Libri di Fabio Milioni
Asana. Lo yoga della tradizione. La bellezza dell'uno
Liliana Bordoni, Fabio Milioni, Fabio Peruzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2025
pagine: 366
Il libro si articola in tre parti: la prima è dedicata all'approfondimento delle Asana come descritte nei testi classici. Attraverso i commenti dei Maestri della Tradizione andiamo a riscoprire il significato delle Asana inserite nel percorso -la Sadhana- dello Yoga Tradizionale come è espresso negli Yoga Sutra di Patanjali; la seconda parte consiste in una descrizione dettagliata delle principali Asana classiche con relative immagini e comprensiva, tra l'altro, della preparazione con scioglimenti e asana propedeutiche, respirazione, benefici e controindicazioni, aspetti anatomici, contro-posizioni e sequenze nelle quali sono inserite. Completano la descrizione di ogni singola Asana alcune varianti proposte dai Maestri, Satyananda, Iyengar e A. Van Lysebeth. La terza parte è un viaggio attraverso i sistemi che costituiscono il corpo umano, raccontati in chiave semplice, chiara e profonda, da un Osteopata e Ricercatore scientifico. Lo Yoga diventa qui strumento per comprendere il corpo come unità vivente, dove ogni parte è in relazione con il tutto. Un testo che unisce conoscenza, consapevolezza e integrazione. Il testo è corredato da un'ampia bibliografia di riferimento.
Vakyasudha athava Dṛg-Dṛśya-Viveka
Fabio Milioni
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 192
Il Dṛg-Dṛśya-Viveka (Sapienza discriminativa tra ciò che vede e ciò che è visto) è un trattato Advaita Vedānta, attribuito a Śri Śaṅkarāchārya. Il testo è un'indagine sulla distinzione tra il 'veggente' (colui che vede: dṛg) e il 'visto' (ciò che è visto: dṛśya), su una trattazione del samādhi e sull'identità di Ātman e Brahman. La genesi di questo lavoro ha le sue radici nel personale percorso, costantemente rapportatio alle componenti fondanti costituite dagli Yogasūtra e dalle Upaniṣad. Lo studio dei testi del Vedānta, in particolare i commentari di Śri Śaṅkarāchārya alle Upaniṣad ed al Brahmasūtra, trovano un prezioso complemento nel Dṛg-Dṛśya-Viveka, scrigno prezioso contenente l'essenza di tutti i Significati del Vedānta. Il testo è un efficace strumento sia come introduzione allo studio della triade Upaniṣad, Brahmasūtra, Bhagavadgītā, sia per la ricerca sperimentale dell'armonica complementarità di Yoga e Vedānta. Il testo, basato sull'originale in sanscrito corredato dalla traslitterazione secondo il sistema IAST ed un apparato di note esplicative, include in appendice il Dakṣiṇāmūrti stotram inno di lode a Śiva di Śri Śaṅkarācārya e la traduzione delle pagine introduttive del testo di Śri Svāmi Sivananda Introduzione al Vedanta.
Upanişad. Il trattato sulla scienza della spiritualità
Karthikeyan Sreedharan
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 228
L'esigenza di spiritualità è largamente diffusa; il problema è che trovano sempre meno riferimenti solidi e credibili dove esprimerla. Tale esigenza è in controtendenza alla cultura dominante che veicola in modo quasi ossessivo i principi del riduzionismo materialista che esalta l'edonismo fine a sé stesso e quindi sempre insoddisfacente, in cambio della rinuncia alla dimensione del Sacro.Tale inquinamento, fortemente pervasivo, cerca in vario modo di penetrare - svilendole e sterilizzandole - in tutte le sorgenti di Sapienza che rappresentano le radici della Tradizione Occidentale: filosofia/metafisica e Religioni. Malgrado ciò, l'esigenza di Spiritualità mantiene viva la domanda "Chi sono io?", da cui il disagio esistenziale che mette in discussione l'approccio esclusivamente fisico/exoterico ovvero materialista dell'esistenza. Per chiunque senta il desiderio e lo stimolo di affrontare la Via (Sādhana) operativa dello Yoga della Tradizione, lo studio e la riflessione/concentrazione/meditazione dei testi Sacri è un passo obbligato. Le Upaniṣad, a tale scopo, rappresentano un riferimento fondamentale, unitamente alla Bhagavadgītā ed i Brahmasūtra. Consideriamo questo testo sia un'ottima introduzione per coloro che desiderano avvicinarsi alla Sapienza delle Upaniṣad, sia per coloro che, avendole già lette, desiderano acquisire un quadro sintetico ricco di stimoli e utili