Libri di Christian Ingrao
Il sole nero del parossismo. Nazismo, violenza di guerra, tempo presente
Christian Ingrao
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 272
“Il sole nero del parossismo” ha due anime. Da un lato, è il testo di uno storico che esamina oggetti ben definiti: i discorsi, le rappresentazioni e le emozioni degli attori del genocidio nazista; il suicidio di guerra nella Germania e nel Giappone del 1945; la medicina d’urgenza durante gli attacchi terroristici a Parigi del 13 novembre 2015. Dall’altro, è un saggio sul modo di pensare la storia, che sperimenta accostamenti concettuali e disciplinari, e sollecita nozioni e metodi. Un libro “di” storia e “sulla” storia che presenta al lettore anche il “laboratorio” dello storico, in un’alternanza continua di teoria e pratica. A partire dal bilancio di vent’anni d’indagini sul nazismo e sulla violenza della guerra nel XX e XXI secolo, Christian Ingrao disegna anche la traiettoria di «un futuro auspicabile per la storia del tempo presente», offrendo così, allo stesso tempo, sia uno sguardo sul passato, sia un’anticipazione della storiografia di domani.
Hitler
Johann Chapoutot, Christian Ingrao
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 152
«Abbiamo cercato di considerare Hitler un condensato, o se si preferisce come il catalizzatore di forze che si sprigionano dalla vertiginosa mutazione di quei sistemi economici, sociali e cognitivi che costituiscono l'Europa - in particolare l'Europa di mezzo - tra la fine dell'Ottocento e la Grande Guerra e che hanno trasformato il continente, le sue modalità di 'gestire' le masse umane, di nutrirle, guidarle, controllarle e di pensare la dimensione politica. Ciò che si delinea è quindi la storia di un uomo, di un destino, ma anche, per suo tramite, di un oggetto che abbracciò l'Europa e che si autodenominò 'Terzo Reich'. Nel destino di quest'uomo si mescolano infatti militantismo frenetico, speranza imperiale, conquista dell'Europa, guerra ripugnante, inaudito genocidio.»
Credere, distruggere. Gli intellettuali delle SS
Christian Ingrao
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 408
Il nazismo, in Germania, non fu soltanto un movimento guidato da folli in preda a deliri di onnipotenza. Fu anche una poderosa macchina burocratica che, in quanto tale, doveva servirsi degli uomini più preparati. Per questo, il Reich aveva scelto proprio chi aveva ricevuto un'educazione d'eccellenza. Giuristi, dottorandi in economia o in storia, giovani laureati in blasonate università - come quella di Heidelberg e di Jena - costituirono un'élite di intellettuali che, pur non rientrando nella cerchia degli uomini più fidati di Hitler, svolse un ruolo fondamentale nello sterminio degli ebrei, operando sia dal punto di vista teorico che come apparato di esercizio quotidiano del potere. Ma cosa li spinse a mettersi a servizio del nazismo? L'originale, e controversa, tesi di Ingrao è che la generazione di tedeschi, ancora bambini nel primo dopoguerra, non ha mai "elaborato il lutto" della sconfitta. Tanto più quelli provenienti da aree di confine che subirono occupazione ed espropri, come raccontano le travagliate biografie dei tanti intellettuali delle SS raccolte nel libro. Il messaggio nazista rappresentò il transfert di una rivincita anche ideale, un sogno di perfezione che portava a termine il progetto che la Prima guerra mondiale aveva interrotto: un invincibile "Grande Reich millenario".