Libri di Cosimo Cito
Assassino di un sindaco perbene. Angelo Vassallo
Cosimo Cito
Libro: Copertina morbida
editore: Fuorionda
anno edizione: 2011
pagine: 106
Era una splendida notte cilentana, l'aria era sottile e il profumo del mare entrava dentro l'anima, potente. L'estate finiva e insieme, fermata da sette proiettili calibro 9, la vita di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore, un estremista della democrazia, delia politica del bene, del bello, del buono. Un uomo fragile e di battaglia. I troppi no, le ambizioni, i deserti, le attese e una vita scritta sulle onde e nella schiuma del mare in faccia a Pollica e Acciaroli. L'ultimo respiro è dentro un'auto grigia, ferma sul ciglio di una strada stretta, nel buio. L'incontro di due rette parallele: la bella politica e la criminalità organizzata. L'incrocio, la lotta impari, un corpo che cade. Crocifisso alla terra con sette colpi. Prefazione di Nando dalla Chiesa.
Torride tristezze. Nove storie di ciclismo
Marco Bucciantini, Cosimo Cito
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2010
pagine: 130
Nove biciclette vuote, riposte con cura nel buio della memoria, appese al chiodo della disperazione, nove immagini, coppie di occhi pieni di vento, che videro traguardi e ora, chiusi, fanno paura. Nove racconti di viaggi, di sole andate. La follia di Gaul e l'insondabile buco nel cuore di Ocana, il sole del Ventoux e l'anima di Simpson che se ne va, la scalata folle di Jiménez, le notti di Pantani, i giorni di Vandenbroucke e il male di vivere. Cronache di paure che uccidono, l'ombra della chimica e i fantasmi del dopo, quando si smonta il traguardo, le ruote si fermano ed è silenzio, e tutto finisce e viene la notte. Melanconia, "la gioia del sentirsi tristi", secondo Victor Hugo. Morte e disamore. Discese verticali negli inferi. A precipizio. Nel ciclismo si dice "a tomba aperta". Giù, quasi a occhi chiusi, le dita lontane dai freni, troppo lontane. Giù, a fondo. Ubriachi di veleno. Incontro alla malamorte.
Il fantasma del Galibier. Il Tour di Marco Pantani
Cosimo Cito
Libro
editore: Limina
anno edizione: 2010
Solitudine e bellezza del terzino sinistro. Davide Santon e gli altri. Vite laterali
Cosimo Cito
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2010
pagine: VI-115
"Non di eroi, non di meravigliosi pedatori, nemmeno di formidabili dialogatovi con la sfera, né di imprendibili funamboli. Non si parlerà di questo. Solo, di terzini. Tra tutti i ruoli, il più triste. 'Every day I work so hard, bringin' home my hard earned pay.' 'Ogni giorno lavoro molto, e porto a casa la mia faticosa paga.' Spunta da Dazed and Confused dei Led Zeppelin, e non è scritta per un terzino, ma è come se. Perché un terzino lavora, fatica, si sbatte e combatte e poi resta comunque là in fondo, indietro, lontano, di lato e comunque, un terzino è il più piccolo, il meno influente in genere sul destino del gioco, uomo di fatica, di copertura, di lavoro, di carboneria. Piccolo minatore del verde, nel rugby sarebbe una seconda linea, un quattro o un cinque, uomini da ruck, da maglia sporca, da contesa cruda, sostegno, sostegno, salti, ricerca del pallone, e in mezzo botte, spinte, terra, tanta terra raccolta, arata, insanguinata.