Libri di Emilce Cuda
Toccare la carne di Cristo. Il grido dei poveri e della terra in America Latina
Carlos Castillo Mattasoglio, Lorena Basualto Porra, Sonia Brito Rodríguez
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 132
Il futuro del cristianesimo ha i colori, i ritmi e le passioni del Sud globale. Il pontificato di Francesco ha posto l’America Latina al centro di una rivoluzione che abbraccia tutti i continenti e porta i margini al centro. Non si tratta di un semplice ritorno della teologia della liberazione. La scommessa di fare teologia dalle periferie va oltre la lotta politica e dà voce a una speranza di trasformazione radicata nella fede di milioni di uomini e donne senza volto e senza voce. In questo libro sono loro a parlare. Prefazione di Emilce Cuda.
Leggere Francesco. Teologia, etica e politica
Emilce Cuda
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2018
pagine: 258
«Un papa fa notizia perché il papa è la notizia», e Francesco fa notizia più di chiunque altro. Su di lui, figura emblematica di una svolta interna alla Chiesa, i giudizi si sono polarizzati, e sono fiorite interpretazioni parziali o forzate della sua dottrina magisteriale, nel tentativo di decifrare chi come lui si è rivelato un formidabile decifratore dei segni dei tempi. Tuttavia non si può «leggere Francesco» - insieme teologo, pastore e profeta - senza coordinate categoriali appartenenti alla tradizione ecclesiale della sua terra d'origine, l'Argentina. Da laggiù, dalla stessa «fine del mondo», viene la teologa e filosofa della politica Emilce Cuda, che dedica al suo conterraneo il saggio. Nelle pagine di Cuda la genealogia prende corpo e indica lo stretto legame tra Bergoglio e Francesco, a partire dalla teologia del popolo e della cultura, variante argentina della teologia della liberazione latino-americana, dalla quale la distingue la rinuncia a una concezione classista. Se non si richiama né al marxismo né al liberalismo, la teologia del popolo ha forse radici peroniste, e quindi entra di diritto nel dibattito attuale sul populismo? Esiste un rapporto intrinseco tra il modello trinitario e il dogma dell'Incarnazione, da un lato, e la denuncia pontificia dell'ingiustizia, dall'altro? E che cosa evoca il papa quando parla di uguaglianza, libertà/lavoro, dignità, cultura e - nozione capitale - popolo? Intende l'insieme della gente o il popolo-povero-lavoratore? Domande formulate con la massima nitidezza, e risposte che mirano a disambiguare, convocando allo scopo anche le grandi teorie politiche del Novecento, da Antonio Gramsci a Ernesto Laclau. All'inverso della celebre formula di Carl Schmitt, secondo cui i concetti politici moderni sarebbero concetti teologici secolarizzati, nel discorso di Francesco sono ben vivi concetti culturali teologizzati, che riecheggiano l'idea di un logos inculturato, sapienza preriflessiva teologale incarnata nella cultura di un popolo. Alla loro formulazione hanno contribuito i maggiori teologi argentini dell'ultimo cinquantennio, tra cui Juan Carlos Scannone, che firma qui la prefazione.