Libri di Cesare Albertano
Nessuna verità. Crimini e sangue a Ravenna nel secondo dopoguerra
Cesare Albertano, Saturno Carnoli
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2022
pagine: 284
Una trama romanzesca con quattro omicidi, realmente accaduti a Ravenna tra il 1946 e il 1951, concatenati tra loro da un commissario di Polizia sotto copertura, quasi a dimostrare la presenza di una linea di sangue difficile da provare ma alquanto verosimile. Storie di eroi o di carogne? Di certo un ginepraio, anzi un labirinto, capace però di contribuire alla ricostruzione delle nostre biografie individuali e collettive, grazie alla riscoperta di personaggi veri che hanno vissuto in un'epoca difficile che li ha costretti a muoversi in scenari storici più ampi e più complessi di loro.
Inidoneità. Storia giudiziaria di un manifesto
Cesare Albertano, Saturno Carnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Moderna (Ravenna)
anno edizione: 2018
pagine: 104
Come fare esperienza del tempo? Come riorganizzare il nostro rapporto col tempo? Con la scrittura. La scrittura nasce sempre da un sussulto della memoria e la memoria è un dovere, come lo è la storia. In questo breve romanzo si tratta di un tipico manifesto politico del ’68, del suo sequestro, di un’indagine, un presunto furto, un’istigazione a delinquere, una presunta diffamazione, un arresto vero, un carcere militare, due processi e loro epiloghi. Gli autori hanno creduto che, proprio affidandosi al loro doppio sguardo, uno interno e l’altro esterno alla vicenda, valesse la pena ricostruirla, cinquant’anni dopo, come storia sociale del ricordo, ibrida ricostruzione di fatti veri, fonti autentiche e finzione narrativa, rispettosa della dimensione umana e immune dal mito e dall’ideologia veri nemici della verità e della libertà.
L'ala di Berardi. Storia di un grattacielo mai costruito a Lido Adriano
Saturno Carnoli, Cesare Albertano, Domenico Mollura
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2017
pagine: 224
Fino agli anni Sessanta del '900 Lido Adriano era poco più che una landa desolata, quando una vendita tanto azzardata quanto innovativa scombinò gli scenari e diede il via alla lottizzazione. Negli intenti programmatici dei primi progettisti quell'area non doveva essere lasciata alla speculazione selvaggia, ma doveva diventare una sorta di città di fondazione, la cui pietra angolare era un imponente skyscraper, un grattacielo firmato dal maestro dei palazzi-torre dell'Adriatico, Eugenio Berardi, il piantatore di grattacieli. Questo libro a lui dedicato esce nel 40º anniversario della sua scomparsa. Cinquant'anni dopo il progetto Ala, Lido Adriano è ancora alla ricerca di un'identità urbana definita, pur rappresentando uno dei più interessanti melting pot italiani. Cinquant'anni dopo, gli autori cercano di ricostruire i labirinti della politica, delle ideologie, dei progetti e dei sogni di quei protagonisti degli anni Sessanta, lasciando al lettore la possibilità di conoscere, di ricordare e di schierarsi ancora una volta, così da poter tuttora ripensare Lido Adriano come una sfida alla contemporaneità globalizzata.