Libri di D. Perazzoni
Il fallimento degli stati sovrani nell'Unione Europea-Sovereign bankruptcy in the European Union
Leszek Balcerowicz
Libro: Copertina morbida
editore: IBL Libri
anno edizione: 2019
pagine: 85
Capitalismo e libertà
Milton Friedman
Libro: Libro in brossura
editore: IBL Libri
anno edizione: 2016
pagine: 298
Pubblicato per la prima volta nel 1962, "Capitalismo e libertà" è divenuto in poco tempo un classico del pensiero liberale del Novecento. Milton Friedman, Premio Nobel per l'Economia nel 1976, in queste pagine produce un'argomentata difesa del libero mercato, come condizione indispensabile per lo sviluppo di una società libera e come strumento migliore per realizzare fini socialmente condivisi. Passando in rassegna diversi ambiti in cui lo Stato interviene per regolare la vita degli individui, poco alla volta delinea un nuovo modo di concepire il ruolo del settore pubblico. Dalle politiche commerciali al sistema finanziario internazionale, dalle politiche fiscali alla lotta contro la povertà e le discriminazioni, dall'educazione al mercato del lavoro e allo Stato sociale, Friedman suggerisce strategie innovative per ridisegnare i confini fra autonomia individuale e intervento pubblico - ancora attuali a quasi cinquant'anni dalla pubblicazione.
Dalla sussistenza alla scambio. Uno sguardo critico sugli aiuti allo sviluppo
Peter T. Bauer
Libro: Copertina morbida
editore: IBL Libri
anno edizione: 2009
pagine: 301
Gli aiuti allo sviluppo sono oggi al centro di ampie critiche. Studiosi come William Easterly, Paul Collier e Dambisa Moyo hanno pubblicato nuovi e sconvolgenti studi sul tema. Ma per lunghi anni la comunità degli studiosi critici dei meccanismi del foreign aid si riduceva a una persona: Peter T. Bauer. Fu Bauer a smantellare per primo l'apparato teorico che serviva agli Stati occidentali e alle organizzazioni internazionali come formula di giustificazione degli aiuti. Questa prima traduzione italiana di Peter Bauer dà al lettore la possibilità di avvicinarsi a uno dei pensatori più importanti, lucidi e originali del Novecento.
Overdose. Come una regolamentazione eccessiva mette a rischio le medicine del futuro
Richard A. Epstein
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 407
II Novecento è stato senza dubbio il grande secolo della rivoluzione medica, durante il quale sono stati prodotti farmaci davvero miracolosi. Tuttavia pare adesso che il progresso si sia arrestato e gli unici nuovi farmaci che vengono prodotti servono solo ad alleviare sintomi. L'autore di questo volume sostiene che il frutto di questo rallentamento del progresso medico sia dovuto in buona sostanza a una regolamentazione eccessiva che tutela i brevetti e prezzi finendo così per danneggiare il consumatore a totale vantaggio delle multinazionali del settore.
Il mito Che Guevara e il futuro della libertà
Alvaro Vargas Llosa
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2007
pagine: 111
Il Che era un mito. Lo è anche oggi nel XXI secolo, mentre il suo volto replicato all'infinito come un prodotto del mercato globale ci guarda dai poster e dalle magliette. Ma se distogliamo gli occhi dalla sua immagine per volgerli là dove la realtà prende corpo, scopriamo che il sogno della rivoluzione ha lasciato dietro di sé i corpi trucidati di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. E di questi morti è responsabile anche il Che, come uomo e come mito. Secondo Alvaro Vargas Llosa più di altri caudillos latino-americani, da Castro a Pinochet, da Cardenas a Fujimori, Che Guevara era violento al punto di provare piacere nel distruggere gli avversari ed era incapace di usare il potere tanto agognato per costruire sviluppo e amministrare società ed economie in tempo di pace. Se il primo passo per affrontare la realtà è squarciare il velo del mito, Alvaro Vargas Llosa lo fa utilizzando testimonianze inedite (o inascoltate) che gettano sul Che una luce impietosa e inquietante. Poi, però, si tratta di leggere il passato allo scopo di tracciare un percorso per il futuro. Analizzando la storia dell'America Latina, Vargas Llosa cerca di mettere a fuoco le ragioni profonde di un fenomeno vistoso: la costante instabilità. I paesi di questo continente si trasformano regolarmente in democrazie deboli o fittizie o in regimi autoritari con l'esito drammatico e prevedibile di non potere costruire le indispensabili premesse dello sviluppo socio-economico.
L'Europa che invecchia. La qualità della vita può sconfiggere il declino
Nicholas Eberstadt, Hans Groth
Libro: Copertina morbida
editore: IBL Libri
anno edizione: 2009
pagine: 120
Nel resto del mondo, "l'Europa è vista come un'area di stabilità e di ricchezza dove la gente è pagata per non lavorare, dove la produttività è bassa e le tasse sono alte". Mario Draghi pronunciava queste parole in una conferenza del 2004. È quasi dalla durata di una generazione che la crescita economica dell'Europa arranca, rispetto alla crescita degli Stati Uniti e a quella dei Paesi del Sud Est asiatico. Nel frattempo, la popolazione europea sta invecchiando drammaticamente: il numero dei pensionati continua ad aumentarementre la popolazione attiva decresce. La demografia condanna il nostro continente all'estinzione economica? Non è detto che sia così. Abbiamo un curioso primato: invecchiamo di più, ma anche meglio degli altri. Secondo Nicholas Eberstadt e Hans Groth, è possibile trasformare un'apparente condanna in un vantaggio comparato. La promessa dell'invecchiamento in salute può aprire la strada ad una importante stagione di riforme: bisogna mantenere quante più persone possibile, però, all'interno della forza lavoro.
Oltre lo stato assistenziale. Autonomia personale, responsabilità individuale e vera solidarietà
Wilfried Prewo
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2005
pagine: 107
Il modello sociale europeo è in evidente crisi: l'allungamento della vita media rende infatti impossibile sia la sopravvivenza del vecchio sistema pensionistico a ripartizione che della sanità socializzata. L'autore, in questo saggio, propone una riforma prudente ma radicale: il ritorno a un risparmio privato, certo, ma soprattutto trasparente e libero.