Libri di Claudia Incerti
Didattica capovolta alla scuola primaria. Unità di apprendimento per stimolare l'autonomia e la cooperazione
Annamaria Benzi, Claudia Incerti
Libro: Libro in brossura
editore: Erickson
anno edizione: 2022
pagine: 176
La didattica capovolta rovescia l’insegnamento tradizionale: le lezioni frontali in classe vengono sostituite da attività di tipo collaborativo e confronto tra pari, spostando a casa il momento dello studio preliminare dei contenuti con il supporto della tecnologia sotto la guida dell’insegnante. Il volume propone l’utilizzo di questa metodologia già a partire dalla scuola primaria, per rendere gli alunni protagonisti attivi del proprio processo di apprendimento. La flipped classroom permette la personalizzazione dell’insegnamento favorendo la collaborazione e l’inclusione, il raggiungimento dei traguardi di competenza e l’educazione all’uso degli strumenti digitali e della rete. Il testo, attraverso 12 unità di apprendimento suddivise per classi — di cui 2 CLIL per la lingua inglese —, aiuta i docenti nella progettazione in completa autonomia di UdA relative a qualsiasi obiettivo e disciplina, anche mediante l’utilizzo di dieci strutture cooperative fondamentali. Ogni unità si articola in: descrizione e idea-chiave delle attività, con riferimenti dettagliati a risorse online, video e app; traguardi di competenza disciplinari attesi (Indicazioni nazionali); competenze trasversali e digitali (DigComp); conoscenze, abilità coinvolte ed evidenze di apprendimento; fasi operative con le indicazioni puntuali di ciò che devono fare insegnante e alunni; materiali di lavoro per la classe: schede operative, checklist per l’autovalutazione e la valutazione tra pari.
Storie migranti negli occhi dei bambini
Libro
editore: Il Canneto Editore
anno edizione: 2020
pagine: 112
Spiega una delle curatrici, Anita Chieppa: “Questo libro vide il suo concepimento tre anni fa, quando prendemmo contatto con il centro di accoglienza migranti “Casa Stella” di Camogli, attivando un percorso di espressione pittorica. Le ragazze africane cominciarono a raccontare con colori e pennelli qualcosa di loro. Lentamente si costruì una conoscenza e una fiducia reciproca tra loro e noi. Da questa esperienza fu naturale il passaggio al racconto di storie da parte delle ragazze: racconti del viaggio, dell'Africa, della loro nuova vita qui, racconti sui figli lasciati e anche fiabe che nei loro Paesi vengono narrate ai bambini e alle bambine. Queste storie sono piccole perle, narrate in un italiano ancora stentato, che ci toccano profondamente, che ci avvicinano a loro, rendendole a noi sorelle. Diventiamo allora “raccoglitrici di storie”. Chi ha già raccontato una storia, vuole raccontarne una seconda. E troviamo altri narratori e altre narratrici a Campomorone, a Bogliasco, a Recco. Gli operatori e le operatrici delle cooperative “Un'altra storia” e “Il Ce.Sto” e della Croce Bianca ci facilitano e ci sostengono. Infine, come un cerchio che si chiude, torniamo all'immagine, al disegno, al colore. Le storie migranti incontrano le bambine e i bambini delle scuole primarie, che le traducono in illustrazioni. Sono gli stessi narratori e le stesse narratrici a portarle nelle classi, dove si crea uno scambio molto intenso di domande e risposte. La capacità di raccontare storie è una possibilità che unisce tutti gli esseri umani”. Età di lettura: da 6 anni.