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Libri di Fabrizio Patriarca

William Shatner baciava da dio

William Shatner baciava da dio

Fabrizio Patriarca

Libro: Libro in brossura

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2025

pagine: 228

Luglio 2019. In una Roma allegramente fascista, assediata dalle bizze di uno spirito capriccioso detto «il Verme», Dario Clementi è finalmente riuscito a innamorarsi. Durante il funerale di sua madre. Lei è Bianca Belpasso, «una vera principessa di Roma Nord» apparsa come uno squarcio su piazza della Balduina. Dario ha quarantasette anni, è un esperto di poesia barocca, esercita il suo furore enciclopedico su Star Trek, a suo tempo ha scritto un romanzo cervellotico che ha venduto sessanta copie e adesso lavora per la misteriosa Fondazione Nevralia, col compito ancora più misterioso di fingersi un modello di IA su una piattaforma sperimentale. Ha un’ex moglie logopedista di successo, un figlio gay bullizzato dai compagni di classe, virtuoso del cubo di Rubik e in definitiva genio matematico, soprattutto ha un molesto coinquilino, il Černobyl’, «un orizzonte di vizio in pantofole a forma di koala». Bianca di anni ne ha ventinove, gestisce un portale online di baby-sitter a noleggio e vanta un circoletto di ammiratori nella borghesia di destra, pronti a farla pagare molto cara a Dario. Che mentre affonda nell’incomprensibile progetto della Fondazione Nevralia dovrà vedersela con le conseguenze impreviste – e immancabilmente nefaste – della sua relazione; col cordoglio del padre, che ha preso il colore di una stupidità trionfante; con la bara di sua madre bloccata in un deposito, prigioniera della burocrazia. Ma cosa succede quando siamo costretti a sopportare simultaneamente l’amore e il lutto? Rispondiamo alla tragedia o alla fantascienza? William Shakespeare o William Shatner?
18,00

Microeconomia

Microeconomia

Paul R. Krugman, Robin Wells

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Zanichelli

anno edizione: 2022

pagine: 656

La Microeconomia di Krugman e Wells è stata scritta con in mente un’idea semplice e potente al tempo stesso: poiché l’economia ha a che fare con il modo in cui le persone interagiscono, un manuale di economia va costruito intorno a storie. D’altronde i modelli economici, prima di diventare schemi sul funzionamento del mondo, sono narrazioni della realtà quotidiana, ed è a questa che devono fare ritorno per essere pienamente compresi. L’approccio narrativo è una cifra stilistica che attraversa l’opera, dalle storie in apertura dei capitoli, alle numerose schede – Economia in azione, in chiusura dei paragrafi principali; Analisi di un caso aziendale, al termine dei capitoli; Confronto globale, su casi-studio inseriti in una prospettiva internazionale; e Confronto locale, schede scritte per l’edizione italiana e rivolte al contesto italiano ed europeo – fino agli Approfondimenti. Dal punto di vista più strettamente teorico la terza edizione italiana si caratterizza per lo spazio dato a un principio nuovo – che la crescita delle possibilità produttive dell’economia di un paese porta potenzialmente a una crescita sul lungo periodo – e per la copertura dei principali temi di attualità, come gli effetti economici della pandemia da Covid-19, la sostenibilità, l’impatto economico della tecnologia, la digital economy e le esternalità. L’apprendimento è messo alla prova grazie a numerosi strumenti didattici: il Ripasso rapido dei concetti chiave, sotto forma di elenco, e la rubrica Verifica l’apprendimento, con esercizi di auto-valutazione, alla fine di ogni capitolo; Mettete in pratica, Esercizi e Trovate la soluzione: esercitazioni di fine capitolo che, attraverso l’uso di grafici e fogli di calcolo, propongono l’analisi di questioni economiche; i Trabocchetti, box che spiegano come riconoscere ed evitare i malintesi più comuni. Paul Krugman ha insegnato Economia a Princeton, Yale, Stanford e al Massachusetts Institute of Technology. Attualmente è professore illustre presso il Graduate Center della City University of New York. Nel 2008 è stato insignito del premio Nobel per l’Economia. Robin Wells ha insegnato Economia a Princeton, Yale, Stanford e al Massachusetts Institute of Technology. Ha scritto articoli di economia per diverse testate giornalistiche e ha tenuto un blog sull’Huffington Post. Le risorse multimediali: online.universita.zanichelli.it/krugman-micro3e A questo indirizzo sono disponibili le risorse multimediali di complemento al libro. Per accedere alle risorse protette è necessario registrarsi su my.zanichelli.it inserendo il codice di attivazione personale contenuto nel libro. Libro con ebook: Chi acquista il libro nuovo può accedere gratuitamente all’ebook, seguendo le istruzioni presenti nel sito. L’ebook si legge con l’applicazione Booktab, che si scarica gratis da App Store (sistemi operativi Apple) o da Google Play (sistemi operativi Android). L’accesso all’ebook e alle risorse digitali protette è personale, non condivisibile e non cedibile, né autonomamente né con la cessione del libro cartaceo.
66,90

