Libri di E. Bartuli
Ottobre-Libano (immagini di città)
Camille Ammoun
Libro: Copertina morbida
editore: Mesogea
anno edizione: 2021
pagine: 96
Il 4 agosto 2020 un'esplosione nel porto devasta, ancora una volta, Beirut. È l'ultima drammatica manifestazione dell'incompetenza e della corruzione politica libanese. Poco meno di un anno prima il Libano ha vissuto la rivoluzione che dal 17 ottobre 2019 ha riportato in piazza migliaia di persone. Per raccontare l'esperienza straordinaria di questo risveglio di massa, Camille Ammoun cammina. Percorre e ripercorre strade e piazze di una Beirut che, in quell'ottobre, si ritrova di nuovo incredibilmente animata da gente che si confronta, rivendica i propri diritti, critica il potere corrotto, esprime la propria vitalità e creatività. Le sue immagini di città si dispiegano come frasi, come intreccio di linguaggi da interpretare per trarre i segni che hanno condotto alla rivolta e quelli che hanno determinato, con l'ultima esplosione, una catastrofe sociale ancora in corso.
L'uovo del gallo
Muhammad Zefzaf
Libro
editore: Mesogea
anno edizione: 2004
pagine: 120
Il libro ricostruisce il vissuto di alcune persone di diversa estrazione che si trovano a vivere nello stesso immobile a Casablanca: un giovane studente fuggito di casa dopo essere stato espluso dall'università; un giovanotto di bella presenza che, per aver violentato una ragazza, ha dovuto lasciare Marrakesh; una matura ebrea convertita all'Islam; una ragazza che mantiene se stessa e il suo innamorato facendo il mestiere più vecchio del mondo e altri amici e vicini, compreso uno scrittore che assomiglia a Tolstoj.
La porta del sole
Elias Khuri
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 495
Un giovane medico al capezzale del suo padre spirituale, ormai in fin di vita. Di fronte alle finestre dell'ospedale si distende il campo profughi di Shatila, in Libano. Il vecchio militante in coma sognava di scrivere una storia senza inizio né fine, la storia del popolo palestinese. Una storia che ora, in una sorta di terapia, gli viene raccontata dal suo discepolo: la guerra civile in Libano, gli episodi significativi della sua vita e gli itinerari di un pugno di uomini e donne accerchiati dalla storia, a partire dall'espulsione dalla Galilea nel 1948. Attraverso il furore affabulante messo in atto per rianimare un corpo allo stato vegetativo, il narratore dà vita a un intero popolo, al suo esodo, a cinquant'anni di guerre.
Il viaggio del piccolo Gandhi
Elias Khoury
Libro
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2002
pagine: 170
Amore e guerra civile a Beirut, la città più cosmopolita del Mediterraneo. Un piccolo grande uomo è protagonista, eroe e vittima della guerra civile, di cui anche l'autore fu protagonista in un momento critico per il suo paese.
Lo sguardo libanese. Rappresentare il Mediterraneo
Elias Khuri, Ahmad Beydoun
Libro
editore: Mesogea
anno edizione: 2004
pagine: 96
Lo sguardo marocchino. Rappresentare il Mediterraneo
Muhammad Barrada, 'Abd al Majid Qadduri
Libro
editore: Mesogea
anno edizione: 2004
pagine: 80
Sono corso verso il Nilo
'Ala Al-Aswani
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 384
Cairo, 25 gennaio 2011, venticinquemila manifestanti in rivolta contro Mubarak occupano piazza Tahir. Mentre sbocciano storie d'amore e si infiamma la passione politica, Khaled, un giovane attivista, viene assassinato dai militari. Un delitto perpetrato alla luce del sole, eppure avvolto dal mistero. La sua ragazza, Dania, studentessa di Medicina nonché figlia del capo dei servizi segreti 'Alwani, assiste impietrita all'esecuzione. Lì ci sono anche Asmaa e Mazen. Lei è un'insegnante di inglese che si rifiuta di indossare il velo e di contribuire a un sistema scolastico corrotto. Lui è il figlio di un attivista degli anni settanta e lavora come ingegnere in un cementificio. Anche il più riluttante Ashraf, la cui casa si affaccia sulla piazza, si lascia coinvolgere nelle proteste. Di famiglia copta, nei giorni della Rivoluzione si ritrova solo con la domestica Ikram: la moglie si è rifugiata lontano dal centro città a casa della famiglia paterna. I personaggi messi in scena da 'Ala al-Aswani si ritrovano a un bivio e sono chiamati a compiere scelte delicate. Ma, come Saturno, la rivoluzione divora i suoi figli, soprattutto in una repubblica che è repubblica solo per finta.
Primavere. Per una Siria democratica e un Libano indipendente
Samir Kassir
Libro: Libro in brossura
editore: Mesogea
anno edizione: 2006
pagine: 264
Si tratta della traduzione di un volume, pubblicato nel giugno 2004, in cui, attraverso la raccolta di parte dei pungenti editoriali che scriveva regolarmente sulla prima pagina di «al-Nahar», Samir Kassir sviluppa la sua lunga riflessione sulle complesse relazioni tra Siria e Libano e delinea un approccio democratico alle problematiche del mondo arabo contemporaneo. "Kassir, a differenza di molti, non si concede dietrologie o vittimismi" scrive Gabriele Romagnoli su "Repubblica" il giorno dopo l'assassinio dell'autore, "Non è in affari con nessuno. Non punta a una carriera politica. Scrive quello che pensa."
