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Libri di Danilo Deninotti

Lamiere. Storie da uno slum di Nairobi

Lamiere. Storie da uno slum di Nairobi

Danilo Deninotti, Giorgio Fontana, Lucio Ruvidotti

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2019

pagine: 144

La classica immagine del Kenya è quella di un paradiso, il luogo ideale per una vacanza. Ma dentro questo sogno c'è un incubo. A Nairobi, la capitale, oltre metà della popolazione è concentrata nelle baraccopoli e vive in condizioni estreme di miseria e abbandono. Al di sotto della dignità umana. Deninotti, Fontana e Ruvidotti hanno fatto un viaggio dentro Deep Sea, l'area più povera della città, per raccontarlo in un reportage a fumetti lucido e commovente. Drammatico eppure pieno di vita, illuminato dalla speranza. Sono entrati nelle baracche fatte di lamiere, accompagnati da un frate molto eccentrico e dai volontari di una ONG. Hanno conosciuto i pazienti e gli infermieri del piccolo ambulatorio, i fruttivendoli, i bambini della scuola, la maestra di danza e la barista dell'unico locale dello slum. E hanno imparato, per esempio, come si cuoce un cavolo senza l'acqua corrente, che qui è un bene raro e molto costoso. Attraverso le storie della gente di Deep Sea, gli autori raccontano anche le proprie reazioni e sensazioni come abitanti del mondo.
16,00

Kurt Cobain. Quando ero un alieno

Kurt Cobain. Quando ero un alieno

Danilo Deninotti, Toni Bruno

Libro: Libro rilegato

editore: Edizioni BD

anno edizione: 2016

pagine: 120

Quando era bambino, Kurt Cobain era convinto di essere un alieno, e che prima o poi avrebbe incontrato altri scesi dalla sua stessa astronave. Diventato grande li troverà, e con loro fonderà una band che ha cambiato la storia della musica. Una graphic novel tutta italiana che, con la tenerezza di un racconto di formazione, segue Kurt Cobain fino alle soglie del successo planetario, raccontando l'infanzia nella provincia americana, l'amore per la musica, l'amicizia e il grando vuoto che tutti affrontiamo crescendo, quello che si crea quando ti senti diverso. Solo.
15,00

Wish you were here. Syd Barrett e i Pink Floyd

Wish you were here. Syd Barrett e i Pink Floyd

Danilo Deninotti, Luca Lenci

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni BD

anno edizione: 2015

pagine: 96

1968: i Pink Floyd sono una delle band più calde del pianeta. Una manciata di singoli di successo in Inghilterra gli hanno aperto le porte degli States, la psichedelica è la musica del momento e la vena creativa sembra inarrestabile. Hanno solo un problema: il loro chitarrista, fondatore, frontman e principale compositore sta uscendo di testa. Syd Barrett è considerato uno dei migliori musicisti della sua generazione, ma droga, stress e l’incapacità di vedere la propria arte come prodotto lo stanno portando sul baratro. Per sopravvivere, la band dovrà cacciarlo. Per ritrovarsi, Syd abbandonerà la musica, tornerà a vivere con la madre a tenterà di affrontare i suoi fantasmi a colpi di LSD. Alla fine, i cammini torneranno a sfiorarsi, senza toccarsi davvero, in una distanza irriducibile che darà vita a quello che è uno dei più grandi album della storia del rock.
13,90

Kurt Cobain. Quando ero un alieno

Kurt Cobain. Quando ero un alieno

Danilo Deninotti, Toni Bruno

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni BD

anno edizione: 2013

pagine: 79

"I Nirvana, il gruppo più bello del mondo. Erano in tre, tre allegri ragazzi morti. Poi uno è morto sul serio. Anzi, si è ammazzato. Ricordo perfettamente quel giorno nella primavera del 1994. Ero alla fiera del libro di Bologna con la cartella di disegni sotto al braccio. Incontrai Mauro Chiaretto, alias Spider Jack, e fu lui che mi chiese se avevo sentito di Kurt. Certo che avevo sentito. Cioè, in quel periodo tutti parlavano di lui. Era da poco stato ricoverato a Roma per una overdose. Sapevo che stava male. Comunque a me questa cosa non piaceva. Non capivo perché un gruppo così unico si lasciasse intrappolare da una comunicazione così invasiva, come succedeva ai gruppi negli anni '70. Tutti i giornali parlavano della dipendenza di Kurt, dei problemi con sua moglie Courtney Love, dei litigi con il produttore Steve Albini per la realizzazione di "In Utero". Mi sembrava una brutta operazione di marketing. Mica ne avevano bisogno. I Nirvana erano il miglior gruppo rock si fosse mai sentito in giro. E punto. Perciò annuendo risposi che sapevo dei casini che aveva. Come fosse un mio parente. Mauro capì che non avevo capito e me lo disse con discrezione. Kurt Cubain era morto. Si era suicidato. L'eco di quello sparo riportò tutti i fantasmi a galla nella mia testa, Ian Curtis per primo e poi tutti i suicidi che nella mia vita sono entrati con il loro strascico di domande e sensi di colpa. A un suicidio si cerca sempre un colpevole."
13,90

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