Libri di E. Barbieri (cur.)
La ricerca universitaria e la sua valutazione
Libro: Copertina morbida
editore: Guaraldi
anno edizione: 2011
pagine: 102
Il dibattito, anche giornalistico, sul ruolo e la funzione dell'Università italiana è sempre molto vivace: si parla di inefficienza, di baronaggio, di scarsa apertura ai giovani, di "fuga dei cervelli". Visto dall'interno dell'Università tutto ciò assume il volto di due priorità: il miglioramento della didattica e l'incremento della ricerca. Intorno alla ricerca si è però aperta un'altra questione, cioè la possibilità di forme di "valutazione" numerica fornita dagli indicatori bibliometrici.
Le pergamene albesi conservate presso la biblioteca reale di Torino
Libro
editore: Soc. Studi Stor. Archeologici
anno edizione: 2005
pagine: 192
Firenze tra il II e il III millennio. Un contributo alla realizzazione dell'Atelier della Memoria
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2003
pagine: 264
Scrive Ezio Barbieri nella prefazione: "Abbiamo scelto di presentare una città non volendone narrare l'intera storia, cosa che molti prima di noi hanno fatto con rara ed universalmente riconosciuta efficacia, ma andando a cogliere alcuni aspetti su due temi importanti per qualsiasi città, ovvero rivisitando l'antica rete dei servizi alla persona da un lato e dall'altro curiosando sulle molteplici modifiche urbanistiche che questa città ha conosciuto e tutt'ora conosce. L'idea, pertanto, è affidata a una narrazione, non professionale, né accademica, tuttavia capace, anche per lo stile, di incuriosire, producendo interesse...". Il volume contiene scritti di Paolo Caratelli, Oriella Ferrini, Marialessandra Misuri, Alessandra Pagliai.
Claustrum e armarium. Studi si alcune biblioteche ecclesiastiche italiane tra Medioevo ed età moderna
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2011
pagine: 340
Libri, biblioteche e cultura nell'Italia del Cinque e Seicento
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: 464
La fioritura della cultura italiana si è arrestata con il Rinascimento? Ciò che segue fu a lungo solo una cultura clericale riducibile alla formula della "Controriforma"? Come accostarsi a tale ambito di studi, al di là dei luoghi comuni più schematici? Le ricerche riunite in questo volume, frutto dell'opera di un gruppo di esperti in diversi settori e discipline (dalla storia istituzionale a quella culturale, dalla letteratura alla linguistica, dalla bibliografia alla storia delle biblioteche), tentano di rispondere a interrogativi che restano cruciali per la comprensione della nostra identità 'italiana'. I libri sono stati, infatti, un veicolo potente per la circolazione delle idee e delle conoscenze all'inizio dell'età moderna. Non solo i libri in quanto prodotto di una scelta intellettuale, esito di operazioni tecnologiche e di una impresa economica, in ambito di divulgazione editoriale, ma proprio in quanto deposito privilegiato della memoria. Come tali, li vediamo raccogliersi nelle biblioteche, nelle collezioni di testi, piccole e grandi, di singoli individui e di istituzioni prestigiose. Prima ancora, i libri hanno suscitato domande, stimolato la ricerca; si sono incontrati con gli interessi e le curiosità dei loro autori e di fruitori sempre diversi. In questo dinamismo, la capacità dei libri di edificare cultura non si è bloccata con la fine della stagione rinascimentale...