Libri di Enrico Morovich
La morte in pantofole
Enrico Morovich
Libro: Libro in brossura
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 165
Nel panorama piuttosto uniforme della narrativa italiana, per lo più oscillante tra rappresentazione del vero, voli di fantasia e sperimentazione, il nome del troppo poco conosciuto Enrico Morovich (Fiume 1906-Lavagna 1994) spicca per una sua indiscussa originalità come autore di racconti brevi giocati tra l’ironico e il macabro. Con le sue brevi prose, dove i protagonisti sono spesso oggetti animati o animali parlanti, aveva conosciuto un periodo di grande successo negli anni Trenta, quando la sua firma appariva frequentemente su numerosi quotidiani e settimanali di grande diffusione. Il massimo riconoscimento le ebbe da uno dei maggiori critici italiani, Gianfranco Contini, che nella sua antologia di racconti surreali (Italie magique, 1946 poi tradotta nel 1988) lo inserì affianco a narratori di grande successo come Bontempelli, Palazzeschi e Moravia. Nel dopoguerra Morovich continuò a scrivere i suoi straordinari racconti brevi e anche alcuni romanzi come Piccoli amanti che nel 1991 fu finalista al premio Strega. In questo libro si ripropongono ora, a cura di Francesco De Nicola, i cinque racconti inclusi da Contini nella sua antologia e altri scritti nella seconda metà del Novecento che ribadiscono la forte originalità della sua narrativa breve. Nel 1993 raccolse nel volume Un Italiano di Fiume le sue memorie giovanili ambientate in quella terra istriana dalla quale fu esule dal 1950.
L'osteria sul torrente
Enrico Morovich
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2018
Morovich è stato un autore che ha contribuito al consolidarsi del racconto come genere letterario del panorama italiano. Nato nel 1906 a Fiume, vive in Italia e si stabilisce vicino a Genova. Nonostante una robusta produzione narrativa, il clima di impegno politico del secondo dopoguerra lo condannò a un lungo oblio, interrotto solo da un intervento di Leonardo Sciascia su «Tuttolibri» a metà degli anni Ottanta. Al periodo degli esordi, variamente orientato in direzione del racconto interiore, del misterioso, della «regionalità» di un mondo popolare connotato nei suoi tratti caratterizzanti, risalgono i titoli che comporranno il libro L’osteria sul torrente, una raccolta di racconti pubblicato nel 1936. La prima produzione editoriale gli garantirono una certa notorietà come "favolista nato": lui che diplomatosi ragioniere trovò presto lavoro in qualità di impiegato presso la sede fiumana della Banca d’Italia e poi ai Magazzini Generali della città. La scrittura è essenzialmente simbolica e va analizzata su un triplice piano di lettura: autobiografico, storico e metaforico. E la sua avventura letteraria va intesa come la metafora di un’epoca, e M. è un personaggio che si fa interprete, narrando se stesso, del suo tempo. I vari personaggi descritti da M. incarnano – da un punto di vista del tutto comune e quotidiano – debolezze e virtù dell’uomo di ogni tempo, in grado di stupire nel gioco dei contrasti che da sempre ne condizionano gli atti e i pensieri.