Libri di Claudio Rodríguez
Il volo della celebrazione
Claudio Rodríguez
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2019
pagine: 169
«La quarta raccolta poetica di Claudio Rodríguez, "El vuelo de la celebración', pubblicata nel 1976, conferma la coerenza e la continuità fra le varie opere del poeta, ma al tempo stesso la necessità di un'attenta costruzione di ciascuna di esse a partire da una situazione e da esperienze peculiari. Lo dimostrano le cinque parti di cui 'Il volo della celebrazione' è composto. Continuità e circostanzialità vissute nel modo più profondo, ancora una volta arrivano a coincidere, come nelle precedenti raccolte, nel nome di una percezione, di un 'conocimiento' che è possibile soltanto attraverso la poesia... La percezione e la conoscenza che questa volta emergono con straordinaria forza, determinando la vera novità di quest'opera, conducono a una indiscutibile necessità di 'celebración'... Celebrazione dell'intera esperienza vitale, dunque, che prima di ogni altra cosa suppone (specialmente rispetto a quanto accade nelle sue precedenti raccolte) un'accettazione definitiva dell'esistenza umana, dentro e fuori la storia; accettazione, diremmo, dei suoi limiti e al tempo stesso di un'ansia di trascendenza che lo sguardo del poeta riconosce in ogni cosa. Celebrazione che è possibile in quello spazio che solo la poesia apre, uno spazio liminare dove meraviglia e dolore possono coincidere in quanto sostanza unitaria dell'esistere umano e svelano la loro compresenza, la loro irrevocabilità nell'intuizione fulminea e rivelatrice della parola nel momento in cui si fa canto...» (dall'introduzione di Pietro Taravacci)
Dono dell'ebbrezza. Testo spagnolo a fronte
Claudio Rodríguez
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2016
pagine: 87
"... 'Dono dell'ebbrezza' è la prima emanazione di una poesia che nel suo insieme sentiamo - osserva Antonio Gamoneda - come 'un essere vivente', coerente, necessario, prima ancora che una fictio letteraria, un essere mosso dall'urgenza di conoscersi e di comprendersi. Siamo di fronte dunque a un'esperienza poetica che ha come obiettivo principale la conoscenza dell'unione vitale tra le cose, e di fronte a un processo creativo che si mette a nudo, che si interroga e ci interroga sul vero significato e sulla vera funzione di quella irrazionalità così tante volte segnalata dai critici. L'irrazionalità affiora, in verità, come espressione rituale dell'io del giovane poeta a celebrare la totalità del creato, i legami profondi tra uomo e natura, tra la chiarità dell'ebbrezza intuitiva e l'oscurità del corpo umano e della materia. L'irrazionalità è dunque uno strumento per accostarsi al mistero dell'esistenza, al mistero della parola che aspira a dirlo, ma senza mai sottrarsi allo sforzo interpretativo, all'ansia di decifrare il senso più vero e ultimo della realtà..." (dalla prefazione di Pietro Taravacci)