente un valore eccezionale per la conoscenza dei futuri capi della Chiesa. Nell'enucleazione del loro contenuto, l'autore si è sforzato di disturbare il meno possibile coi propri commenti, e soprattutto di evitare l'intrusione di interpretazioni troppo soggettive. Ha lasciato cioè che i papi parlassero da sé e si presentassero da sé, nel bene e nel male, nelle debolezze e negli eroismi, nella mediocrità e nella grandezza. Come nella vita, in questi saggi si alternano le pagine edificanti a quelle sconcertanti, le ammissioni penose e faticose a quelle irruenti e impetuose, le confessioni a mezza voce a quelle senza reticenza alcuna". (Carlo Falconi)
La crociata di Paolo VI. La svolta reazionaria di Papa Montini
Carlo Falconi
Libro: Libro in brossura
editore: Kaos
anno edizione: 2007
pagine: 188
La svolta reazionaria di Papa Montini. Le tappe della svolta reazionaria di Paolo VI, dopo il Concilio Vaticano II voluto da Giovanni XXIII: il nuovo Credo, come antidoto al Nuovo catechismo olandese, per il settore dogmatico (giugno 1968); la “enciclica della pillola” Humanae vitae per il settore morale (luglio 1968); il messaggio globale di Bogotà per quello sociale (agosto 1968). «Paolo VI si è reso conto che il processo di aggiornamento introdotto dal Concilio portava inesorabilmente il cattolicesimo e le sue strutture storiche a negarsi, superandosi in forme radicalmente nuove solo parzialmente prevedibili. E dopo aver tentano invano di imbrigliare e moderare il corso del Concilio e di regolarne l’esecuzione, con un colpo risoluto di timone ha rimesso la sua nave sulla vecchia rotta... La svolta di Paolo VI ha confermato una volta di più che il Vaticano non cambia perché non può cambiare. Se il ritorno di Roma all’intransigentismo dogmatico ed etico, all’intolleranza disciplinare, all’assolutismo e al dittatorialismo papale, è la conseguenza della impossibilità intrinseca del cattolicesimo ad aggiornarsi in modo sostanziale e non solo epidermico, i cattolici progressisti sono chiamati a loro volta a decidersi fra il rientro nella tradizione (e cioè tra la propria soppressione) e l’esodo da un corpo ormai statico e sclerotizzato, anche se destinato a lunga quanto sterile e ingombrante sopravvivenza (e cioè la propria decattolicizzazione)».