Libri di Donatello Bellomo
Celine. La centounesima notte
Donatello Bellomo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2021
pagine: 240
Come racconta l'opera l'Autore: "È un contributo di parte perché sono céliniano dalle prime righe del Voyage. "Di parte" perché quando Céline dice di aver pagato ogni riga scritta con le distonie dell'esistere, non dubito che sia la verità. Un eroe di guerra che pensava alle sue "trippe". Un medico degli ultimi, figlio lui della piccola borghesia che lo avrebbe voluto commesso in una gioielleria. L'ammorbata congerie umana, dalla naja al fronte, da Parigi all'Africa agli Stati Uniti, esala lo stesso afrore. Una vedova e una prostituta sono l'eccezione che conferma la regola… Antisemita come buona parte della Francia di allora, rimasto, con il cerino in mano a illuminare i suoi deliri, rescapé dove i riciclati si appuntavano la medaglia dell'amnesia assolutoria. Detto da me, vale per quel che vale ma almeno ci metto la faccia." .
Il tesoro degli abissi. 7 novembre 1915: una nave italiana affondata da un U-Boot, un carico d'oro sepolto nel Tirreno
Donatello Bellomo, Enrico Cappelletti
Libro: Libro rilegato
editore: Longanesi
anno edizione: 2013
pagine: 247
Domenica 7 novembre 1915, al largo di capo Carbonara, Tirreno meridionale. Verso le ore 13, il sommergibile tedesco U-38, inalberando la bandiera austroungarica, affonda il piroscafo Ancona diretto a New York con a bordo 164 uomini di equipaggio, 626 passeggeri, in gran parte donne e bambini, e un carico segreto: 12 casse di sovrane d'oro per un valore di 50 milioni di euro. Tra le 208 vittime, un funzionario del ministero dell'Agricoltura che accompagnava il tesoro con cui l'Italia avrebbe pagato la partecipazione all'Expo tenutasi quell'anno a San Francisco. Le cancellerie di Washington (nel disastro sono morti nove cittadini americani), Roma, Berlino e Vienna si scambiano messaggi di accusa o di giustificazione, ma solo le prime due conoscono la verità: le 133.000 sovrane rappresentano una tranche di un colossale contrabbando di cavalli, muli, foraggio, armi e munizioni che l'Italia – entrata in guerra da sei mesi contro l'Austria-Ungheria – ha acquistato dagli Stati Uniti per «girarlo», forse, in parte alla Francia. Il comandante dell'Ancona, Pietro Massardo, non rivelò mai il punto nave dell'affondamento, e per settant'anni il relitto è rimasto indisturbato. Lo ritrovò nel 1985, integro e in buone condizioni, a 471 metri di profondità, Henri Delauze, il più grande cacciatore di relitti del dopoguerra. Da allora la caccia al tesoro è diventata un'autentica spy story, che ha coinvolto ministeri degli Esteri e tribunali. Con una lunga ricerca documentaria e testimonianze dirette, gli autori ricostruiscono l'intricata vicenda. Dopo quasi un secolo, l'Ancona e i suoi morti non hanno ancora trovato pace: i predoni del mare sono sempre in agguato.
La settima onda
Donatello Bellomo
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 320
Sir William Phips (1651-1695), figlio di un armaiolo di Bristol trasferitosi nelle colonie britanniche del Maine, riesce a cambiare la sua vita grazie a un incontro fortuito e a una buona dose di coraggio, intraprendenza e follia. Ottenuta la fiducia di due sovrani britannici, Carlo II Stuart e Giacomo II Stuart, nel 1683 salpa da Londra alla ricerca del relitto di un galeone spagnolo carico d'oro, argento e pietre preziose affondato cinquant'anni prima al largo di Santo Domingo. Una successione tumultuosa di eventi e scenari memorabili che travolge il lettore con una narrazione dal ritmo incalzante che ricrea con assoluta fedeltà le atmosfere dell'epoca. Tra tante avventure c'è posto anche per l'amore, quello per la moglie Elizabeth, materna e sensuale e per Gwenn, l'amante di un lord inglese, che rappresenta per lui la vera, travolgente passione della vita, ma anche una sorta di angelo custode.
Undici lettere all'ammiraglio. Raphael Semmes, il falco degli oceani
Donatello Bellomo
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2018
pagine: 448
Come un falco piomba sulle navi nemiche, come un falco afferra il cuore di una donna e lo fa suo per sempre. Una vita di guerra e di amori quella dell'ammiraglio confederato Raphael Semmes, uno dei più grandi ufficiali di marina della storia. Al comando di due navi, il Sumter e l'Alabama, ingaggia in tutti gli oceani del mondo le navi commerciali unioniste: dal Cile al Brasile, dalla Malacca all'India, dal Sudafrica alla Spagna, sino allo scontro finale, nel Canale della Manica nel giugno del 1864, contro il Kearsarge del capitano nordista Winslow. Le battaglie sui mari e la storia d'amore con Louisa Tremlett, la nobildonna inglese che gli salva la vita, s'intrecciano mirabilmente in questo romanzo che si dipana nel cuore della guerra civile americana, tra personaggi realmente esistiti, marinai eccezionali, donne innamorate e in eterna attesa. Un'epopea marinara finita per sempre rivive in queste pagine dove onore, coraggio, audacia e passione tessono una trama che avvince il lettore dal primo all'ultimo capitolo.
Titanic, l'altra storia
Donatello Bellomo
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 304
La notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, durante il quinto giorno del viaggio inaugurale, il Titanic strisciava contro un iceberg con la fiancata destra. Meno di duecento minuti dopo si spezzava e scompariva nell'oceano immobile. In quel momento iniziava il mito del Titanic, "La Nave" che ha sfondato i confini dell'immaginario, simbolo perpetuo della fallibilità della tecnica sostenuta dal delirio di onnipotenza degli uomini. Il gioiello della White Star Line si è inabissato portando con sé circa millecinquecento persone e le loro storie. Una tragedia mondiale, quasi un prologo delle catastrofi che di lì a poco avrebbero travolto il mondo. Una matassa di reticenze e menzogne ha coperto i responsabili della catena implacabile: errori, omissioni, incuria e negligenze che hanno provocato il disastro destinato a essere il manifesto e il simbolo del Novecento. Ogni frammento della vicenda viene ricostruito con un rigore storico inappuntabile e con uno stile incalzante come un romanzo. Del Titanic si sa "quasi" tutto, ma quella che riemerge da queste pagine è "un'altra storia" dove il dio denaro e il potere commerciale sui mari si intrecciano con la miseria e la frenesia dei mass media. E il dolore con l'amore, l'indifferenza, l'eroismo, la viltà. Sulla "Nave" c'erano il passato e il futuro del secolo breve. Una metafora eterna del nostro tempo.
Mare notte
Donatello Bellomo
Libro: Libro rilegato
editore: Mursia
anno edizione: 2008
pagine: 264
Il passato restituisce dalle acque dell'Atlantico una polena di donna. Il fato restituisce al capitano Destouches l'incubo di un amore finito male, quello per la pianista italiana Claudia Ricci, conosciuta nelle drammatiche ore del naufragio del transatlantico Andrea Doria. Il presente consegna al vecchio lupo di mare un enigma che forse non può risolvere da solo. Dalla Rochelle a Santa Margherita Ligure, da Parigi a Verona, si dipana una storia serrata di passione, amicizia e vendette, ritmata dal sassofono di Dexter Gordon e dal pianoforte di Oscar Peterson. Come in un gioco di specchi, le presenze femminili si moltiplicano in un gioco di seduzione, in una malia in cui tutto riconduce alla donna del mare, splendida nel suo vestito azzurro, riemersa per un'inspiegabile concatenazione di circostanze, per chiudere il cerchio del destino.
La donna della tempesta
Donatello Bellomo
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2006
pagine: 307
Una barca affondata da trent'anni riemerge negli incubi di Marcel, ex campione di vela che si è fatto frate, e nei porti del Mediterraneo. Una donna riaffiora dal passato come un relitto buttato sulla riva dalla burrasca. Fantasmi che avvinghiano il capitano Cédric Destouches e il suo amico giornalista skipper. Di nuovo insieme, dovranno dipanare un complicato mistero inseguendo le tracce evanescenti di un magnifico ketch disegnato da André Mauric e di una donna scomparsa nella tempesta. Dall'Isola d'Elba all'Atlantico i due marinai investigatori rincorrono indizi incisi su una chiglia, o incastrati tra il fasciame di vecchi scafi, per riannodare i fili di una storia maledetta che il mare ha custodito perché la memoria degli orrori della guerra non andasse perduta.