Libri di Carmelo Cedrone
Dentro l'Europa. Cambiarla per rafforzarla
Carmelo Cedrone
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte Sisto
anno edizione: 2020
pagine: 250
L'Unione Europea si trova ormai bloccata di fronte a un bivio. Da qui l'autore trae l'idea di raccontare la sua esperienza fatta a Bruxelles, "dentro" le Istituzioni, durante la crisi. Lo fa davanti a un gruppo di giovani: «Nei primi 30 anni l'Europa appare una tranquilla oasi di pace: nel '45 i paesi depongono le armi e nel '57 decidono di mettersi insieme. Un atto rivoluzionario. Sono in sei; il seme germoglia e cresce. Comincia la gara per entrare nel "club". Nell'89 arriva la prima tempesta, un'ondata luminosa, ma rischiosa, che mette in crisi la nuova casa; i vecchi paradigmi cadono. Nel 2002, parte l'Euro. Nel 2004 e 2007 la casa si allarga, sembra esplodere; le strutture restano immutate; siamo a 27, c'è confusione! Nel 2008 arriva la crisi: una nuova tempesta, a 20 anni dalla prima e a sei dall'Euro! La casa traballa, rischia di cadere». È quello che avverte il narratore stando "dentro". Il racconto diventa più serrato; emerge una grande preoccupazione per ciò che sta accadendo e potrebbe ancora accadere.
Dove va l'euro?
Carmelo Cedrone
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2013
pagine: 252
"L'UE ha risposto male e tardi all'uragano della crisi, provocando la più lunga recessione della sua storia. Milioni di disoccupati. Milioni di giovani senza lavoro. Migliaia di imprese chiuse. Un vero disastro per molti paesi dell'Eurozona! Perché? L'autore ha una risposta: i limiti ventennali dell'UEM sono la causa principale di tutto. Abbiamo 17 (...) paesi con una moneta unica, ma non comune. Una moneta lasciata sola, senza "sovrano". Il risultato? Eurozona - Euro: 17 (...) a 1! Vogliono far credere che la "colpa" sia dell'Euro o del debito, ma non è così! Sono i Governi nazionali e le Istituzioni europee, salvo la BCE, che non vogliono completare le gambe all'Euro (all'UEM). Perciò sarà duro ribaltare il risultato. L'autore, però, è convinto che si può, a condizione che siano giovani ed i cittadini a volerlo, magari indignandosi, ma molto!"

