Libri di D. Scafoglio
Lo Vernacchio. La Risposta di Luigi Serio al Dialetto Napoletano di Ferdinando Galiani. Studio e testo
Luigi Serio
Libro
editore: D'Amico Editore
anno edizione: 2023
Nel 1779, Ferdinando Galiani, il noto economista ed esponente dell'Illuminismo, pubblicò il trattato Del dialetto napoletano sostenendo le ragioni di una varietà 'alta' dinapoletano e combattendo la tradizione 'bassa' del dialetto e della letteratura dialettale di Napoli. Qualche mese dopo Luigi Serio, professore di Eloquenza italiana presso l'Università di Napoli, poeta di corte e regio revisore teatrale, assunse i panni e il linguaggio plebeo di Carmeniello e scrisse e divulgò un libello polemico e satirico, dal titolo Lo vernacchio, contro l'abate Galiani, in difesa della cultura popolare napoletana e del vero dialetto, quello usato dalla plebe. La presente edizione ripropone il testo del Vernacchio, tradotto e commentato, e, nel ripercorrere la storia di quella che fu una delle più accese polemiche letterarie del secolo XVIII, rileva le complesse implicazioni con i grandi eventi della storia culturale e civile di Napoli nel secondo Settecento, non trascurando le novità che emergevano da un dibattito che si apriva alle necessità di una codificazione grammaticale del dialetto napoletano.
Scritti demologici. Volume 2
Vincenzo Padula
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 278
Questa opera presenta il Vocabolario del dialetto calabrese di Acri compilato da Vincenzo Padula, noto alla critica come poeta e scrittore, ma non ancora conosciuto abbastanza come linguista, filosofo e antropologo. Il dizionario, conservato in forma incompiuta nei suoi numerosi volumi di manoscritti in gran parte inediti, è riproposto fedelmente nella forma in cui lo aveva lasciato l'autore. Si tratta di un dizionario sui generis, che viene voglia di definire un dizionario d'arte, per la sua originalità di concezione e di realizzazione, che va oltre gli interessi strettamente compilativi degli analoghi dizionari dialettali, registrando termini e frasi esclusivamente appartenenti al parlato, dando spazio con spregiudicatezza alle forme normalmente interdette ed escluse, selezionando con cura le voci rare, pregnanti, accompagnandole frequentemente a significativi riscontri del toscano antico. Il saggio, che introduce l'opera, mostra accuratamente la complessità e la genesi colta di un'opera fondata rigorosamente sulla ricerca sul terreno, in un confronto costante con la teoria e le pratiche di ricerca linguistiche, antropologiche e letterarie dell'autore ed inseparabile da esse.
La piazza nella storia: eventi, liturgie, rappresentazioni
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1995
pagine: 424
In anni recenti si è andata articolando una complessa riflessione sul passato e sul futuro della piazza, mentre alcune sue funzioni tradizionali, se non la sua stessa esistenza, sembrano messe in pericolo. Il tema della piazza come luogo di storia, scena, incontro e scontro di culture e di politiche è qui riproposto in una serie di contributi originali, frutto dell'incontro di critici letterari, antropologi, storici e studiosi dei media.
Antropologia e romanzo. Atti del Convegno di studi (Fisciano-Ravello 1999)
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2006
pagine: 415
Tra l'antropologia e la letteratura è fino a qualche decennio fa esistito un rapporto di reciproco disinteresse, se non di implicita negazione: gli antropologi hanno creduto di reprimere sistematicamente o di rimuovere la soggettività, l'immaginazione e la forma come elementi costitutivi delle opere umanistiche, estranei alle procedure dell'antropologia, finché non si sono accorti che essi occupavano un ruolo non trascurabile nella pratica concreta della scrittura etnografica. È da allora che la reciprocità negativa ha cominciato a trasformarsi in un rapporto dialettico: i testi, raccolti in questo volume al termine di un importante convegno, promosso dalla cattedra di Antropologia Culturale dell'Università di Salerno in collaborazione con la sezione "Antropologia e Letteratura" dell'Associazione Italiana per le Scienze Etnoantropologiche, rappresentano un momento significativo di questo percorso. Per gli antropologi occuparsi di romanzi ha significato innanzitutto individuare nuove fonti, a volte di indubbio valore etnografico, confrontarsi con altri modelli di narrazione, con cui la narrazione etnografica condivide somiglianze e dissomiglianze di segno forte; mentre l'interpretazione antropologica del romanzo si è arricchita delle prospettive del "decentramento antropocentrico" e della costruzione dei modelli culturali che gettano luce sulle creazioni letterarie.
La vita in gioco. Antropologia, letteratura, filosofia dell'azzardo
Libro: Copertina morbida
editore: Marlin (Cava de' Tirreni)
anno edizione: 2005
pagine: 358
I giochi d'azzardo hanno sempre presentato una complessità di implicazioni morali, religiose, filosofiche e antropologiche. Negli ultimi decenni, la scomparsa di forme vistose di miseria popolare, il consumismo diffuso e la caduta del risparmio come valore hanno tolto molto del loro mordente alle analisi sette-ottocentesche, in cui i giochi d'azzardo si configuravano come uno spreco irrazionale. Oggi questa tipologia di giochi sembra mietere consensi incontrastati, configurandosi come il riflesso ludico di una "cultura dell'azzardo" sempre più diffusa, in una società che connette il successo all'intraprendenza e al rischio, non gode più del sistema tradizionale di sicurezze e si affida ai colpi di fortuna.