Facce bianche
Elias Khuri
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 278
Il 13 aprile 1980, nel centro di Beirut, viene rinvenuto tra le immondizie il cadavere di un uomo sulla cinquantina. Il corpo presenta segni di torture. Il narratore - un laureato in scienze politiche costretto dall'immanenza della guerra civile a riciclarsi in impiegato presso un'agenzia di viaggi - si improvvisa giornalista e decide di scoprire chi ha ucciso Khalil Ahmad Jàbir, un cittadino qualsiasi, e perché. Ognuno dei sei capitoli centrali dà voce a un personaggio diverso tra quanti hanno conosciuto o anche solo incontrato la vittima, ed è attraverso le loro parole che l'autore cerca di ricostruirne la personalità e le traversie (sono la moglie, la figlia, un vicino, la portiera, un miliziano e un netturbino). Ed è nell'incessante accumulo di storie che partono o si concludono con morti violente che l'assassinio di Khalil Jàbir perde di significato, da eccezionalità diventa quotidianità.
Il gioco dell'oblio
Muhammad Barrada
Libro: Libro in brossura
editore: Mesogea
anno edizione: 2009
pagine: 208
In seguito alla morte della madre, un giornalista di mezz'età ripensa a persone e luoghi che hanno influito sulla sua vita e determinato la sua personalità. Un viaggio a ritroso nella memoria intima e collettiva, in cui la formazione del protagonista, il confronto generazionale e le trasformazioni sociali e politiche del Marocco moderno emergono in un intreccio a spirale. L'immaginario dorato dell'infanzia, della famiglia e della città natale (Fès, simbolo della tradizione marocchina), evocato nei primi capitoli, lascia il campo alle considerazioni sugli anni della maturità, sugli amori, sulle disillusioni politiche, sulla 'ruggine' della normalità. Come riflessi da un prisma, i personaggi, i luoghi e i tempi restituiscono le mille sfaccettature che ne caratterizzano la molteplice unità. La trama si articola in una composita polifonia di voci, punti di vista, lingue, che Barrada ordisce ricorrendo a ironici artifici metanarrativi per sperimentare una complessa e innovativa forma del raccontare. In quest'intensa riflessione, il piano della vita si salda con quello della letteratura, coinvolgendo il lettore in un'attiva decifrazione del romanzo.
Yalo
Elias Khuri
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 339
Daniel, che tutti chiamano Yalo, ha trentanni quando viene arrestato per rapina, stupro e detenzione di esplosivi. Prima di essere processato trascorre due anni nelle mani dei Servizi segreti libanesi che, usando ogni possibile forma di tortura psichica e fisica, lo costringono a ripercorrere la propria vita e a definire la propria identità. Mentre le confessioni di Yalo si succedono, incontriamo gli altri membri della sua famiglia: il nonno, Padre Efrem Abyad, cresciuto in ambiente curdo e di religione musulmana e divenuto poi sacerdote della Chiesa Ortodossa Siriaca a Beirut, e la madre, Gaby, che la guerra civile ha obbligato a lasciare Beirut Ovest per rifugiarsi nella parte cristiana della città, facendole perdere non solo la casa ma anche l'amore di tutta una vita. Da tutto questo, Yalo si emancipa entrando nelle milizie delle Forze Libanesi nelle cui fila combatte per un decennio; poi emigra in Francia assieme a un commilitone e infine rientra in Libano grazie all'intervento di un ricco compatriota che lo assume come guardiano della propria villa nei dintorni di Beirut. Nel bosco che circonda la casa, Yalo, per due anni, vive in solitudine facendo la posta alle macchine delle coppiette che si appartano sotto i pini: è in una di queste occasioni che il destino gli fa incontrare Chirine, di cui si innamora perdutamente e che è la causa del suo arresto e della sua redenzione.
Pioggia di giugno
Jabbour Douaihy
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 297
"Pioggia di giugno" non è soltanto la storia di un uomo, Elia, che, ai nostri giorni, torna nel suo paese arroccato in cima alla montagna libanese per indagare sui motivi che lo hanno costretto, vent'anni prima, a partire per gli Stati Uniti. Né soltanto la storia di sua madre, Kamleh, che in quel paesello ha consumato tutta la propria vita. Non è nemmeno soltanto la storia della faida tra due famiglie maronite che hanno condiviso un territorio angusto pur essendo separate da ataviche rivalità. Né soltanto la storia di un fatto di sangue avvenuto nel 1957, episodio che può considerarsi prodromo e paradigma della guerra civile che ha insanguinato il Libano dal 1975 al 1990. "Pioggia di giugno" è anche una profonda indagine sulle cause e sugli effetti di ogni scontro fratricida, una ferma denuncia dei danni del comunitarismo esasperato, una messa alla berlina delle velleità delle appartenenze identitarie, un'amara constatazione dell'impossibilità di rimanere neutrali. In una carrellata, a tratti scanzonata, di individui strattonati tra la propria pochezza e qualche slancio di grandezza, "Pioggia di giugno" ci fa riflettere sulle fragilità delle ideologie, sulla caducità delle arroganze, sulle infinite varianti della resistenza degli umili e, per finire, anche sull'egoismo dell'amore.