Libri di F. Carbognin
Andrea Zanzotto, la natura, l'idioma. Atti del convegno internazionale (Pieve di Soligo, Solighetto, Cison di Valmarino, 10-11-12 ottobre 2014)
Libro: Copertina morbida
editore: Canova
anno edizione: 2018
pagine: 480
In oltre quaranta contributi sono analizzati i temi centrali dell'opera di Zanzotto: la lingua e gli idiomi, la natura e il paesaggio. Sono poi pubblicate due interviste al poeta e le ultime 9 liriche inedite. Infine testimonianze degli amici e degli autori a lui più vicini. Scritti di: Stefano Agosti, Claudio Ambrosini, Gianfranco Angelucci, Marzio Breda, Denis Brotto, Francesco Carbognin, Luciano Cecchinel, Alberto Cellotto, Roberto Cicala, Andrea Cortellessa, Maurizio Cucchi, Umberto Curi, Stefano Dal Bianco, Giulio Ferroni, Giovanna Frene, Tecla Gaio, Matteo Giancotti, Maria Antonietta Grignani, Adriana Guarnieri, Niva Lorenzini, Costanza Lunardi, Maria Giovanna Maioli, Nico Naldini, Massimo Natale, Giuseppe Sandrini, Mario Santagostini, Giuliano Scabia, Raffaella Scarpa, Nico Stringa, Silvana Tamiozzo Goldmann, Giorgio Tinazzi, Guido Tonietto, Francesco Vallerani, Francesco Venturi, Gian Mario Villalta, Francesco Zambon, Andrea Luigi Zanzotto. Il libro è illustrato da immagini di manoscritti originali, paesaggi, personaggi ed eventi.
Il mio Campana
Andrea Zanzotto
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2011
pagine: 42
Nel 1968 Montale affermava che Andrea Zanzotto "non descrive", ma "circonscrive, avvolge". A oltre quarant'anni di distanza, ancora una volta, l'autore de "Il mio Campana" "circonscrive" e "avvolge" il "nodo poesia-follia". I nomi di Hölderlin, di Rimbaud e di Leopardi si trovano così affiancati a quello di Campana, della cui lirica Zanzotto perlustra "interstizi inesplorati", "zone interdette alla ratio", che ne rendono l'esperienza poetica tra più suggestive del Novecento.
Qualcosa di necessariamente futile. Parole su vecchiaia e altro tra un poeta e uno psicanalista
Andrea Zanzotto, Arcangelo Dell'Anna
Libro: Copertina morbida
editore: New Magazine
anno edizione: 2009
pagine: 64
Sull'altopiano. Racconti e prose (1942-1954) con un'appendice di inediti giovanili
Andrea Zanzotto
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2007
pagine: 168
Cuori semplici ma ricchi di umanità, donne in qualche misura detestabili, personaggi grotteschi la cui rabbia si trasforma in involontaria ironia sono alcuni dei protagonisti di questi racconti che tracciano il percorso narrativo di Zanzotto. Emerge, da questa raccolta, la capacità dello scrittore di cogliere gesti quotidiani ma in qualche misura rivelatori che riescono a concentrare in sé il significato di una vita. Al centro di tutte le storie, c'è il paesaggio, quello familiare a Zanzotto, che in alcuni racconti prende il predominio assoluto della scena avvolgendo e sublimando amori e affetti.
Dirti «Zanzotto». Zanzotto e Bologna (1983-2011)
Libro
editore: NEM
anno edizione: 2013
pagine: 185
Sono qui raccolti interventi di Andrea Zanzotto in parte inediti, in parte dispersi e difficilmente reperibili, ricavati da registrazioni audio e video realizzate negli ultimi trent'anni (1983-2009), unitamente agli Atti del primo Convegno di Studi dirti "Zanzotto" dedicato al Poeta a un mese dalla scomparsa. Una prima sezione comprende tre lunghi interventi pronunciati da Andrea Zanzotto in occasione di eventi organizzati dall'Università di Bologna tra il 1983 e il 2004: il lungo discorso tenuto in occasione della presentazione di Fosfeni (1983) circa le ragioni sottese alla composizione della "trilogia" inaugurata da Il Galateo in Bosco, un intervento sul tema dei rapporti tra Poesia e percezione (1989), e la Lezione Dottorale tenuta in occasione del conferimento della Laurea honoris causa da parte dell.Ateneo bolognese (8 marzo 2004). Nel corso della prima sezione va dunque configurandosi il senso complessivo di un'"esperienza poetica" ostinatamente radicata in quella esistenziale: un'esperienza che la parola dell'autore ripercorre lucidamente, articolandola nelle circostanze storico-letterarie, filosofiche, scientifiche e stilistiche che ne hanno caratterizzato lo sviluppo. Illuminanti, a questo proposito, appaiono i ripetuti affondi autoesegetici rivolti specialmente a Dietro il Paesaggio (1951) e a Vocativo (1957), a La Beltà (1968) e a Pasque (1974): ai momenti, cioè, di massima incandescenza del primo tempo dell'"esperienza poetica" zanzottiana.