Libri di Djuna Barnes
I racconti di Lydia Steptoe
Djuna Barnes
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2021
pagine: 40
Negli anni Venti, Djuna Barnes era una giornalista newyorkese molto immersa nei tumultuosi costumi del decennio. Che qui racconta in forma narrativa, affidando al suo alter ego più esuberante tre divagazioni non resistibili sul sesso, i suoi ruoli scambievoli, i suoi rocamboleschi imprevisti.
Almanacco per signore
Djuna Barnes
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2014
pagine: 128
Pubblicato in edizione privata a Parigi nel 1928 e fatto circolare clandestinamente per sfuggire ai censori che avevano mandato a processo tanto l'Ulisse di Joyce quanto "Il pozzo della solitudine" di Marguerite Radcliffe-Hall, il testo resiste ai tentativi di classificazione. A metà fra pamphlet filosofico e trattato di retorica, la cronaca di una irripetibile stagione della rive gauche narrata attraverso l'artificio del roman à clé offre all'autrice lo spunto per creare un testo di finzione nel quale è celato un poema amoroso. Scandaloso, perché l'amore di cui discettano personaggi dai nomi improbabili quali "Scalpello di Pazienza" e "Bambolina Furiosa" è quasi esclusivamente l'amore saffico di una comunità di artiste-amazzoni. Il volumetto è riccamente illustrato. Parte alla maniera dell'imagerie populaire delle figurine d'Épinal, parte alla maniera di Aubrey Beardsley, le immagini aggiungono all'opera una dimensione visuale che, in accordo con la vena ironica da cui è attraversata la prosa, mescola la levità della vignetta alla ieratica allegoria dell'emblema. Quasi a formare le quinte di una sacra rappresentazione, l'almanacco, alla maniera di un vero libro dei santi, ha per eroina una santa sui generis, le illustrazioni dialogano col testo, insieme al quale intessono la segreta trama "della storia del Paradiso che non è mai stata narrata": l'anatomia della malinconia femminile ipostatizzata nella figura della sirena.
La foresta della notte
Djuna Barnes
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1994
pagine: 176
Al centro della Foresta della Notte dorme la Bella Schizofrenica, in un letto dell'Hotel Récamier. T.S. Eliot, accompagnando questo libro alla sua uscita, scrisse che vi trovava «una qualità di orrore e di fato strettamente imparentata con quella della tragedia elisabettiana». E presto il romanzo sarebbe diventato una leggenda. La foresta della notte è del 1936.
Animali quasi umani. Short plays
Djuna Barnes
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2013
pagine: 384
Djuna Barnes è raramente associata al teatro, nonostante la sua ricca produzione sia critica che drammaturgica. Sono raccolti in questo volume i sedici atti unici per la scena, scritti tra il 1916 e il 1923, in collaborazione con quell'importante centro di sperimentazione teatrale che era il Provincetown Theatre di New York. Questa edizione italiana dei testi teatrali della Barnes è accompagnata dalle opere dell'artista Cristina Gardumi e da un'analisi critica di Silvia Masotti. In fuga dalle formule del teatro convenzionale, Djuna Barnes in questi testi porta avanti una ricerca sul linguaggio, sul rapporto tra parola e identità, sul conflitto tra coscienza e inconscio, sui temi dell'individuazione femminile. Djuna ci trasporta in un mondo di confine popolato da donne inquiete e inconsapevolmente sospese tra la natura umana e quella bestiale, animali quasi umani incastrati nei salotti borghesi. Al viaggiatore che sta per addentrarsi in questa galleria di ritratti si consiglia l'andatura del sonnambulo, un passo sospeso tra oggetti conosciuti in una densità spiazzante.