Pumping Arnold. Il mito e il corpo di Schwarzenegger

Pumping Arnold. Il mito e il corpo di Schwarzenegger

Fabrizio Patriarca

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2022

pagine: 160

Gold's Gym, Venice Beach, California: in una palestra scabra ed essenziale comincia, alla fine degli anni Sessanta, la leggenda di Arnold Schwarzenegger. Ma è poi giusto chiamarla leggenda? I fenomeni assoluti di ogni sport si sono spesso affermati nonostante le loro caratteristiche fisiche, nonostante i limiti psicologici o caratteriali, Arnold invece si è sempre candidato alla propria grandezza. Lo ha fatto nel bodybuilding, nel cinema e nella politica: al centro di un'avventura umana senza uguali c'è sempre e solo, però, il suo corpo. Un corpo capace di trionfare su ogni mezzo espressivo che abbia provato a ingabbiarlo, ma anche di raccontare qualcosa di più profondo e oscuro del Sogno Americano. Con "Pumping Arnold" Fabrizio Patriarca ci invita a gettare uno sguardo affilato e provocatorio sul periodo di assoluto splendore di Schwarzenegger, tra le vittorie a Mr Olympia e i blockbuster di Hollywood, le foto californiane per «Playboy» e quelle newyorkesi di Robert Mapplethorpe e Andy Warhol, i successi nel bodybuilding e gli incassi milionari di "Conan il barbaro" e "Terminator": tutto assorbito dal dilemma tra l'umano e l'artificiale di cui Arnold è ancora oggi il segno indiscusso, la citazione continua. Schwarzenegger, figura dominante di una controversa mitologia del corpo maschile che tra sport e cinema ha segnato il nostro immaginario e non smette di affascinare e perturbare.
15,00

Tropicario italiano

Tropicario italiano

Fabrizio Patriarca

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2020

pagine: 151

Esistono ancora i viaggi? Nell'epoca di Ryanair e del muoversi a tutti i costi un romanziere e intellettuale pentito ci racconta sostanze e accidenti del turismo contemporaneo, squadernato davanti ai suoi occhi come una specie di tragicommedia. I luoghi sono quelli, favolosi (stando ai cataloghi), di un'estate infinita che parla la lingua automatica di spiagge ovunque bianchissime e acque implacabilmente turchesi. A passeggio per un giardino botanico dell'Île Maurice o inseguito da una muta di feroci randagi a Bora Bora, avvolto nei riti dell'upper class italiana in trasferta alle Maldive o sprofondato nella calura isterica di Dubai, bagnato dalle acque mitologiche di Surfers Paradise o alla ricerca di un peluche smarrito in mezzo a un branco di gnu in Tanzania, Patriarca non perde mai il focus del suo sguardo: turismo come distopia, storia di grandi scenari e piccoli traumi. «Tropicario italiano» è l'esercizio di un'intelligenza che misura lo stacco tra mondo e catalogo, tra i luoghi e il loro marketing: turismo «egosostenibile», con un occhio al Novecento «viaggiato» da grandi scrittori italiani - Moravia, Pasolini, Soldati, Manganelli - e l'altro alla fotocamera dell'iPhone.
15,00

L'amore per nessuno

L'amore per nessuno

Fabrizio Patriarca

Libro: Copertina morbida

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2019

pagine: 326

Scorre quieta e assurda la vita di Riccardo Sala, sceneggiatore televisivo a un passo dal fallimento, quando il destino (alias You-Tube), sotto forma di una vecchia puntata del Costanzo Show, gli recapita l'illuminazione impossibile: fare un programma con Annamaria Franzoni. Un reality del dolore. Anzi no, di più, ci vuole la tragedia classica, ci vuole Medea. Medea di Euripide con la Franzoni, un serial tv: ecco la finzione che renderà ancora più insensata la realtà di Riccardo, creativo in affanno, scrittore disilluso, quarantenne fatalmente in crisi ma eroicamente palestrato, con una mantide religiosa per boss, una moglie che forse lo ama ancora, due figlie piccole che stanno sistematicamente imparando a disprezzarlo, un'amante diciannovenne italo-cinese (piuttosto sfuggente, per la verità), un amico nero che tutti chiamano Nairobi (ex leopardista riciclatosi come ghostwriter) e un padre vedovo che si cura la depressione buttando i soldi di famiglia (l'eredità di Riccardo) dietro alle milf. Tra Roma e Milano, tra gangster albanesi esperti di filosofia morale e produttori televisivi deliranti immuni a qualsiasi forma di intelligenza, il progetto di questa nuova Medea - inquietante nella sua demenza ma profondamente incagliato in un Dramma - condurrà Riccardo nel cuore grottesco dell'attualità, dove regna l'amore per nessuno. O forse qualcosa di peggio.
18,00

Tokyo transit

Tokyo transit

Fabrizio Patriarca

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2016

pagine: 308

Alberto Roi e Thomas Asca si conoscono fin dai tempi dell'università. La loro è l'amicizia dei naufraghi, di chi è diventato maestro nell'ondeggiare senza risolversi. Ma in una Tokyo troppo nitida per poterne fraintendere la fine, e troppo disturbata per mettersi in salvo, c'è bisogno di appigli; anche solo per certificare d'essere persi. E allora Alberto si aggrappa a Motoko, dolente padrona di casa sull'orlo della vecchiezza e monaca delle inquietudini, mentre Thomas, dedito a un colto rapporto con la cocaina, si stordisce di lavoro portando a spasso turisti in astinenza d'emozioni. Accompagnando quattro businessmen americani nel gelo cauterizzato di una giornata di fine 2005, i due avviano la traduzione automatica di un viaggio che diventa transito, di una città che si fa confezione per le sue stigmate. Ne esce un'epopea caustica e bruciante, raccontata con una lingua iperbolica che abbatte a scudisciate i mulini a vento di una contemporaneità fieramente disperata. Perché i giapponesi, parafrasando Kafka, non sono altro che pensieri suicidi nella mente di Dio.
18,00

I differenziali di mobilità salariale in Italia dal 1986 al 1996
5,00

Qualcosa abbiamo fatto

Qualcosa abbiamo fatto

Fabrizio Patriarca

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2011

pagine: 438

In una Roma confusionaria e pigra, si mescolano le vicende e le memorie di Leonardo Marconi, sgangherato redattore di una rivista online. Intrappolato in una libreria del centro, durante la micidiale presentazione di un libro di poesie condotta dall'odiato critico letterario Duccio Consolati, Leonardo rievoca gli eventi tragicomici che lo hanno trascinato fin là, invischiandolo nei riti caramellosi della borghesia capitolina. Sullo sfondo c'è il grande raccordo anulare, metafora della solitudine e dell'indifferenza, e ci sono gli anni Novanta, che vedono Leonardo e i suoi amici impegnati in un grandioso piano per sfuggire "all'orrore della laurea". Il ritratto di una generazione andata male, maturata (e marcita) tra le due Guerre del Golfo. Le più inquietanti domande affollano la cronaca serrata di Leonardo, mentre le più evasive risposte gli giungono dai diversi personaggi che incontra. Prima della resa dei conti con Duccio Consolati, cioè con tutte le amarezze di un insopportabile presente, Leonardo forse apprenderà dal suo alter ego Renato, il nichilista gay che crede di poter ricondurre i segreti dell'universo alla trama di Jurassic Park, come difendersi o come meglio arrendersi alla schiacciante identità tra cultura e corruzione.
16,00

Seminario Montale

Seminario Montale

Fabrizio Patriarca

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2011

pagine: 154

Il volume è una raccolta di saggi su Montale e il montalismo, ma è anche una riflessione più generale sulla critica e sul suo significato attuale attraverso l'analisi di testi di grandi critici montaliani del passato. La parte centrale del libro è un lungo scritto su Satura: "libro-cerniera" del 1971. Montale, come occasione per un ritorno e un rinnovamento delle linfe critiche senza le quali una società letteraria corre il rischio di esaurirsi nella pura ricerca accademica. Il nodo centrale della riflessione dell'autore parte dalla constatazione che si assiste sempre più all'allontanamento della critica dal lettore, quando invece la funzione del critico dovrebbe aiutare a interpretare e a chiarire i testi. Patriarca individua nella poetica e nella scrittura di Montale uno strumento fondamentale e nuovo per un ritorno alla chiarezza e alla semplicità del linguaggio della critica, per riavvicinare i due poli del dialogo culturale. Tale intenzione è evidente fin dal titolo: questo lavoro vuole evocare il rigore dello spazio accademico, ma secondo la declinazione del seminario, cioè di un luogo aperto alla conversazione e al confronto, che determina nel saggio la dimensione interrogativa.
11,00

Leopardi e l'invenzione della moda

Leopardi e l'invenzione della moda

Fabrizio Patriarca

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2008

pagine: 202

Fino a Leopardi, la letteratura italiana si è occupata della moda essenzialmente come bersaglio di un discorso satirico. Ma è soltanto con l'autore delle "Operette morali" e dello "Zibaldone" che la letteratura inizia davvero a "pensare" la moda, il suo linguaggio, te sue potenzialità. La riflessione estetica avviata da Leopardi abbonda di soluzioni che torneranno nei massimi teorici della moda del secolo seguente, da Simmel a Flugel, da Benjamin a Baudrillard attraverso Barthes: su tutte, l'intuizione che la moda sì vada costituendo come una "retorica della modernità", una retorica in cui sarà molto arduo separare le coppie vestizione/restrizione, libertà/vessazione, travestimento/blindatura. Siamo all'interno di una crisi dell'Umanesimo che Leopardi scopre - anche - come disparità insanabile tra moda e filosofia, tra la coesione del costume antico e la minaccia, espressamente moderna, di un'inarrestabile deriva simbolica promossa dalia moda, dal suo parlare essenzialmente per cataloghi: grotteschi, folli, autoreferenziali.
13,00

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