Libri di F. Manconi (cur.)
Il Regno di Sardegna in età moderna. Saggi diversi
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 240
Il libro comprende nove saggi, di storici catalani, valenziani, baschi e sardi, che affrontano alcuni nodi (come, ad esempio, la dialettica politica fra il centro e la periferia, i vincoli istituzionali e culturali fra l.isola e la madrepatria catalana, il commercio, la burocrazia, l'inquisizione, il banditismo, ecc.) fondamentali per comprendere l'essenza storica del regno insulare nell'ambito della Monarchia plurale degli Asburgo di Spagna. Già pubblicato in catalano nel 2008 col titolo El regne de Sardenya a l.època moderna come numero monografico della rivista "Afers", il libro collettaneo offre uno spaccato parziale e, se si vuole, frammentato della storia della Sardegna in età moderna. La raccolta di saggi è anche un attestato delle relazioni scientifiche sempre più intense e proficue fra le università spagnole e sarde e dei progressi compiuti negli ultimi decenni dagli studi storici sulla Sardegna moderna.Saggi di Francesco Manconi, Bruno Anatra, Jon Arrieta Alberdi, Gianfranco Tore, Lluís J. Guia Marín, Salvatore Loi, Xavier Torres Sans, Giuseppe Mele, Giovanni Murgia.
Historia general de la Isla y Reyno de Sardena. Testo italiano a fronte
Francisco De Vico
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2004
Le opere e i giorni. Contadini e pastori nella Sardegna tradizionale
Libro
editore: Silvana
anno edizione: 1982
pagine: 256
Banditismi mediterranei. Secoli XVI-XVII
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2003
pagine: 415
Storici provenienti da diversi paesi europei riprendono in questo volume un dibattito ormai classico ma sempre di grande interesse su un fenomeno sociale comune a diverse realtà mediterranee come quello del banditismo e della violenza nobiliare. Gli autori hanno quindi voluto cercare una conferma della tesi di Fernand Braudel sulla "ubiquità" del banditismo mediterraneo, visto non solo come fenomeno di delinquenza "comune" o di ribellismo popolare, bensì anche come fenomeno parapolitico di straordinaria dimensione che fra Cinque e Seicento coinvolge in maniera trasversale i diversi ceti sociali, tocca le realtà urbane al pari di quelle rurali e muove valori morali che vanno al di là della semplice protesta "sociale".