Libri di Daniele Errera
Il cinema di David Lean
Livio Ricciardelli, Daniele Errera
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2018
pagine: 300
David Lean è un nome che dice poco alla stragrande maggioranza delle persone. Ma praticamente tutti conosciamo il frutto del suo lavoro. Il geniale regista di film come "Lawrence d'Arabia", "Il dottor Zivago", "Il ponte sul fiume Kwai", ma anche del più intimista "Breve incontro", è stato considerato un maestro del cinema britannico e mondiale per decenni, arrivando ad aggiudicarsi (onore riservato a solo 17 registi in tutta la storia del cinema) per 2 volte il Premio Oscar per la miglior regia. Di Lean si conoscono i suoi film, ma spesso si ignora il fatto che lui sia il regista. Attraverso il metodo della politica degli autori, ne "Il cinema di David Lean" si analizza tutta la filmografia del regista inglese in ordine cronologico, evidenziando affinità e divergenze dei film della sua carriera. In un'ottica in cui tutta la filmografia del regista viene vista attraverso un singolo percorso, finalizzato a evidenziare come ci sia un filo di continuità e di evoluzione artistica tra opere che gran parte della critica in passato ha analizzato soltanto singolarmente. Un'opera per avvicinarsi e scoprire di più un grande regista della storia del cinema.
Le 50 + 1 partite che hanno cambiato la storia
Andreas Fox, Daniele Errera
Libro
editore: Kimerik
anno edizione: 2015
pagine: 370
Il football è uno dei violini di quest'opera, non l'orchestra. Si ritrova lungo le pagine la compenetrazione storica, pervasiva: il colonialismo portoghese piuttosto che quello francese, le relazioni fra Paesi, la politica interna. Senza dimenticare che il calcio è fatto anche di singoli. E delle magie che tirano fuori dai cilindri. Ecco perché Fox ed Errera hanno stilato le vicende di alcune partite per prendere in esame la figura del singolo calciatore: sono i casi di Maradona, Pelé, Platini, Van Basten, Ronaldo. E delle rivalità: quelle leali come Di Stefano e Puskás e quelle meno sportive come Messi e Cristiano Ronaldo. Gli allenatori non sono esclusi: Mourinho, Sacchi e Michels su tutti. E così come i singoli sono centrali nel libro, anche i cicli di grandi squadre sono protagonisti attraverso un racconto: il Milan di Rocco e di Sacchi, l'Inter di Herrera, il Manchester United di Matt Busby piuttosto che quello di Ferguson, il Grande Torino, l'Ajax e il Bayern degli anni '70, la Juve di Lippi e quella del Trap. E tanto altro ancora. Da calcio, calcio e ancora calcio si passa quindi a qualcosa di più: la presa di coscienza di come alcuni avvenimenti di stampo politico, sociale, economico, possano influenzare se non addirittura imporre il percorso di un elemento all'apparenza esogeno come lo sport. Perché, come dice Mourinho: "chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio".