Libri di Dorinda Di Prossimo
Dal basilico alla luna
Dorinda Di Prossimo
Libro: Libro in brossura
editore: Seri
anno edizione: 2025
pagine: 98
"Da qualche anno l'artista visiva Jen Bervin lavora con ago e filo per ricamare su tessuto la punteggiatura di Emily Dickinson. Penso a quegli ampi pannelli di spesso tessuto bianco avorio, punteggiato di crocette e trattini rossi, mentre leggo queste poesie di Dorinda di Prossimo. Mi soffermo sull'uso idiosincratico di punti, virgole, barre, esclamativi, e varie altre consuetudini, spazi e suffissi, della sua scrittura. Non ho idea se la nostra frequenti la poeta di Amherst o le sue interlocutrici contemporanee, ma assecondo il corto circuito con un pizzico di divertimento: che l'invito a entrare nelle pagine che seguono non prenda il via dalle parole, o dai ‘grandi temi', o da una qualche trama, ma da questi elementi minimi così tipici, e così evasivi". (dalla nota introduttiva di Renata Morresi)
Le braccia lunghe lunghe
Dorinda Di Prossimo
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2022
pagine: 144
«… Lunghe sono le braccia come lungo è il tempo della vita, e della poesia che le dà voce. E questa voce ci giunge nel pieno di una splendida, consapevole maturità, che viene a costituire un osservatorio privilegiato, e soprattutto ben rodato. C’è infatti, in questi versi, una rara capacità di messa a fuoco e insieme di seduzione della parola, di lavorìo incessante, che risulta da un ampio apprendistato rimasto a lungo nell’ombra. Le immagini di queste poesie accompagnano il lettore, quasi lo accarezzano, provocano un vero innamoramento; sono ispirate da quella tenerezza rigorosissima che nulla concede di gratuito, oltre il dovuto, oltre un equilibrio miracolosamente raggiunto e conquistato, proprio in virtù di quel distacco. Le durissime leggi della poesia non concedono sconti all’eccesso di pathos. Dorinda Di Prossimo lo sa bene e dosa con sapienza quasi farmacologica, come un’antica alchimista che vuole dare luce ai segreti dell’essere, ai suoi moti più intimi, la sua visione delle cose, il suo affacciarsi sulla realtà da una finestra che resta sempre aperta, e dalla quale volentieri si allontana per mescolarsi fra i tanti…» (Dalla prefazione di Roberto Deidier)