correlazioni. In entrambi i casi, è un testo che riteniamo possa essere di grande ausilio per tutti coloro che desiderano percorre il luminoso sentiero dello Yoga, correttamente inserito nel più ampio orizzonte del Sanatana Dhārma. "È per me motivo di grande soddisfazione e felicità che le nostre sorelle e i nostri fratelli italiani siano interessati allo studio della scienza della spiritualità che i venerati Saggi dell'antica India rivelarono al mondo, migliaia di anni fa. Le Upaniṣad costituiscono il ricco patrimonio filosofico dell'India. La filosofia spirituale indiana si distingue tra tutte le altre filosofie, per la sua struttura razionale e la sintesi unica di materiale e spirituale. Questo libro mette in risalto la gloria unificante delle Upaniṣad attraverso lo studio delle undici Upaniṣad più importanti. Troverete qui il vero significato interiore delle parole criptiche usate nelle Upaniṣad. Vedrete in questo libro il fatto interessante che tutti i concetti di carità, moralità, codici sociali, giusto e sbagliato, virtù e vizio, bene e male, ecc. sono derivati del concetto ultimo di SAT-CHIT-ĀNANDA che è il principio dominante del mondo. Troverete anche le risposte date dalle Upaniṣad alle domande se esiste qualche Dio e, se sì, chi e cosa è. Con molta umiltà presento questo libro ai lettori italiani. Con amore, Karthikeyan Sreedharan."
Yogasutra di Patanjali. Le fondamenta: Yama e Niyama
Fabio Milioni
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2020
pagine: 626
"Il principio ispiratore del presente lavoro, scaturito nell'ambito del percorso personale, è costituito dalla ricerca e verifica sperimentale: non esistono "gli Yoga", esiste "lo Yoga", o meglio la Yoga Darśana, parte integrante ed inscindibile del Sanātana Dharma. Ricerca scaturita dal dubbio, che ha portato ad una verifica operativa attraverso il ritorno alla sorgente rappresentata dai Testi della Tradizione. Nella convinzione che lo Yoga non sia un "corpus" morto da vivisezionare e osservare al microscopio, ma una preziosa pianta vitale all'interno del grande giardino della Tradizione di cui è parte integrante, da cui non è separabile."
Samkhya Karika di Ishvarakrishna
Fabio Milioni
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2020
pagine: 134
Nell'affrontare il cammino verso l'alto, verso la reintegrazione e l'Illuminazione, lo yoga rende disponibile un metodo efficace. Ancor più potente ed efficace se associato a due strumenti complementari: il Samkhya e il Vedanta. L'insieme dei tre, vissuti direttamente, può costituire il giusto mezzo per attraversare indenni il Kaliyuga, per gettare un ponte oltre, verso la luce. Lo scopo di questo lavoro è di rendere disponibile e far conoscere questo testo fondamentale, inquadrato nel posto che gli compete nell'ambito della tradizione, ovvero nel Sanatana Dharma. Il Samkhya, così come lo yoga e il Vedanta, rappresenta una "visione" che fa riferimento alla stessa fonte: Sruti e Smriti, che costituiscono le fondamenta del Sanatana Dharma. Il testo, che riporta la fonte originale in sanscrito, la sua traslitterazione, la traduzione in italiano ed il commentario di Gaudapada, è corredato di bibliografia, glossario e quadro sinottico.
N?d?-Sodhana. La purificazione energetica secondo la Tradizione. Dall'uno della tradizione ai sistemi aperti
Fabio Milioni
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2020
pagine: 68
La collana "Dall'Uno della Tradizione ai Sistemi Aperti- Il punto di vista 'Yoga ", si arricchisce di questo testo specifico sul tema della purificazione, attraverso l'attivazione, l'armonizzazione ed il controllo dei canali sottili lungo i quali scorrono i flussi della forze/energie vitali, mentali e della coscienza. N???-?odhana, tecnica base di preparazione al Pr???y?ma, ha lo scopo di equilibrare la circolazione dell'energia nelle due n??? complementari i?? e pi?gal? e di risvegliare su?um??. Operando con il respiro a narici alternate, i pr??a sono bilanciati e controllati; in tal modo è possibile percepire la coscienza individuale. Il testo, basato sulle fonti classiche (Ha?hayoga Prad?pik?, ?iva Sa?hit?, Ghera??a Sa?hit?, Svara Yoga, ?iva Svarodaya, Bhagavadg?t?), propone un percorso graduale di apprendimento della tecnica, da quella di base a quella avanzata.
