Libri di Daniel Wildenstein
Monet. The triumph of impressionism. Ediz. inglese
Daniel Wildenstein
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2022
pagine: 588
Nessun altro artista, a parte William Turner, si è sforzato tanto quanto Claude Monet (1840–1926) di rappresentare efficacemente la luce stessa sulla tela. Tra tutti gli impressionisti, fu l'uomo di cui Cézanne disse “non è che un occhio, ma buon Dio che occhio!” a tener fede al principio di assoluta fedeltà alla percezione visiva, dipingendo direttamente dal vero. Si potrebbe dire che Monet abbia reinventato le possibilità del colore. Che sia stato dovuto all'iniziale interesse per le stampe giapponesi, al periodo trascorso come soldato di leva al sole accecante dell'Algeria o alla personale conoscenza dei più importanti pittori del tardo XIX secolo, la produzione di Monet nel corso della sua lunga vita avrebbe cambiato per sempre il nostro modo di percepire il mondo naturale come pure i fenomeni che vi hanno luogo. Il culmine della sua ricerca è rappresentato dalle ultime ninfee, dipinte nel giardino di Giverny, che – abbandonando quasi completamente ogni costrizione formale – segnano davvero l'origine della pittura astratta. Oltre a rendere piena giustizia a un artista di eccezionale talento ed enorme influenza, questa biografia è corredata di numerose riproduzioni e foto d'archivio come pure di testi arguti e circostanziati.
Monet. The triumph of impressionism. Ediz. inglese
Daniel Wildenstein
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2021
pagine: 616
La tecnica impressionista di Claude Monet è ancora oggi fonte di ispirazione. Che si tratti della splendida serie delle Ninfee o del dipinto Impressione, levar del sole che definisce il genere, scopri cosa ha reso Monet il maestro dell'arte francese del XIX secolo in questa esuberante esplorazione della sua vita e delle sue opere.
Monet. Il trionfo dell'impressionismo. Ediz. italiana
Daniel Wildenstein
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2014
pagine: 616
Insieme a Turner, nessun artista più di Claude Monet (1840-1926) ha cercato di catturare l'essenza della luce sulla tela. Di lui Cézanne soleva dire: "Monet non è che un occhio, ma, buon Dio, che occhio!". Tra tutti gli impressionisti, fu lui a rimanere sempre totalmente aderente al principio di fedeltà assoluta alla sensazione visiva, dipingendo direttamente l'oggetto sulla tela. Si potrebbe dire che Monet abbia reinventato le possibilità del colore. Che sia stato grazie al suo interesse originario per le stampe giapponesi, al tempo trascorso nell'accecante luce algerina durante il servizio militare o alla sua conoscenza personale dei maggiori pittori del tardo Ottocento, ciò che Monet realizzò nel corso della sua lunga vita era destinato a cambiare per sempre il modo in cui percepiamo il mondo naturale e i fenomeni a esso connessi. Il culmine delle sue esplorazioni è raggiunto con le ultime serie di ninfee, dipinte nel suo giardino a Giverny che, nel tendere verso la quasi totale assenza di forma, costituiscono davvero l'origine dell'arte astratta. Questa biografia rende pienamente giustizia a un artista straordinario ed estremamente influente e offre numerose riproduzioni e fotografie d'archivio, corredate da un commento dettagliato e approfondito.
Gauguin. Catalogue raisonné. Volume 1
Daniel Wildenstein
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2002
pagine: 649
Marchands d'art
Daniel Wildenstein, Yves Stavridès
Libro
editore: Artema
anno edizione: 2002
pagine: 200
Monet. Il trionfo dell'impressionismo. Ediz. italiana
Daniel Wildenstein
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2022
pagine: 588
Nessun altro artista, a parte William Turner, si è sforzato tanto quanto Claude Monet (1840–1926) di rappresentare efficacemente la luce stessa sulla tela. Tra tutti gli impressionisti, fu l'uomo di cui Cézanne disse “non è che un occhio, ma buon Dio che occhio!” a tener fede al principio di assoluta fedeltà alla percezione visiva, dipingendo direttamente dal vero. Si potrebbe dire che Monet abbia reinventato le possibilità del colore. Che sia stato dovuto all'iniziale interesse per le stampe giapponesi, al periodo trascorso come soldato di leva al sole accecante dell'Algeria o alla personale conoscenza dei più importanti pittori del tardo XIX secolo, la produzione di Monet nel corso della sua lunga vita avrebbe cambiato per sempre il nostro modo di percepire il mondo naturale come pure i fenomeni che vi hanno luogo. Il culmine della sua ricerca è rappresentato dalle ultime ninfee, dipinte nel giardino di Giverny, che – abbandonando quasi completamente ogni costrizione formale – segnano davvero l'origine della pittura astratta. Oltre a rendere piena giustizia a un artista di eccezionale talento ed enorme influenza, questa biografia è corredata di numerose riproduzioni e foto d'archivio come pure di testi arguti e circostanziati.