Svadhyaya, Japa e Gayatri Savitri Mantra. Dall'uno della tradizione ai sistemi aperti
Fabio Milioni
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2019
pagine: 182
La Gayatri o Savitri è un mantra sacro della tradizione vedica, basato su un versetto del Rgveda Samhita (3.62.10), attribuito al Rsi Visvamitra. Gayatrimantra non è considerato opera di un autore e, come tutti gli altri mantra, si ritiene sia stato rivelato a un brahmarsi, in questo caso Visvamitra. Il testo, in accordo alla tradizione vedica, ha il significato d'invocazione alla dea Savitri; per questo è anche chiamato Savitrimantra. La recitazione del Gayatrimantra è tradizionalmente preceduta da om e dalla mahavyahrti, composta da Bhuh, Bhuvah e Svah. Le tre espressioni sono prese come i nomi di tre mondi: Bhuh, il terrestre; Bhuvah, il mondo che collega la dimensione terrestre a quella celeste; Svah, la dimensione celestiale superiore. Con questo lavoro, desideriamo porre l'attenzione sulle origini e sul significato di questo sacro mantra, che ha profonde radici nella rivelazione e tradizione vedica, quindi del Sanatana Dharma, l'eterna legge dell'armonia del cosmo. Negli Yogasutra di Patañjali, in apertura del Sadhanapada, troviamo Svadhyaya indicato come parte integrante della triade che costituisce la base fondante dello yoga dell'azione, il Kriya Yoga. Operando un primo livello di sintesi provvisoria, possiamo associare a Svadhyaya tre concetti: studio delle scritture sacre, studio di se stessi e Japa, la ripetizione del mantra.
Yoga pratyāhāra. Porta di accesso allo yoga interiore
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 284
Il pratyāhāra, quinto degli otto aṅga degli Yogasūtra di Patañjali, è il ritiro cosciente dei sensi dai rispettivi oggetti, da cui deriva la suprema padronanza sugli stessi. Snodo fondamentale ma spesso trascurato della Sadhana Yoga, esso possiede intrinsecamente una duplice valenza: quella di completamento e coronamento di tutto il percorso evolutivo e trasmutatorio di yama-niyama-āsana-prāṇāyāma (yoga esterno, bahir yoga) e quella di accesso ai livelli superiori dello yoga: dharāna-dhyāna-samādhi (yoga interiore, antar yoga). Il libro è largamente basato sull'insegnamento dei grandi Maestri della tradizione dello yoga, sullo studio dei testi e sulla personale esperienza nel corso degli anni. Gli Yogasūtra di Patañjali trattano il pratyāhāra in modo ermetico, senza fornire particolari sull'operatività ad esso associata (la pratica era demandata esclusivamente all'insegnamento diretto del Guru, conformemente alla trasmissione diretta bocca-orecchio dell'iniziazione allo yoga). Per tale motivo, nella sezione dedicata all'operatività, il testo include alcune pratiche che sono state sviluppate successivamente e sono utilizzabili come strumenti per il pratyāhāra, frutto anche di una lunga sperimentazione: yoga-nidrā, antar mouna, marmasthāna, trāṭaka.
Il trionfo ermetico. La pietra filosofale vittoriosa
Alexandre Limojon de Saint Didier
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 152
Tra tutti i testi ermetici dedicati all'arte reale dell'alchimia, questo è annoverato tra i più significativi. Al suo interno contiene due dialoghi ermetici sulla Grande Opera: dialogo della Pietra dei Filosofi con l'Oro e il Mercurio e dialogo tra Eudossio e Pirofilo su l'antica guerra dei Cavalieri. Il lettore spinto da semplice curiosità potrà dilettarsi e gustare la particolarità dello scritto, senza sperare in nulla di più. Il sincero ricercatore, che con vigilanza e perseveranza leggerà, leggerà, rileggerà e mediterà, prima o poi troverà la chiave. Questa edizione è dedicata ad Aleph Null (Pirofilo), grande Adepto e Maestro Illuminato e schivo, cultore del Silenzio iniziatico, nel ricordo del primo incontro.